venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


da forzaroma.info

Giancarlo AbeteIl presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, torna a difendere la tessera del tifoso, “una disposizione governativa che e’ uno strumento di fidelizzazione, di servizi e di sicurezza”, pur ricordando che la federazione era dell’idea che la tessera non dovesse essere obbligatoria.

Intervistato telefonicamente da Sky Sport24, il numero uno del calcio italiano tiene a precisare che ”quando parliamo di tifosi, non dobbiamo parlare soltanto di alcune centinaia di tifosi che partecipano a queste riunioni, ma delle centinaia di migliaia di tifosi che sono presenti nei nostri stadi”.

A suo giudizio, in particolare, bisogna far capire due passaggi fondamentali: “il primo, che nel momento in cui ci sara’ la tessera del tifoso, a partire da gennaio 2010, consentira’, per quel che riguarda la presenza nei settori ospiti, di non essere soggetti alle prescrizioni che, invece, negli ultimi anni sono state numerose, che hanno tante volte impedito alle tifoserie di seguire la propria squadra in trasferta. Il secondo punto e’ che, comunque, c’e’ sempre la possibilita’ di seguire la propria squadra, non nel settore ospiti, quando la gara non e’ soggetta a prescrizioni”.

“Quindi, non e’ vero che non avendo la tessera non si puo’ seguire la propria squadra. Adesso, si sta creando una troppo forte idealizzazione della tessera del tifoso, questo e’ un errore, perche’ sembra che sia o pro, o contro. Come Federazione, abbiamo sempre detto che speravamo che la tessera non risultasse obbligatoria. Molte societa’ l’avevano gia’ fatta. Abbiamo ritenuto l’iniziativa del governo coerente con le posizioni gia’ assunte negli ultimi anni, Nel momento in cui la tessera c’e’, perche’ c’e’ una disposizione governativa, occorre valorizzarne la valenza di opportunita’, capire che e’ uno strumento di fidelizzazione, di servizi e di sicurezza, perche’ anche la sicurezza e’ importante, scaricarla di tutte le tensioni collegate alla dimensione della schedatura che, onestamente, mi sembrano al di fuori di quella che e’ una logica di lettura della tessera del tifoso”.