sabato, Ottobre 05, 2024 Anno XXI


Che la trasferta fosse insidiosa lo si sapeva fin dalla vigilia. Si aspettavano barricate, sbarramenti, muri di fuoco e cosi è stato. Ma l’interpretazione non è cosi banale, anzi presenta diversi lati, tutti diversi tutti possibili. 

Il primo lato è che si lasciano troppe occasioni agli avversari, anche modesti. Questo era noto già dalla prima partita con il Siena. La costante di ritrovarsi con l’avversario solo davanti a Doni è diventata una certezza, meno male che il portiere brasiliano ha la meglio nella maggior parte dei casi. 

Si dice che è il prezzo da pagare per il modulo di Spalletti. Bene, allora questo deve essere giustificato dai tiri effettuati nello specchio della porta avversaria. Ma Amelia, come la scorsa volta il portiere cagliaritano, di interventi veri non ne ha fatto nemmeno uno. 

È palese che si cerca poco il tiro e quando lo si fa manca la convinzione giusta. Una prima possibilità per risolvere partite come questa e la botta da fuori area. Si è perso sempre l’attimo, vuoi per tentare un dribbling di troppo, vuoi per servire un compagno circondato da mille avversari. 

Se gli amaranto hanno adottato un retroguardia a dieci uomini il numero delle punizioni dovrebbe essere elevato. Purtroppo ne contiamo un paio di pericolose. 

Insistere a percorrere la via centrale sempre e comunque, cercando un corridoio inesistente è da stupidi e ottusi. Cercare le fasce e il fondo per guadagnare angoli importanti per trovare la via alla rete, come nel gol di De Rossi, diventa una necessità. 

Un’altra possibilità per vincere in queste situazioni sono i calci piazzati. Dall’angolo hai trovato il vantaggio e da una punizione il raddoppio che purtroppo l’arbitro ha annullato andandosi ad inventare un fallo di Juan. Peccato per Danielino si meritava una doppietta vittoriosa. 

Si è evidenziato in modo clamoroso come i centimetri che mancano pesano in determinati frangenti. Il gioco ti fa vincere la maggior parte della partite ma queste proprio non ce la fai a portarle a casa. Solo con la forza fisica sfondi e trovi la porta. 

Nonostante tutte queste cose negative, nonostante che il Livorno abbia avuto la palla del possibile vantaggio, nonostante di azioni pulite neanche l’ombra, i tre punti potevano arrivare comunque. A parte il gol annullato Juan ha colpito una traversa a botta sicura e Vucinic ha fallito ancora una volta da solo davanti al portiere. In una partita in cui le occasioni arrivano con il contagocce fallire quella che ti capita è molto pesante. 

Tristan ci ringrazia per avergli regalato la gioia del primo gol in Italia, ha ringraziato sentitamente Ferrari che ha abboccato a tutte le sue finte, cosa che non gli accadeva da quando aveva l’età di vent’anni.  

Non è questo il momento di mollare, abbiamo l’obbligo di tener vivo il campionato. Non bisogna perdere altri punti prima di Natale, un vantaggio corposo garantirebbe ai nerazzurri un tranquillo approdo verso lo scudetto. 

C’è molto da lavorare, bisogna trovare soluzioni alternative per determinati casi. Avere più carte da giocare significa avere più chance di lottare con chi ha interi mazzi a disposizione.

petraur@corederoma.net