domenica, Settembre 22, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Marco MottaMinuto diciassette del primo tempo della sfida tra Arsenal e Roma. Marco Motta avanza fino al limite dell’area dei londinesi e fa partire un gran tiro indirizzato verso l’incrocio dei pali. Miracolo di Almunia. “Se segnava quel gol sarebbe venuto giù lo stadio” ammette Beppe Bozzo, agente del terzino destro nato a Merate (manager anche di Simone Perrotta e Fabio Quagliarella), che ha commentato a Romanews.eu le emozioni suscitate dal debutto in giallorosso in Champions League e la gioia di vederlo come migliore tra gli undici romanisti all’Emirates Stadium di Londra: “Migliore in campo? Meno male. Io sulle sue qualità non ho dubbi, è un ragazzo serio, volenteroso e con la testa sulle spalle. Ora ha la possibilità di allenarsi con grandi campioni, allenato da un grande tecnico. La Roma è il posto giusto per poter dimostrare quello che vale. In un ambiente così si può solo migliorare, soprattutto in quelle cose in cui non è formato al 100 %, ma che da un ragazzo di 22 anni non si può pretendere. E’ un’occasione importante e lui la deve sfruttare”.

Nonostante l’ottima prova di Motta la Roma è uscita sconfitta dall’Emirates. Ora quali sono le possibilità di qualificazione? “All’Olimpico sarà una partita diversa, come il secondo tempo che si è visto a Londra. La Roma avrà il miglior Totti ed una situazione psicologica diversa sapendo che dovrà rimontare un gol. All’Olimpico con la spinta dei tifosi una rete si può anche fare, bisognerà pareggiare subito lo svantaggio e passare avanti. Nel secondo tempo la Roma mi è sembrata superiore all’Arsenal”.

Esordio da titolare in campionato, esordio da titolare in Champions con la maglia giallorossa, immaginava un inizio migliore per Motta? “Non si poteva immaginare, va bene così. E’ un ragazzo serio ed un grandissimo atleta. Ma devo essere sincero, nella vita bisogna avere anche un po’ di fortuna. C’erano tutte le condizioni di poter fare un esordio come lo ha fatto lui, è chiaro che da parte sua c’ha messo tutta la volontà e la determinazione, poi allenarsi costantemente bene e il condurre una vita privata da professionista lo ha aiutato. I compagni gli hanno dato una mano, tutti quanti, l’allenatore c’ha messo del suo e questo è il risultato. Adesso bisogna continuare ad andare avanti così. Non è un ragazzo che si monta la testa, alla base ha una famiglia unita e che lo segue”.

Lo hanno seguito anche a Londra? “Si c’era suo fratello”.

Si parla già del riscatto da parte della Roma? “L’operazione è già pronta, è stata preparata a gennaio con l’Udinese. Da qui a giugno queste sono valutazioni che faranno tecnicamente e finanziariamente i dirigenti della Roma, io posso dire che l’operazione è stata già preparata per cui si tratterà solo di esercitare il diritto di riscatto. Ma oggi è troppo presto per poterlo dire”.

Magari a giugno si ritroverà a Roma con un altro compagno: Quagliarella. L’operazione che ha portato Motta a Roma potrebbe aprire la strada per l’attaccante? “Sono due operazioni distinte, due nomi distinti. L’Udinese ha posto un veto. Ma bisogna dire grazie all’Udinese perché ha favorito l’operazione di Motta alla Roma. Loro ben sapevano quali erano le qualità del ragazzo”.

Anche se nell’ultimo periodo non giocava ad Udine? “Le voci di mercato disturbavano il ragazzo. L’allenatore, una persona garbata con il quale Marco ha mantenuto un ottimo rapporto, ha pensato di metterlo da parte fino a fine mercato, anche vista l’abbondanza in quel ruolo. Un po’ come ha fatto Mourinho con Balotelli, pensava che il ragazzo fosse turbato da quello che poteva essere il suo futuro, si parlava di Juventus, Sampdoria, Torino, tante squadre che lo volevano e quindi alla fine è andata bene così, si è aspettato fino all’ultimo per venire a Roma”.

Quindi non c’entravano le difficoltà di rinnovare il contratto… “No, lui in realtà ha un contratto lungo con l’Udinese, fino al 2012. Erano solo delle voci che, quando sei giovane ed hai mercato, possono disturbare. Però alla fine lui non ha giocato le ultime partite, all’inizio tra Coppa Italia, Coppa Uefa e Campionato ha giocato 15 gare su 22, e non sono così poche”.

A proposito di contratto, novità sul rinnovo di Perrotta? “La volontà di Simone è quella di rimanere alla Roma, è contento di rimanere a Trigoria e quando ci sarà modo di parlare del contratto e l’opportunità di incontrare i dirigenti della Roma lo faremo. La sua volontà il club la sa perché gliela ribadisce in continuazione. Io sono fiducioso e sereno, quando sarà che si parlerà di rinnovo di contratto per tutti i giocatori che sono in scadenza 2010 sarà anche il turno di Simone. Non c’è bisogno di parlarne, con Pradè i contatti sono frequenti e non si deve discutere di tante cose, solo di trovare un incontro tra i piani della società e quelli del ragazzo, ma non ci saranno difficoltà. Aspettiamo fiduciosi”.