lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


da Sky Sport 24 – forzaroma.info

Luciano Spalletti«Sono convinto che qualsiasi altro professionista o collega avesse vissuto la Roma in questo momento probabilmente avrebbe fatto come me, perchè poi si sentirebbe avvolto da un qualcosa di particolare, che si vive solo in questa città. Ho ritenuto giusto fare così (dimettersi n.d.r.), per cui non mi importa di stare a sottolinearlo».

Luciano Spalletti spiega i motivi del suo addio alla Roma in un’intervista esclusiva a Sky Sport 24 in cui confessa anche qual è il maggior rammarico della sua esperienza in giallorosso: lo scudetto sfumato nel maggio del 2008 e andato all’Inter, vincente a Parma con due gol di Ibra, nell’ultima mezz’ora del campionato. «Quello scudetto sfumato è il rammarico più grosso – dice Spalletti -. Ci siamo arrivati veramente vicini e ci sarebbero anche delle cose da andare ad analizzare bene in profondità. Ma il risultato del campo va sempre accettato».

Fra i ricordi che porterà con sè dalla Capitale c’è un’immagine: «mi porterò sempre dietro – dice l’orami ex tecnico della Roma – il ricordo dell’inno cantato in coro da tutti che rimane il simbolo dell’amore del popolo romanista per la propria squadra». Poi quello di «molte notti bellissime, vittorie belle sia in campionato che in Champions. Probabilmente su tutte quella di Lione, poi a Madrid e col Chelsea in casa. Serate illuminate dai riflettori dello stadio in cui la squadra ha giocato un bellissimo calcio».

Una battuta sul suo successore: «a Ranieri, essendo di Roma e romanista, stanno a cuore le sorte della squadra, sarà informato e avrà visto che queste due partite la Roma non le ha giocate male, anzi secondo me le ha giocate bene. Con il Genoa e la Juve sono stati degli episodi a fare la differenza»

Riguardo alla sua scelta di dare le dimissioni: «Sicuramente questi ultimi due risultati hanno fatto un po’ la differenza sulle mie dimissioni. Ho tentato di mettere le cose a posto con la società fin dall’inizio di questa stagione, ho parlato con la dottoressa Sensi. Per fare qualche cosa di più bisognava che mi assumessi delle responsabilità e le responsabilità che ho sono tutte racchiuse nel gesto che ho fatto. Le dimissioni sono state una mia iniziativa. Il rapporto avuto in questi ‘4 anni e un pezzetto’ con la squadra e la città – ha aggiunto Spalletti – è stato bellissimo e intenso. Basta guardare i numeri. Abbiamo ottenuto risultati importanti sia a livello collettivo che individuale, nel calcio europeo e mondiale».

Riguardo al suo rapporto con Francesco Totti: «Totti ha fatto grandissimi numeri sotto l’aspetto dei gol, sotto l’aspetto delle giocate importanti. Se poi non c’è grande coesione, se non c’è poi grande intesa con lo staff, oltre che con me e i dirigenti, se non c’è questo rapporto oltre che professionale anche umano, riuscire a fare questi numeri che poi ci porteremo dietro, perchè rimarranno nella storia della Roma, penso sia difficile, per cui tutto il resto sono discorsi tanto per perdere tempo».

Adesso cosa farà? «Avrò tempo per famiglia e figli. Andrò in giro per il mondo a documentarmi, ci sono tecnici bravi, emergenti, voglio vedere come lavorano, studiare le metodologie nuove. Mi fa piacere di aver ricevuto un messaggio di solidarietà di Ferguson che mi ha dato la sua disponibilità per vederlo lavorare la prossima settimana. E poi seguirò le sorti della Roma, che rimane una grande Roma e che avrà il supporto di un grande tecnico come Ranieri».