sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


da goal.com

Luciano SpallettiLa delusione del tecnico della Roma dopo il rocambolesco posticipo di ieri sera: “La squadra meriterebbe di avvicinarsi all’Inter”.

Tra i numerosi spettatori interessati di Inter-Parma, rimasti delusi dal pirotecnico finale di partita che ha dato l’ennesimo successo alla capolista, c’era anche Luciano Spalletti, che stamattina, ai microfoni di Radio Anch’io Sport, confessa un pizzico di rammarico, legato anche alle modalità con cui si è compiuta la rimonta dei nerazzurri: “E’ successo un episodio sicuramente dubbio. Un po’ mi sono messo nei panni di Di Carlo, oggi si risveglierà con una delusione enorme e con il problema di dover ribaltare la testa dei suoi giocatori che non hanno portato a casa niente nonostante la bella prova”.

“A me è dispiaciuto – riconosce con sincerità il tecnico giallorosso – perchè poteva essere la gara che ci riavvicinava all’Inter. La Roma meriterebbe di assaporare da più vicino la possibilità di avvicinare i nerazzurri. Noi dobbiamo trarre stimolo di fronte ai loro risultati. Dobbiamo convincerci che la maturità e la personalità fanno la differenza, al di là che manchi qualcuno. Tutti faranno comodo, questa squadra è riuscita a tenere il passo dell’Inter senza alcuni dei suoi giocatori più significativi”.

Il mercato entra nella fase calda, e Spalletti non si sottrae, senza mettere pressione alla società, ma puntualizzando: “Se serve un attaccante? Una punta con certe caratteristiche ci completerebbe ma non c’è una necessità assoluta, la squadra sta già facendo molti goal. Potrebbe darci un contributo ma ci sono anche giocatori che abbiamo utilizzato poco. Lasciamo ai giocatori la possibilità di esprimersi con tranquillita”.

Ed a proposito di tranquillità, il tecnico manda ancora un attestato di fiducia a Vucinic, contestato da parte del pubblico: “E’ un ragazzo semplice, molto equilibrato, è molto sensibile agli umori della piazza. Lui la deve vivere con più serenità. Deve sapere che nutre della fiducia mia, della società e dei compagni e nello spogliatoio”.