domenica, Settembre 22, 2024 Anno XXI


da forzaroma.info

Philippe MexesLa conferenza stampa di Philippe Mexes dal ritiro di Brunico. Stiamo bene, ci siamo ritrovati e abbiamo tanta voglia di dimostrare che l’anno scorso abbiamo sbagliato ma anche di ritrovare il nostro livello

Tu sei un pezzo pregiato. Resterai a Roma? Mi fa piacere l’interessamento delle squadre. Ma io sto bene qua, l’anno scorso ho fatto la peggiore stagione da quando sono a Roma e non mi va di andare via adesso. Voglio dimostrare ai tifosi quanto valgo.

La tua idea sulla situazione societaria? Io sinceramente non mi interesso a queste voci. Io non so niente, cerco di fare la mia preparazione serenamente. Il mio lavoro è fare il calciatore.

La Roma può essere una delle pretendenti allo scudetto? Noi dobbiamo cercare di ritrovare il nostro livello. Non possiamo subire tutti quei gol, faremo di tutto per riscattarci. Adesso pensiamo a fare bene, poi si vedrà se potremo lottare per lo scudetto.

Cosa manca secondo te a questa squadra? Un po’ di fiducia, questa è la prima cosa. I giocatori ci sono, uno in più non sarebbe male per il gruppo ma siamo già a posto così.

Come hai visto Spalletti? Il mister lo vedo bene, in forma. E’ molto carico, come lo siamo noi. Lui ti da la carica giusta, è cosciente che possiamo fare molto di più dell’anno scorso. E anche lui ha voglia di riscatto.

Non fare la Champions ti può togliere qualcosa, soprattutto in chiave nazionale? Non solo a me. Tutti hanno pensieri. La Champions io l’ho fatta sempre e comunque poi non sono andato in nazionale. Tutti dobbiamo fare di più per tornare in Champions o andare al mondiale.

Inizia la stagione senza Panucci. Quanto perde la Roma? Perde un gran bel calciatore. Cristian è stato un giocatore importante, di personalità. Ci mancherà, ma ora dobbiamo fare senza.

Quanta ambizione hai di crescere? Crescere individualmente vuol dire dimostrare sempre di poter far meglio dell’anno precedente. Poi possiamo fallire o riuscire. La cosa più importante per me è di avere questo gruppo, questo spogliatoio così bello e unito.

Quest’anno tanto nervosismo. Stai lavorando anche su questo? Sì certo. Se lo dico è peggio, io ho sbagliato tante cose. Dipende dallo stress, dalle cose che vanno storte, dagli infortuni e alla fine reagisco nella maniera sbagliata in campo. Devo migliorare su questo aspetto e su altre cose per non prendere tutti quei gol.

Sai della nuova regola di Spalletti, secondo la quale chi si fa espellere per proteste si allenerà di più? Si la accetteremo tutti, sarò un po’ più attento al mio atteggiamento. Ma poi sul campo è sempre diverso, perché c’è sempre tensione e comunque ho questa personalità.

State sperimentando questo nuovo modulo. Cosa ne pensi? Ci stiamo allenando così, queste sono scelte del mister che si adatta sempre alle nostre qualità. Ci da anche nuovi stimoli perché il cambiamento ti da sempre nuove motivazioni.

A causa degli infortuni l’anno scorso spesso si sono viste coppie diverse in difesa. Questo quanto influisce? E’ fondamentale, con Juan abbiamo giocato insieme pochissime volte. Quando cambi sempre è difficile trovare stabilità per il reparto, poi ci sono anche episodi che ti girano contro. Poi perdi tranquillità, ti impaurisci e non riesci più a ritrovare l’equilibrio.

Perché ti senti così responsabile dei gol subiti? Penso che sia così anche per Daniele, come per Juan, Cassetti, Riise o qualsiasi giocatore. Nessuno è contento della scorsa stagione. Io mi prendo le mie responsabilità, io cercherò di dimostrare di più perché voglio essere un leader di questa squadra. Invece che gridare agli arbitri, me la devo prendere con me o dare una voce ai miei compagni se le cose non vanno bene.

Menez come Cassano, carattere particolare. Stai cercando di scuoterlo? Sì, ho voglia di scuoterlo. E’ molto buono, sembra antipatico ma non lo fa apposta è solo timido ed è difficile prenderlo. Ha tante qualità, se prende coscienza di essere forte diventerà un gran calciatore.

Lui vuole andar via? Lui ha voglia di giocare, di avere una chance per andare al mondiale. Ha visto che l’anno scorso ha avuto un po’ di problemi, ora vuole sentire fiducia e si vuole sentire importante. Io non gli consiglio niente, lui deve fare ciò che si sente.

Qual è l’attaccante più temibile e più utile per questa Roma? Io direi Ibrahimovic. Ce ne sono tanti, ma questo riguarda l’allenatore. A me impressionano in tanti, Trezeguet, Borriello. Comunque ci serve una punta alta lì davanti, così possiamo giocare su di lui.

Il rapporto con Domenech? L’addio di Nedved? Domenech non l’ho sentito, il rapporto è migliorato da quando abbiamo parlato. Nedved?Mi dispiace per lui, rimarrà un grande campione per quello che ha fatto. E poi basta.

Tu senti di avere le capacità per poter esser leader? Io non ho la presunzione di essere come Totti o De Rossi. Però mi sento leader e penso di avere le capacità per farlo.

Questione portiere: Doni è da conferma? Doni ha dimostrato di essere da Roma, se prende i gol è anche colpa nostra. Per me è un gran portiere come lo sono anche Artur e Julio Sergio. Certo se hai Buffon hai qualcosa in più, ma sono tranquillo anche con Doni o Artur.