lunedì, Settembre 16, 2024 Anno XXI


MARCATORI: Mancini (R) al 39′ p.t.; Parisi (M) al 47′ s.t.

MESSINA (4-5-1): Storari; Rea, Zanchi, Iuliano, Parisi; Lavecchia (15′ s.t. Alvarez), Pestrin, De Vezze, Giallombardo (28′ p.t. Cordova, 11′ s.t. Di Napoli), Masiello; Floccari. (Caglioni, Ogasawara, Iliev, Minetti). All. Giordano.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Ferrari, Chivu, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Taddei (35′ s.t. Wilhelmsson), Perrotta 6 (38′ s.t. Cassetti), Mancini; Totti. (Curci, Rosi, Faty, Virga, Okaka). All. Spalletti.

ARBITRO: Rocchi di Firenze.
NOTE: spettatori 30.000 circa. Espulso al 48′ s.t. Parisi (M) per doppia ammonizione. Ammoniti De Vezze, De Rossi, Pizarro, Wilhelmsson. Recupero 7′ p.t., 6′ s.t. Continua >>

Se bisogna riconoscere un pregio alla Roma è quello di essere completamente trasparente, adamantina, cristallina. Infatti per capire come va a finire una giornata basta guardare cinque minuti di partita.
Se in qualcuno dei protagonisti si individuano gli “occhi della tigre” state tranquilli che da li a poco saranno sfracelli. Viceversa se prevalgono gli sguardi tristi e acquosi degli orfanelli, meglio alzarsi e andarsene, soprattutto per preservare la coronaria dall’incazzatura incipiente. Continua >>

Si ricomincia come si è finito, cioè bene, anzi benino.
Bene perché pronti via e la Roma ha sciorinato di nuovo il suo calcio, benino perché con quella mole di gioco la differenza nello score avrebbe dovuto essere ben più pingue. Continua >>

Quando noi andavamo in giro con quelli che Tolkien continuava ad ostinarsi a chiamare libri ma che in realtà erano orrendi laterizi, per qualcuno che stava dall’altra parte gli elfi erano semplicemente “camerati colti”.
Ci siamo scervellati per anni per capire cosa fosse sta cacchio de terra di mezzo, ma senza successo. Poi l’illuminazione. La terra di mezzo è dove viviamo noi. Più in mezzo di così. Continua >>