giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


da genoacfc.it

Matteo FerrariLa conferenza odierna di Matteo Ferrari

GENOVA – A 29 anni suonati mica speri che Lippi inserisca il tuo nome nella lista degli azzurri? In fondo sono mesi che dai lezioni di come si tenga con il mastice una difesa e ogni santo giorno sei un esempio di professionalità applicata al calcio. Un bel respiro e poi la voce rimbalza dentro i microfoni. “Ci sono tanti ottimi difensori in Italia e io uno dei tanti. E’ sempre il campo che deve parlare, per questo non avanzo pretese. C’è un allenatore che ha vinto il Mondiale ed è giusto che faccia le sue valutazioni, senza che qualcuno interferisca”. A Roma ci sarà bisogno di una partita da gladiatori. “A livello di mentalità, il Genoa sta alzando il tiro e non si accontenta di vivere alla giornata, anche se è prematuro fissare il traguardo. Prima servono i fatti, poi le parole. In questo momento è tutto un insieme di cose che stanno funzionando. Detto con la massima umiltà possibile, sapendo che se la Roma sta bene può mettere in difficoltà chiunque, il Genoa questa partita va a giocarsela”. La classifica dice che è uno scontro diretto: sotto, sotto un pensierino alla Champions lo covi? “E’ vero che siamo lassù, però non conviene lanciarsi a fare pronostici. Proveremo a difendere la posizione con i denti e, se non sarà il Genoa, spero che il quarto posto vada proprio alla Roma. Si è ripresa alla grande dopo un inizio stentato e sarebbe bello contenderle il piazzamento sino alla fine”. Quattro anni trascorsi nella capitale non si cancellano con un colpo di spugna. “Conservo ricordi felici soprattutto quando ripenso ai compagni. Quando ti lasci con un club, e di mezzo ci sono state le complicazioni per il rinnovo, è normale che subentrino delle difficoltà. Non mi aspetto nulla di particolare in termini di accoglienza, ma per me non è e non può essere una partita normale. A Roma sono cresciuto come calciatore e prima come persona, ho arricchito il bagaglio professionale e umano. Questa per noi è una verifica per stabilire a che livello siamo arrivati”.