domenica, Settembre 08, 2024 Anno XXI


Se qualcuno, colto da un fremito di sopravalutazione del super Io, decidesse di fare lo scribacchino, dovrebbe immediatamente abbandonare l’esempio di CoredeRoma che, in una settimana da leccarsi i baffi, non è uscito neanche con un editoriale.Problemi comuni a chi fa altre cose per campare e che vede questo spazio come un luogo di incontro tra amici e di svago, al quale si può accedere solo dopo aver fatto i compiti e prima di Carosello.
La prima notizia, andiamo in ordine sparso e chiaramente non cronologico, è che Spalletti ha firmato. Noi eravamo tra le vedove di Zeman (è inutile negarlo, scripta manent) e eravamo sicuri che l’allenatore di Certaldo non avrebbe mangiato il panettone a Roma.
Invece l’uomo ci conquisto sin da Castelrotto, ci sono cose che si fanno lontane dai riflettori che qualificano le persone meglio di cento partite vinte, e ha continuato a conquistarci regalandoci un’annata da annali, scusate il bisticcio, con ottantasei punti male assortiti e con un gioco a tratti entusiasmante.
Poi la Roma rimane sempre uguale a se stessa, amnesica e scarburata, capace di tonfi e trionfi, ma questo forse sta nel DNA della squadra.
Se il combinato disposto del credo spallettiano e del progetto roselliano riusciranno a regalarci qualche piccolo alloro, riporteremo all’uomo imperitura riconoscenza.
Mister grazie di averci scelto, pur vincendo il Super Enalotto. Tanto lo avrebbe vinto ovunque fosse andato!
Mister che resta e Mister che va. Nella stessa settimana il sottrattore notturno di Mazda ha mostrato il medio alla folla ed è stato redarguito.
Anche in questo caso probabilmente c’eravamo sbagliati. La cifra del leghista di Pieris è veramente molto modesta. Puoi aver vinto sto mondo e quell’altro ma cafone sei e cafone rimani.
Altra notiziola niente male è stata quella del falso in bilancio di Moratti e Galliani. Hai visto mai che gira gira se appiccicamo un altro sculettino al petto?
La questione è immensa perché, al di la della conta delle pulci, il cerchio del malaffare pallonaro si chiude proprio al nord, neanche risparmiando il “club degli onesti ma incapaci” e la sua figura di riferimento, il Presidente Moratti.
Certo se scoprissimo che tutti quei milioncioni che il “loro” ha speso in questi anni fossero frutto di abili alchimie finanziarie la delusione sarebbe veramente grossa.
Grossa come la delusione che ci ha regalato un preside di un paesino campano che non ha pensato nulla di meglio che invitare Luciano Moggi a tenere una lezione sullo sport nel locale liceo. Spero che il Grande Luciano abbia basato tutto sull’antitesi perché lui sta allo sport come Jack lo Squartatore potrebbe stare al mestiere di ginecologo.
C’è poi la Roma. La Roma.
Dopo l’impiaccico di Messina abbiamo fornito puntuale replica al Tardini. Dovremmo inventarci una statua equestre al giovane portiere emiliano che con una panzata maldestra ha mandato in gol un tiro non irresistibile di Pizarro, evitando tempi supplementari e brutte figure. Siamo nei quarti contro il Milan (improbabile che ne prenda tre ad Arezzo) e proseguiremo nella lunga fila di trasferte che già domenica ci trasferirà a Livorno.
Già Livorno….L’ultima settimana già qualche bell’anima locale si è distinta in azioni di sommossa e guerriglia urbana con parecchi feriti. Cerchiamo di tenerci lontano da qualsiasi provocazione. Domenica se gioca Livorno-Roma e non Dinamo-Audace….Lassamo perde rigà.
Last but not least, come dicono quelli che andavano a rimorchià al Pantheon, qualcuno ha pensato bene di inviarci un ritaglio di giornale alla nostra casella di posta dove si narra del riassetto del Gruppo “Il Romanista”. La notizia ha oramai una settimana e quindi è un po’ passata.
Notizia grossa che può essere letta in molte chiavi. Noi stavolta la vogliamo leggere nella chiave di chi si accolla un bell’onere in nome di una cosa alla quale crede. Dall’articolo si evince infatti che il Direttore Riccardo Luna si è caricato l’intera gestione del giornale spendendo anche una discreta cifra. Indubbiamente un bel coraggio, non c’è che dire, e bisogna dargliene atto.
Questo ci offre il destro per dire anche che la polemica, che spesso abbiamo innescato, non è dovuta a ostilità preconcetta. E’ che teniamo molto alla nostra indipendenza, originalità e alla distinzione dei ruoli.
Visto quello che a volte si legge sui giornali e si sente alle radio, pensiamo senza sussiego che molti di noi, qua, in CoredeRoma potrebbero fare i giornalisti meglio di alcuni che l’hanno scelto per mestiere. Soltanto è che la vita ha scelto per noi e c’ha regalato altre occupazioni, altrettanto importanti e di altrettanto successo.
Vorremmo che la Roma fosse sempre prima, sempre bella, sempre difesa, sempre protetta.
E’ il nostro ruolo, quello di tifosi, e abbiamo la presunzione di averlo fatto sempre al meglio.
Anche se spesso lisciamo le notizie.

Ad maiora