giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


Le figurine Panini. Le aspettavamo con grande trepidazione alla fine di novembre dopo il “mercato autunnale” poi si correva in edicola e si compravano Album e pacchetti a 10 lire.I miei primi album erano con i giocatori a figura intera e si incollavano le figurine con il Vinavil, tanto che alla fine l’Album era diventato un volume molto spesso.

Le figurine Panini , un’icona della nostra infanzia pallonara, appuntamento irrinunciabile e fonte inesauribile di partite a “rivoltino” e “battimuro”.

Mi ricordo che una volta, gennaio 1971, mia madre e mio padre andarono a Firenze in macchina a vedere Fiorentina-Roma, finita 2-2, e mi portarono diversi pacchetti di figurine. Quell’anno erano ancora a figura intera e io trovai un giocatore della Roma che qui nella Capitale era considerata una “difficile”. Questo calciatore si chiamava Angelino Rosa ed era la prima nella griglia degli “Altri Titolari”. Non mi ricordo che abbia mai giocato, ma la sua figurina era “difficile” e fui molto soddisfatto di averla trovata.

Dice: “c’hanno preso a pizze a Siena e questo ce parla delle figurine del 71”. Un motivo c’è. Oggi mio figlio Marco , che ha iniziato l’album, si è visto regalare 30 pacchetti di “Calciatori”. Eravamo a tavola con i nonni e gli ho chiesto di farmi scartare un pacchetto. Strappo la bustina e trovo come prima figurina quella di Delio Rossi.

In quel preciso istante ho capito come sarebbe andata a finire la domenica calcistica…..

Marco ha continuato a scartarsi tutti i pacchetti e ogni tanto mi faceva vedere le Figurine dei giocatori della Roma che aveva trovato.

Penso che fossero le stesse che oggi hanno dato pessima mostra di sè su un campaccio come quello di Siena contro una squadra che sembrava in 33.

Ecco oggi le Figurine della Roma hanno rimediato una Figuraccia che molto dovrebbe far riflettere. Attenzione però che a riflettere dovrebbero essere i Nostri Giocatori e lo Staff Tecnico tutto.

In questi anni dell’Era Spallettiana quasi mai abbiamo perso, abbiamo rimediato bastonate.

 Non siamo capaci di sconfitte decorose, solo di tracolli.

Purtroppo , e mi consta dirlo, la scorsa estate ho preso un grande abbaglio. La notte del 19 agosto al “Meazza” mi aveva illuso.

Per carità 2 sconfitte in 21 partite sono un ruolino per il quale vergherei col sangue tutti gli anni, ma purtroppo anche quest’anno non bastano.

Qui però voglio aprire una parentesi . Prima fu la Juventus , poi il Milan ed ora l’Inter. Le due costanti sono sempre le stesse : nel dubbio a favore loro e noi arriviamo sempre secondi. Da questo punto di vista vorrei che TUTTI I TIFOSI DELLA ROMA invece di dire sempre “….si vabbene il rigore ma la Roma ha sbagliato questo e quello….”   ribaltassero il modo di pensare : ” premesso che la Roma una partita la può perdere o pareggiare , NON E’ POSSIBILE CHE AGLI  ALTRI VENGA SEMPRE DATO IL JOLLY, perchè così diventa impossibile e non ce la giochiamo mai alla pari…”. Se per una volta ribaltassimo i termini del ragionamento forse vedremmo meglio tanti piccoli episodi che fanno le grandi differenze….

Ma non è oggi che , pur in presenza dell’ennesimo rigore vergognoso all’Inter, che dobbiamo appellarci a  questo.

Fatico a riconoscere la Mia Roma.

Difesa molla, esterni in disarmo fisico, centrocampo leggero e lezioso,attaccanti fatiscenti,panchina immutabile.

Il nostro gioco ormai miseramente scoperto.

E’ diventato più difficile incontrare Siena e Livorno che Real e Arsenal. Il motivo non lo so.

So però che soffro come un cane per certe disfatte.

Parto da alcune considerazioni che in parte ho rivisto dopo che all’inizio non le avevo ben valutate.

La nostra difesa è troppo esposta alla velocità e agli uno contro uno a causa di un centrocampo che porta palla ma non la ruba e non filtra. Taddei è logorato e non abbiamo altri incontristi se non Brighi.

Sono un fautore da sempre del 4-4-2 che copre meglio il campo. Noi abbondiamo di esterni, che non giocano quasi mai, ma difettiamo nel fisico sia in mezzo al campo che in avanti. Altra nota dolente. La punta di peso che ci serve ma non c’è. Ormai tutti ci si attestano in 9 al limite dell’area e aspettano per colpire in contropiede. Risolviamo le partite con giocate e non più col gioco.

Ho grande stima e rispetto per Spalletti ma la sua immutabilità “zemaniana” mi preoccupa.

Non sfasciamo tutto adesso, non lo vogliamo e non lo meritiamo.

Ma un profondo esame di coscienza s’impone. Su tutto, Uomini e Schemi, Tattica e Organizzazione di Gioco.

La stagione è ancora da giocare.

Rivogliamo la Nostra Roma Umile e che “Raspa”. Basta Film,Fiction,Teatri e Trasmissioni televisive, basta proclami.

Silenzio, Visibilità solo in campo , Lavoro,Sudore e “Raspare,Raspare,Raspare”.

Le Figurine ci piacciono , le Figuracce no.