venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


Una serata molto amara e che mi ha fatto riflettere su diverse cose quella di mercoledì. Una serata che io, povero illuso, aspettavo con molta serenità e anche gioia. Andare a vedere una gara di Champions League, seppur senza assilli di classifica, è comunque per un malato di calcio come me , un evento. Roma-Manchester United poi lo è ancora di più per tutta una serie di ragioni, che nel mio modo di vivere e amare il calcio, non comprendono la presunta rivincita del 7-1 di aprile. Quella proprio non mi interessa.

Io mi pregio di appartenere ad una generazione di romanisti molto speciale. Quella che è nata con la Roma in zona retrocessione, che ha vissuto tanti anni di sofferenza e che ha pian piano scalato la montagna arrivando due volte sulla vetta suprema. Fare la Coppa dei Campioni è sempre stato un sogno e la mia generazione lo ha coronato. Siamo arrivati ad 11 metri dalla Coppa “dalle grandi orecchie”. Vedere all’Olimpico contro la Roma squadre come Manchester United, Liverpool,Barcellona,Real Madrid, Bayern, Benfica,

vedere la Storia del Calcio che ti passa davanti è qualcosa di fantastico per chi il calcio lo ama oltre i colori. Penso di essere un tifoso fortunato: ho vinto due scudetti e qualche altro trofeo ma in Europa nulla. Allora quando si verifica un evento come quello di mercoledì lo aspetto perchè al di là di tutto ho la fortuna e il piacere di vedere grandi squadre e grandi giocatori.

Mercoledì sera, in una gara senza tensione di risultato e con tanti bambini, che si vogliono riportare allo stadio per ridare freschezza e credibilità ad un ambiente marcio, ho assistito ad uno spettacolo assolutamente penoso e di basso livello, e non mi riferisco al fatto agonistico.

Ringrazio il Manchester United che ha onorato l’impegno pur giocando con tante riserve. Lo considero importante il rispetto di noi tifosi che abbiamo pagato il biglietto.Il Manchester è venuto a giocare, molto bene, dimostrandoci grande rispetto.Chiariamo che lo Stadio Olimpico vuoto ti deprime. A Old Trafford sarebbero stati in 60.000 e , mi chiedo se una qualunque squadra italiana già qualificata avrebbe onorato come loro l’impegno.Questione di educazione e cultura sportiva, mentalità, storia e tradizione.

Alla luce di quello che ho sentito e visto l’altra sera purtroppo siamo indietro anni luce: la mentalità e la cultura sportiva non si comprano. La storia di 100 anni di successi prima  la scrivi e poi la fai conoscere  su ogni campo d’Europa e  mercoledì  sera ho avuto l’ennesima conferma di perchè noi siamo la Roma e loro sono il Manchester United. Lo dico col cuore che mi sanguina, ma la realtà è questa. In una serata del genere mi ha schifato sentire i fischi ad un grande giocatore come Wayne Rooney, che carico di soldi e successi è venuto ad onorare una gara di Champions League senza valore. Ha giocato alla grande facendo da capitano a 10 riserve di 20 anni di media e mi ha fatto capire tante cose che differenziano il giocatore inglese e la sua mentalita’ da quella dei nostri “fenomeni”. Ero l’unico in curva sud ad essermi alzato per appaludirlo quando è uscito e me ne vanto. Quando hai la fortuna di vedere certi giocatori dovresti insegnare ai bambini che questi sono campioni che nella vita non ti capiterà tanto spesso di vedere e che quindi vanno COMUNQUE appaluditi oltre i colori che indossano.

Mi viene da ridere a pensare se prendiamo il Barcellona e negli ottavi viene all’Olimpico e ci fa 4 gol. Si dovrebbero alzare in piedi 80.000 persone a battere le mani per 75 minuti consecutivi e invece se dovesse accadere, ci sarebbero solo fischi e insulti.

Fischi e insulti che ho sentito al momeno della formazione ai nomi di Mancini, Ferrari e Vucinic. Fischi e insulti che hanno travolto Esposito, colpevole di non si sa che crimine.

Una volta chi indossava la sacra maglia veniva sostenuto a prescindere. Adesso non si sente più un coro a favore, soltanto cori contro. Odio Manchester, odio Bergamo,odio Napoli, fischi ai giocatori della Roma che sbagliano il primo passaggio, insulti agli avversari.

E poi portiamo i bambini allo stadio.

Che messaggio hanno avuto mercoledì sera ?

Ripenso a Totti che esce ad Old Trafford a 20 minuti dalla fine di una partita inutile come quella di mercoledì : la gente si alza e applaude il giocatore , il campione. La cultura e l’educazione sportiva non si comprano,si acquisiscono nel corso degli anni, quegli anni che fanno la storia. 

Roma ha fatto la storia del mondo, ma i fatto di cultura sportiva siamo ancora alla preistoria.

Una serata molto amara quella di mercoledì.