sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


da iltempo.ilsole24ore.com

Ieri Rosella Sensi ha presentato in Regione il progetto del nuovo impianto che dovrebbe sorgere alla Massimina. L’annuncio il 22 settembre a Trigoria. Parte lo studio di fattibilità

Ore 13, uffici della Regione Lazio sulla Cristoforo Colombo: avviene il passaggio epocale che apre nuovi scenari anche sul futuro del club e sulla posizione della stessa famiglia Sensi rispetto alle banche.

Rosella SensiE probabilmente proprio per gestire al meglio questo delicatissimo passaggio, l’attuale numero uno della Roma si prepara a dare personalmente l’annuncio dello stadio in una conferenza stampa organizzata a Trigoria il prossimo 22 settembre alla presenza di Marrazzo e del sindaco Alemanno: che già in passato si era esposto a favore dello stadio giallorosso. La zona individuata dovrebbe essere quella della Massimina, su terreni che non sono di proprietà della famiglia Sensi. Una scelta dettata dall’accordo con la giunta Veltroni (rallentato dal successivo blocco al piano regolatore) che aveva destinato l’aera di Torrevecchia – quella sì di proprietà dei Sensi – alla costruzione della cittadella dello sport e non allo stadio. Ora che hanno i documenti in mano, i tecnici della Regione inizieranno a lavorare sul piano di fattibilità. Dovranno stabilire se il progetto presentato dalla Roma sarà congruente con il piano paesaggistico e con lo sviluppo urbanistico previsto dal piano regolatore. Lo stadio dovrebbe essere un impianto sul modello di quelli inglesi che prevedono all’interno una serie di strutture commerciali e di aree che verranno sfruttate anche lontano da eventi sportivi. Ovvio che per la realizzazione la famiglia Sensi si appoggerà a costruttori: probabilmente romani. Intanto da diversi mesi è stato raggiunto un accordo con la società inglese Img World, che si occuperà del «business plan» sui palchi d’onore e i pacchetti di posti per gli sponsor: operazione con la quale verrà finanziata una parte della costruzione dell’impianto. Tra le altre cose di ieri, un incontro definito «casuale» tra il capitano giallorosso Francesco Totti e il sindaco Alemanno. Temi? Di tutto, probabilmente anche l’arrivo del nuovo stadio.


da repubblica.it

Ecco il nuovo stadio della Roma, sorgerà a Boccea

Un salto alla Regione scortata da un “tecnico” che stavolta non era Ranieri, e figurarsi Spalletti. Piuttosto un geometra. O forse un ingegnere, chissà. Perché ieri Rosella Sensi nel palazzo di via Cristoforo Colombo, lontana da occhi indiscreti, c´è andata per illustrare il progetto del nuovo stadio della Roma.

Ancora nulla di ufficiale, certo, ma planimetria alla mano donna Rosella ha fatto un passaggio riservato per sondare limiti e fattibilità – dal punto di vista urbanistico e ambientale – di quello che dovrebbe diventare il novello tempio dei giallorossi.

Stadio avveniristicoUno stadio da 60mila posti a sedere in zona Boccea, quasi sicuramente, e in pieno stile “yankees”. Ristoranti e bar al piano terra, a seguire spazi per un megastore dove trovare maglie, tazze e bavaglini per i bebè firmati “Lupacchiotto”.

Ma non solo, perché lì ad ovest della capitale non si sentirà soltanto il tifo e il rimbombare dei fedelissimi che sugli spalti diventano “Core de ‘sta città”. Una parte del progetto sarà destinata ad una operazione immobiliare che probabilmente aiuterà la famiglia Sensi a tirarsi fuori dall´impasse finanziaria e dalla particolarmente pesante esposizione bancaria. Riuscire infatti ad ottimizzare, a suon di cubature edilizie, un investimento che rimane ulteriormente consistente sarà forse la chiave di volta per offrire agli istituti di credito quelle garanzie reali per rendere più solvibile la società giallorossa. Ed evitare, probabilmente, l´intervento di altri azionisti che finirebbero per spodestare dalla guida della squadra la stesa famiglia Sensi.
Perché in effetti si dovrebbe trattare di un importante intervento urbanistico, si stima che verrebbero realizzati attorno al nuovo stadio migliaia di appartamenti per un totale che potrebbe aggirarsi tra i 200 e i 300 mila metri cubi.

La prossima settimana ci sarà la presentazione alla stampa del progetto. Un nuovo impianto sportivo che metterebbe l´Olimpico definitivamente in naftalina, almeno calcisticamente parlando. Anche perché Rosella Sensi il vecchio Olimpico non l´ha mai amato molto: «troppo scomodo» e «troppo oneroso per le tasche della società».

Poi il progetto dovrà passare al vaglio di Comune e Regione. E se i requisiti necessari ci saranno tutti – l´incontro di ieri in Regione è servito anche per avere un´idea sulla situazione di eventuali vincoli – si passerà alla fase dell´approvazione. Sei mesi in tutto. Poi tre anni, tre anni e mezzo dalla posa della prima pietra. E a quel punto il popolo giallorosso avrà un nuovo indirizzo dove tifare. E la famiglia Sensi, forse, i soldi per pagare altri cinque anni di contratto a Francesco Totti.

Alessandra Paolini