giovedì, Ottobre 31, 2024 Anno XXI


da Corriere dello Sport – goal.com

Francesco Totti«Se avessi fatto come lui avrei preso calci nel sedere da Giannini e Cervone, due sberle da Mazzone e il resto dai miei genitori».

«Non voglio commentare le decisio­ni arbitrali, né il comportamento di dirigenti e allenatori perché io sono un calciatore e voglio riferirmi solo ai miei colleghi. Noi calciatori in campo abbiamo un codice comportamenta­le, ce le possiamo dare di santa ra­gione, ma dobbiamo sempre avere ri­spetto dei tifosi avversari. In passato posso aver commesso tanti errori, sia nei confronti di avversari e anche di qualche tifoseria avversaria, ma ho sempre pagato e riconosciuto di aver sbagliato in prima persona. Non si può tollerare che un calciatore giovane come Balotelli, che ha grandis­sime qualità tecniche, fisiche e atle­tiche, debba tenere un comportamen­to così brutto nei confronti di compa­gni di squadra, avversari e tifosi. Ri­cordo che nella finale di Supercoppa, mentre si accingeva a battere un cal­cio d’angolo, l’ho sentito pronunciare la frase «romani di m…». Può capita­re un momento di rabbia, ma offese come questa non si dovrebbero ripe­tere. Invece si sono puntualmente ri­petute domenica, con l’aggiunta del­la linguaccia ai miei compagni che si sono risentiti e prendevano le difese dei 2500 tifosi che sono stati derisi».

«Non sono e non voglio essere nello spogliatoio dell’Inter, ma credo che neanche lì Balotelli abbia i comporta­menti giusti. Magari stando a contat­to con grandi uomini come Materaz­zi e Gattuso, se un giorno lo incontre­rà in Nazionale, potrà imparare tan­te cose, soprattutto come ci si com­porta. In campo fanno della grinta e della forza la loro arma migliore, ma sono sempre stati corretti in tutte le situazioni. Mi ha dato fastidio vedere Balotelli avere un comportamento ir­riguardoso con Panucci. Magari se Christian gli fa vedere tutti i trofei che ha vinto in carriera, Balotelli si potrebbe fare una foto ricordo… Personalmente posso anche risultare antipati­co con certi atteggiamen­ti, ma mi sono sempre at­tenuto a queste regole di vita importanti. Ricordo che quando mi sono in­fortunato nel 2006 mi so­no arrivate tantissime te­lefonate, anche da avver­sari con i quali avevo avuto grandissimi scontri in campo. Uno per tutti Stankovic, il quale mi ha testimoniato la sua vici­nanza durante il mio in­fortunio. Queste sono co­se che non posso dimen­ticare. Se io a diciannove anni avessi avuto lo stes­so atteggiamento di Balotelli, i miei compagni di squadra di allora, Cer­vone e Giannini, mi avrebbero preso a calci. Mazzone mi avrebbe dato due schiaffi e a casa avrei preso il resto dai miei genitori. Probabilmente og­gi è un altro calcio, e c’è un’altra ma­niera di educare i giovani».