giovedì, Ottobre 31, 2024 Anno XXI


da corrieredellosport.it

José Mário dos Santos Mourinho FélixMILANO, 3 marzo – Conferenza stampa esplosiva di Josè Mourinho. Il portoghese ha attaccato tutti: dalla Juve alla Roma, dal Milan a Spalletti, passando per Ranieri, ‘nemico’ storico fin dai tempi del suo arrivo sulla panchina del Chelsea, in precedenza di proprietà dell’attuale tecnico bianconero.

Quello dello Special One è stato un autentico monologo. due domande da parte dei giornalisti, dieci minuti di risposta e poi via, dando l’appuntamento a domani. «Cosa penso delle polemiche di questi giorni? Stamattina ho ricevuto una chiamata di Ranieri e voi avete l’autorizzazione a chiedergli la prossima volta che lo incontrerete cosa voleva dirmi. Io non ve lo dico. Non mi conosce ancora. Di certo c’è che da qui in avanti le mie saranno conferenze stampa stile medioevo dicendo ‘Sì’, ‘No’ e cose poltically correct. A me piace l’onestà intellettuale. Negli ultimi giorni c’è stata una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro per organizzare e manipolare l’opinione pubblica, un lavoro di un mondo che è il mio finchè sarò nel calcio ma che non mi piace. La Roma è una squadra che ha tanti campioni che mi piacciono e che avrei voluto con me e che finirà la stagione con zero titoli. Il Milan ha giocatori che hanno vinto tutto, una società con una grande storia che finirà la stagione con zero titoli. La Juve ha ottenuto tanti punti con diversi torti arbitrali».

Un fiume in piena. Senza fine. Al via l’attacco diretto a Spalletti e Ranieri: «Sono insieme nel denunciare gli errori pro inter? Beh, allora io sono con Zenga, Prandelli, Del Neri, Novellino che hanno visto togliersi dei punti nelle partite con la Juve. E sono anche con Marino e Novellino che giocheranno contro la Roma e la Juve. Secondo me loro farebbero meglio a non giocare o a mandare in campo la squadra Primavera, perchè succederà qualcosa di non bello, un cartellino? Un rigore? Sta per arrivare il giorno dello scandalo».

Poi nuove bordate: «Per 91 giorni farò conferenze stampa da Medioevo senza dire quello che penso. Io non sono un allenatore che ama parlare con la stampa. Lo faccio solo perchè mi pagano. Altri allenatori come Spalletti e Ranieri amano il prime time. Ogni volta che accendo la tv prima della partita loro sono lì in tv e sono amici di tutti. Io sicuramente non manipolo l’opinione pubblica* e non sono campione di prime time. Ecco forse perchè non si parla del Milan a meno 11, della Roma che ha il miglior centrocampo d’Italia e di tutti i punti vinti dalla Juve per rigori, falli di mano e offside ma si preferisce parlare del rigore dato a Balotelli, un rigore che al massimo si può dire ‘E’ dubbio’, ma non che non c’è di sicuro. L’unica partita che l’Inter ha vinto con favori arbitrali è stata quella di Siena e io l’ho ammesso in conferenza stampa. Il giorno dopo, invece, un allenatore di una squadra in bianconero (Ranieri, ndr.), che guarda sempre a cosa fa Mourinho, ha vinto a Bergamo con un errore e per la prima volta è venuto in sala stampa e ha detto: ‘Ok, era fuorigioco’. Per la prima volta».

NOTA di CdR
* Nell’immediato post partita il sig. Mourinho, invece di prendersela con Cambiasso che si è fatto uccellare come un dilettante, si è inventato un fallo da parte di Baptista, reo semplicemente di aver fatto “velo”, nell’azione del gol di Brighi. Ha detto anche che il rigore su Balotelli era sacrosanto.
Se questo non è un tentativo di manipolazione dell’informazione, quindi dell’opinione pubblica, che cos’è?