sabato, Novembre 02, 2024 Anno XXI


Roma-Udinese è partita non di storia antica anzi il meglio lo ha riservato nell'”Età Contemporanea”, ma tante sono le immagini a colori che mi vengono in mente.

La prima è quella del tifoso udinese che con il suo bandierone bianconero a striscie verticali con la “U” rossa in mezzo veniva ogni anno all’Olimpico a tifare per per la sua squadra. La prima volta che lo vidi rimasi molto sorpreso poi divenne un piacevole e simpatico ospite in uno stadio completamente giallorosso.

Fausto Borin era alla sua prima stagione vera in Serie A.Aveva esordito giocando una sola gara nella stagione 79/80.Quella grigia domenica di gennaio all’Olimpico davanti ad una Roma in lotta per lo scudetto giocò la sua “partita della vita” parando l’impossibile e subendo il gol del pareggio di testa da Nela che la scaraventò in porta da pochi metri facendo esplodere la Sud,sotto la quale la Roma stava attaccando.Il vantaggio friulano lo aveva segnato Cesare Cattaneo da Verano Brianza,stopper che i giornalisti seri definivano un “Vecchio Bucaniere” delle aree di rigore.Cattaneo mi era poco simpatico già dai tempi dell’Avellino.Duro a volte rissoso e sempre pronto a protestare con l’arbitro.Decisamente non mi piaceva ma quel giorno addirittura riuscì a segnare il gol del momentaneo vantaggio friulano…..

Enrico Ameri aveva appena interrotto il collega che stava parlando per segnalare che il Verona era passato in vantaggio sulla Juventus con gol di “Nanu”Galderisi un ex. Ciccio Graziani era partito in dribbling sotto la Tevere ed aveva crossato rasoterra sul primo palo dove arrivava Toninho Cerezo che la scaraventava in rete con uno splendido colpo al volo di piatto destro. Impazzimmo tutti.La Juventus era a due soli punti e sulle ali dell’entusiasmo travolgemmo i bianconeri che pure erano andati in vantaggio con quel grande giocatore che era Edinho cui aveva risposto Falcao. L’opera la completarono Bruno Conti e Agostino con una punizione che piegò le mani del portiere Brini.

Il rammarico di quegli anni fu che Zico mai venne a giocare contro di noi perchè curiosamente sempre infortunato.

Edinho e Orlando Pereira,si quello che l’Udinese acquistò nella stagione 81/82 e che sembrava il fratello di Andy Luotto…uno spettacolo.

Gol bellissimi : il Capitano all’Udinese segna soltanto gol bellissimi. Quello al volo su assist di testa di Delvecchio nel 4-0 del 98/99.Cross di Cafu e velo di Nakata nell’anno dello scudetto in quella che io ritengo personalissimamente la migliore Roma di quella stagione.E poi ancora quello sempre di sabato sera,come il primo citato,con una magnifica girata di destro ad incrociare dopo un controllo di testa nel 4-1 della stagione 2002/2003.

Ancora la bella Udinese di Spalletti che ci asfaltò 0-3 nel 2004/2005 con gol finale di Pizarro. Infine un piccolo “Bordini e Stocchetti” per ricordare il gol al 90* di destro al volo del mancino Jankulovski nell’ultimo pareggio all’Olimpico,l’1-1 del 2003/2004.

Per un’incredibile gioco di coincidenze sabato prossimo si giocheranno Genoa-Inter e Torino-Juventus,come quel 27 marzo 1983.Mentre noi pareggiavamo a Firenze a Marassi l’Inter passava 2-3 con reti di Altobelli,Bini e Bagni all’85* cui avevano risposto parzialmente Briaschi e Iachini. Quel giorno al Comunale di Torino Dossena,Bonesso e Fortunato Torrisi regalarono al Toro il più travolgente dei derby.3 gol in tre minuti per il delirio di tutti noi che eravamo a Firenze e che vedevamo quel tabellone cambiare continuamente risultato fino al  3-2 finale.

Il derby di Torino fu nel 76/77 una partita a suo modo storica.Per la prima volta “Tutto il calcio minuto per minuto” trasmise la radiocronaca di tutti i 90 minuti. Era il 3 aprile 77 e la classifica, che alla fine vide la Juve vincere il campionato 51 a 50 sui 60 punti disponibili, diceva Juve 37 Toro 36.Tutto si decise nei primi 8 minuti con gol di Causio e pareggio di Paolino Pulici.Fu una domenica a suo modo storica. Da allora sapemmo tutto fin dal primo minuto.Si apriva un’epoca nuova.

Caùsio come diceva Gino Rancati a 90* Minuto. O il “gioco brioso sulle fasce” di Andrea Boscione,altro che curava i servizi da Torino sulle gare di granata e Juve. E poi Barletti e Castellotti,personaggi che ormai in pochi ricordiamo ma che all’epoca erano dei veri e propri miti…

Immagini in bianco e nero di una città sempre grigia.Il Comunale pieno.Le reti delle porte tirate che non si gonfiavano al gol ma ricacciavano subito fuori il pallone.

I gol di Pulici e  Graziani.La Juventus che in quegli anni il derby lo soffriva tanto e non lo vinceva quasi mai.

Il Torino non vince il derby dal 94/95, 3-2 con doppietta di Rizzitelli e gol di Angloma cui rispose una doppietta di Vialli. Fu l’anno dell’ultimo “cappotto” granata che vinsero anche nel ritorno 1-2 ancora con doppietta di Rizzi Gol.

L’ultimo ricordo è per un risultato che a me fece impressione: lo ascoltavo tornando da un Bologna-Roma 1-3 del 15 ottobre 72. Milan-Atalanta 9-3 con tripletta di Pierino Prati, doppiette di Rivera e Bigon e gol di Benetti e Chiarugi per il Milan.Divina,Ghio e Carelli i marcatori bergamaschi.

Carelli.Freddo.Pioggia,tanta pioggia.Maglia bianca con banda trasversale rossa.Alla fine del primo tempo Roma-Mantova 0-1 marcatore Carelli al 39*.

Ma questa è un’altra storia…a lieto fine.