domenica, Settembre 22, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Simone PerrottaIl procuratore di Simone Perrotta, Giuseppe Bozzo, ha rilasciato a Signoraingiallorosso.it alcune dichiarazioni in merito alla contratto del suo assistito, in scadenza a giugno 2011. Queste le sue parole: ´Non abbiamo ancora parlato con la società. Lui ha un contratto fino a giugno del prossimo anno che rispetterà con la professionalità che lo ha sempre contraddistinto. Sappiamo che la Roma è interessata al rinnovo del calciatore e anche Perrotta vorrebbe restare´.

Bozzo è anche il procuratore di Pizarro e Juan, e ha spiegato anche la loro situazione contrattuale: “Rispetto a Perrotta, il loro discorso è differente: hanno un contratto fino al 2013. Per Pizarro nulla di nuovo, per Juan c´è stato un primo contatto con la società, ma c´è tanto tempo per trovare un accordo´.

Philippe Mexesda tuttomercatoweb.com

Nessun altra squadra italiana nel futuro di Philippe Mexes (28), difensore della Roma. Lo ha ammesso lo stesso francese ai microfoni di Radio Monte Carlo: “Dopo sette stagioni è difficile pensare di andare via. Per un giocatore è un periodo enorme; a Roma ho vissuto splendidi momenti e mi trovo molto bene. Ci sono molte cose da valutare, ma in Italia non voglio conoscere altro. Sarebbe dura andare in un’altra italiana”.

da sporteconomy.it

Siamo quasi al termine di quella operazione iniziata a maggio scorso, e rivelata da Sporteconomy grazie ad importanti contatti con banchieri di Londra e Singapore, che potrebbe portare la As Roma ad essere il primo club italiano di calcio in mani straniere. Il fondo sovrano di Abu Dhabi, AABAR, potrà concludere infatti l’acquisto del club giallorosso entro febbraio, se nelle fasi finali della trattativa con Rothschild ed Unicredit non si presenteranno improvvisi quanto, a questo punto, inaspettati ostacoli.

AabarAabar che ha recentemente venduto la sua quota in Atlantia per un controvalore di oltre 320 milioni di Euro, e che detiene quasi il 5% di Unicredit, sarebbe pronta a rilevare la As Roma consentendo alla banca italiana di rientrare di parte degli investimenti degli ultimi anni: il costo finale del deal si aggirerebbe intorno ai 125 milioni di Euro, considerando anche gli oltre 20 di perdita dell’ultima stagione.

Secondo alcune indiscrezioni raccolte in ambienti vicine all’operazione, Aabar avrebbe presentato un piano dettagliato a medio termine che prevede l’ingresso di Mubadala, oggi partner della Ferrari, nella costruzione del nuovo stadio del club, e l’allocazione di circa 80 milioni di Euro per la campagna trasferimenti che verrebbe affidata a Franco Baldini, ex di turno ora con Fabio Capello alla Nazionale inglese. Primo obiettivo della nuova gestione, Carlo Ancelotti, che si sarebbe detto disposto a lasciare il Chelsea per tornare nella sua squadra, dopo una lunga ed importante esperienza che lo ha visto sulle panchine di Juventus, Milan e Chelsea.

Bocche cucite sui giocatori che saranno chiamati a formare il fulcro della nuova squadra, mentre sono possibili partenze illustri per lasciare spazio a giovani promesse del calcio italiano e straniero.

Il progetto triennale prevede una crescita di fatturato a 250 milioni per raggiungere i 300 milioni di Euro una volta entrato a regime il nuovo stadio. L’operazione nel suo complesso porterà a spostare gli interessi commerciali del “brand” Roma, nell’area del Medio Oriente e Asia, grazie alla presenza capillare di Aabar e Mubadala nell’area.

Sempre fonti vicine ad Aabar non ritengono “attendibile” la scesa in campo di Steve Tisch, che alcuni giornali romani avevano riportato come concorrente di Aabar nella sfida finale. Bocche cucite, infine, sulla presenza a Roma di Mohamed Badawy Al Husseiny, CEO di Aabar dallo scorso anno, che sembrerebbe non essere però solito a spostarsi nelle fasi ancora non definitive dei suoi nuovi business.