giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


da ilmessaggero.it

Vinicio FioranellVinicio Fioranelli è a Roma e non si nasconde. Fa shopping in centro, ma i tifosi giallorossi ancora non lo riconoscono e può muoversi senza essere disturbato. Entrando in un negozio, come in uno degli uffici dei suoi cinque legali che stanno portando avanti la negoziazione con la famiglia Sensi.

Senza troppa enfasi e centellinando le parole, proprio ieri pomeriggio, incrociando un suo amico che vive qui, ha confermato: «Sì, stiamo facendo di tutto per prenderla e sono certo che ci riusciremo. E metteremo su una grande Roma». Si sente al centro del progetto, se l’affare andrà in porto sarà un dirigente di primo piano del nuovo assetto societario, magari l’amministratore delegato. Perché è lui il riferimento degli investitori stranieri che si fidano di lui e che lo reputano fondamentale per le operazioni di mercato e non solo.

Un’altra conferma: il candidato presidente è proprio Volker Flick, al quale si fa riferimento anche nella lettera che sabato la Fio Group ha inviato all’avvocato De Giovanni che rappresenta la famiglia Sensi, indispettita, a quanto pare, dalla pubblicità data alla lettera stessa. Da chi affianca il manager italo-svizzero, anche lui seccato per la fuga di notizie: non si aspettava un colpo basso proprio dal suo entourage. Un legale di Fioranelli, sempre ieri, sulle perplessità che accompagnano da qualche settimana Flick, è stato inequivocabile: «Questo signore da solo è in grado di acquistare la Roma e la Lazio insieme…». Può sembrare una battuta. Ma Flick, con interessi diversificati grazie a varie aziende, avrebbe scelto l’Italia e il calcio per avere più visibilità e acquistare più potere a livello internazionale. «Faremo una grande Roma» è il ritornello che da qualche settimana ripetono gli uomini che lavorano nella capitale per conto di Fioranelli e Flick.

Oggi, però, c’è un appuntamento fondamentale: Vinicio Fioranelli sarebbe stato convocato, con i suoi legali, dalla Consob che vuole far chiarezza su alcuni momenti cruciali della negoziazione. L’audizione è fissata in giornata. Ma, visto che non sarà l’unica, potrebbe anche slittare. Comunque ci sarà prima del weekend. Una delle domande che scontatamente saranno rivolte all’agente Fifa riguarderà l’offerta per l’acquisto della Roma. Nel senso che dovrà chiarire se già ne ha fatta una o se deve ancora presentarla. E’ probabile che negherà di averla già presentata, anche per non sconfessare tutti i comunicati congiunti di Italpetroli e A.S. Roma. L’indagine della Consob, con una società quotata in Borsa, è relativa alla manipolazione del mercato.
Fioranelli e i suo legali, in queste ore impegnati a completare la documentazione necessaria per concludere la trattativa (ulteriori garanzie bancarie, soprattutto), si stanno anche preparando ad incontrare i dirigenti di UniCredit che sta seguendo con molto interesse la vicenda e che per ora non prende, almeno ufficialmente, posizione. La Banca non può avere certezze su questo gruppo straniero che, sin dall’inizio, si è rivolto solo all’avvocato De Giovanni, legale della famiglia Sensi. Senza avere conoscenze dirette, UniCredit sta lavorando parallelamente alla negoziazione portata avanti da Fioranelli. Con l’obiettivo di suggerire un candidato alternativo alla famiglia Sensi, almeno sino a fine giugno libera di scegliere l’opzione migliore.

Ugo Trani