mercoledì, Ottobre 02, 2024 Anno XXI


da Il Messaggero

Giorgio RossiGiorgio Rossi massaggia i muscoli dei calciatori della Roma dal 1957. Ha visto ragazzini diventare campioni. “Ho visto anche tanti giovani diventare allenatori. Ancelotti, Noriero, Giannini”. E Ranieri.

Che ricorda di lui? “Nei primi anni Settanta, era un ragazzino della Primavera, allenata da Masetti”

Era un bravo calciatore? “In Primavera faceva il centravanti. I risultati non erano eccezionali. Una volta al Viareggio si mangiò quattro-cinque gol contro una squadra straniera. Alla fine gli ho detto: caro Claudio, Masetti ha il diabete e se fai così glielo fai salire a duemila…”

E poi? “Hanno pensato bene di metterlo in difesa. Gli fecero fare il terzino, fu la sua fortuna”

Che ragazzo era all’epoca? “Taciturno. Uno che sapeva stare al suo posto. Ma aveva carattere. Con lui avevo un bel rapporto”

Non lo vedeva da tanto tempo “Non lavoro con lui da una vita. Lo incontravo da avversario. Lo scorso anno gli ho regalato un libro sulla Roma. C’era una foto: io, Claudio, il presidente Anzalone”

E lui? “Era felicissimo. Ha sempre vissuto la sua romanità con orgoglio. Non vedeva l’ora di tornare a casa”

Quando l’hai visto che vi siete detti? “Alla squadra ha detto: “Giorgio è stato anche il mio massaggiatore”. E io: “Sì ora un po’ invecchiato”. ‘Giorgio, guarda me: sono più grigio anche io’, mi ha risposto lui. Ci siamo abbracciati e ora si ricomincia”

Senza Spalletti “Luciano è passato a salutare tutti. Mi sono veramente commosso. Mi mancherà. Ho conosciuto un grande tecnico e un uomo molto generoso”.