da romanews.eu
DAVID PIZARRO A ROMA CHANNEL
Hai finito le vacanze, ma c’è stato tempo di riprendersi dopo una stagione dura. “Si ci siamo riposati per cominciare una stagione piuì difficile e piu’ dura”
Dove sei stato in vacanza? “In Spagna, poi sono partito per il Cile all’Isola di Pasqua e ci siamo divertiti, l’unico problema è che li ci sono una decina di gradi e fa freddo”.
Molti tuoi compagni ci hanno confessato di non aver fatto i compiti a casa, tu li hai fatti? “Si questa volta li ho fatti perché l’anno scorso ho fatto fatica a riprendermi e a buttare i chili di troppo, questa volta sono stato attento a cosa mangiare”.
Gli europei li hai seguiti dal Cile? “Sì, mi ha aiutato anche l’orario e tifavo Italia. Prima dell’Europeo mi sembrava una nazionale di grande qualità e poteva dire la sua. Peccato per il risultato”.
Come hai visto De Rossi, Perrotta, Aquilani, Panucci, con la maglia azzurra? “Secondo me è stato un europeo difficile per tutta la rosa. È stato strano vedere giocare l’Italia così”.
Ha vinto la squadra piu’ forte? “Sì, anche se mi è piaciuta anche l’Olanda soprattutto per quello che ha offerto all’inizio, ma la Spagna ha dimostrato di piu’ ed è la giusta vincitrice del torneo”.
Come hai trovato i tuoi compagni qui a Trigoria? “Ho visto qualche faccia rotondina, ma è tutto normale”
Sei stato accolto con grande simpatia, ci spieghi la storia del tuo soprannome: ‘il Peq’. “Il primo a chiamarmi così è stato Sensini quando stavamo ad Udine. Il Pequeno in spagnolo, ma ormai a Roma sono chiamato il Peq, perché a Roma si tagliano sempre le frasi”.
Fra i vari compagni Totti si è allenato tutta l’estate, come lo hai visto? “Francesco ha dimostrato di poter recuperare al piu’ presto. Il suo recupero sta andando nel migliore dei modi e speriamo sia al 100% al piu’ presto”.
E’ importante averlo a disposizione il prima possibile. “Ognuno di noi conosce il proprio corpo e lui saprà il momento di rientrare con il gruppo definitivamente”.
Sei in stanza con Andreolli, eravate già amici ai tempi dell’Inter? “Sì, anche in ritiro con l’Inter eravamo in stanza insieme.
Marco ha avuto difficoltà dal punto di vista fisico lo scorso anno, ma è stato riscattato totalmente dalla Roma. Te hai fatto lo stesso cammino. “Sì, l’ho visto quando stava bene ed è un giocatore importante per questa rosa perché è un giocatore di valore e con il tempo lo dimostrerà”.
Potrebbe essere un acquisto importante per la Roma. “Sì, perché con quelle partite che ha fatto nell’Under 21 ha dimostrato di essere importante per la Roma”.
Oltre lui ci sono novità nella rosa, è arrivato Riise. “E’ un giocatore importante a livello internazionale che ci aiuterà molto in tutte le competizioni. E’ un ottimo acquisto e la società sta lavorando bene”.
Le voci su Mutu? Sarebbe un grande acquisto. “Tutti conosciamo la capacità di Mutu e qualunque squadra lo vorrebbe, per noi sarebbe molto importante”.
Oltre Riise, Loria e Arthur sono forti fisicamente. Come li hai visti? “Questa volta puntiamo sul fisico, ma considerando che la Spagna ha vinto l’europeo con parecchi bassi non dimentichiamoci di giocare a calcio”.
A proposito di piccolini è andato via Giuly e, oltre a lui, anche Mancini e Ferrari, che ricordi hai di loro? “Questo gruppo ha delle persone eccezionali, è un dispiacere che sono andati via, ma auguro un grosso in bocca al lupo per la loro carriera”.
Parlavamo dell’allenamento subito duro, come vanno le gambe? “Il fatto che Bertelli abbia vinto il premio come miglior preparatore ci fa lavorare di piu’. Stiamo lavorando bene e forte perché sarà una stagione impegnativa”.
Riuscite anche a divertirvi però. “Sì, appena inizia l’allenamento pensiamo subito alla piscina. Si lavora bene a Trigoria”.
Il morale è altro, anche se si lavora c’è sempre molta voglia di scherzare “Abbiamo un gruppo collaudato, ci conosciamo già e questo aiuta”.
L’anno scorso ci sono state polemiche sul ritiro di Trigoria, a voi sta bene? “Si, anche per comodità, siamo a Roma e possiamo andare da qualunque parte anche con la famiglia. L’importante è che lavoriamo bene”.
Il rapporto con Spalletti?Lui ti ha voluto a Roma. “E’ da parecchio che lavoro con lui e con lo staff, ci troviamo molto bene. Spalletti ha cambiato il gioco della Roma e siamo ammirati in tutto il mondo”.
In Cile è conosciuta la Roma? “La squadra ha dimostrato di essere forte, ha capito le idee di Spalletti. In Cile è conosciuta soprattutto nella mia città”.
Quali sono stati gli allenatori piu’ importanti della tua carriera? “Sicuramente Hodgson che mi ha cambiato ruolo, prima giocavo da trequartista nel periodo in cui stava retrocedendo. Poi con Spalletti con il quale abbiamo raggiunto ottimi risultati”.
E con lo staff? Li conosci dai tempi di Udine, lavorano nell’ombra ma i risultati arrivano. “E’ anche merito loro. Spalletti ha a disposizione delle ottime persone e la rosa si trova bene con tutto lo staff”.
Fine allenamento ti troviamo sempre ad allenare i portieri con Bonaiuti, o l’arbitro nelle partitelle. Hai sempre voglia di campo. “Sì, perché mia moglie non è contenta di vedermi sempre a casa. Mi piace perché mi piacerebbe farlo in futuro”.
Nel tuo futuro cosa vedi? “Spero di fare l’allenatore dei giovani, farlo nelle squadre professioniste è complicato, bisogna nascere allenatore. Io preferisco allenare i giovani”.
In Italia o in Cile? “Sono molto legato all’Italia, qui sono nati i miei due bambini e sono dieci anni che sono qui. Vediamo in futuro cosa deciderò con la mia famiglia”.
Il tuo rapporto con il Cile è sempre molto forte. “Sì, soprattutto con la mia città, la terra è la terra”.
E con la nazionale? “Tutto chiuso, stanno passando un periodo importante per le qualificazioni e bisogna parlare solo di chi c’è adesso”.
Quali sono le radici della tua esultanza? “L’origine è per un ballo nazionale, la “cueca”. Io sono nato a settembre, che è il compleanno della nazione, la dedica è alla mia patria”.
Quale è stato il gol piu’ bello e piu’ importante dello scorso anno? “Come qualità di gol e dell’importanza è stato quello allo Sporting che ha cambiato la storia della Roma lo scorso anno, la fortuna di quel tiro è stata importante”.
Ma anche segnare al Real Madrid è stato importante. “Ora che sono in attività non mi rendo conto di quello che ho fatto, quando lascerò prenderò in considerazione tutto quanto”.
E il ricordo piu’ bello della scorsa stagione? “Bello e triste allo stesso tempo. Nel primo tempo eravamo noi i Campioni di Italia e nel secondo tempo è cambiato il risultato. Un passaggio felice e anche triste”.
Quest’anno c’è la possibilità di migliorare? “Ci siamo resi conto che, attraverso il gioco, possiamo arrivare ovunque. Dobbiamo ripartire dallo scorso anno. Per questo gruppo è importante ripartire da quello che abbiamo fatto lo scorso anno”.
Quest’anno poi la finale di Champions è a Roma. “Sarebbe bellissimo per noi e per la nostra gente”.
Magari evitando il Manchester. “E anche il Liverpool in finale”.
Hai seguito un po’ i movimenti del calcio mercato? Dopo Mourinho e Mancini è sempre l’Inter la squadra da battere? “E’ la vincitrice dello scorso campionato ed è lei la squadra da battere, speriamo di poterlo fare. Ma ci sono anche la Juventus il Milan, la Fiorentina e la Lazio”.
Ronaldinho è sempre un grande campione? “Sì, bisogna vedere gli stimoli che avrà in questo nuovo ambiente, noi giocatori dipendiamo anche da quello”.
All’Udinese è arrivato un nuovo cileno, classe ’88, Alexis Sanchez che giocatore è? “E’ un giocatore velocissimo anche tecnicamente, in questo momento nella nazionale sta facendo la differenza e spero che possa farlo anche ad Udine”.
Il 24 agosto c’è la supercoppa, ripartiamo da uno a uno di vittorie, e quest’anno? “E’ sempre importante alzare dei trofei, abbiamo dei giocatori nuovi e sarà una partita bella da giocare”.
Promessa ai tifosi, si aspettano molto dopo lo scorso anno. “Noi andiamo in base ai risultati e speriamo che siano dalla parte nostra. Noi daremo sempre tutto per vincere qualsiasi partita, la promessa è che suderemo la maglia”.
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