venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale di Claudio Ranieri, allenatore della Roma, alla vigilia della partita tra Siena-Roma.

Claudio RanieriSono stati giorni particolare, contestazioni e un po’ di amarezza. “Le contestazioni dispiacciono sempre, si vorrebbe sempre il massimo per la squadra. Ora sta a noi tramutare le contestazione in amore. Si vorrebbe sempre il massimo, ci si abitua al bello e poi è difficile cambiare. Ma noi lo useremo come pungolo per compattarci. Facciamo due allenamenti al giorno per conoscerci e per loro non sarà difficile, i ragazzi si sono applicati molto”.
Che Roma va a Siena? “Si saprà dopo la gara, io li vedo allenarsi bene, ma credo si allenassero bene anche con Spalletti che ha fatto un gran lavoro. Loro vogliono reagire e voltare pagina. Questo mi aspetto”.
Novità tattiche? “Io non credo nel 4-4-2. Penso che servano i buoni giocatori, i sistemi vengono dopo. Penserò stasera molto e farò l’analisi di queste due settimane di lavoro. Valuterò prima gli uomini e poi i moduli”.
Sul contratto di Totti… “Credo che tutti vorrebbero stare al posto di Totti, se si fa un contratto tutte e due le parti sono contente e poi Totti se lo è meritato”.
Rombo a centro campo? “No, proprio perchè ancora non ho valutato, voglio parlare con tutti prima di decidere. E poi comunque non lo direi qui, perchè potrei favorire gli avversari”.
Sul portiere ha deciso? “Sì, ho deciso, giocherà Bertagnoli. Lobont ancora non è pronto, anche se fa passi da gigante”.
Juan ci sarà? Come lo vede Burdisso lei? “Con i ragazzi al ritorno dalle nazionali ho parlato. Stasera lo dovrò rifare, voglio sapere come stanno e quanti minuti hanno nelle gambe. Burdisso mi sembra abbia giocato un po’ da tutte le parti, è eclettico e mi piace in modo particolare”.
Perrotta può giocare esterno? “Perrotta gioca al centro, ha fatto molto bene perchè trova gli spazi ed ha tempismo. Valuterò, voglio vedere una squadra corta, compatta e determinata, che vuole cambiare pagina. Non si parlerà di sistemi o cose così”.
I suoi allenamenti sono diversi, come rispondono i giocatori? “Come dissi appena arrivato, volevo Bertelli con me perchè fossero pronti anche a livello fisico. Comunque c’è stata un’osmosi naturale, bisogna fare tutto di tutto”.
Ha notato differenze rispetto a quando è subentrato altre volte? “E’ successo a Parma, a Valencia, al Chelsea. Si cambia perché c’è qualcosa che non va. C’è voglia di reagire, e questa è alla base dei successi. Domani dovremo fare una grande partita, al di là del risultato”.
Capanna – Come ha trovato la squadra? “Posso dire che la stima reciproca nei confronti di Bertelli è grande tanto quanto la fiducia nei suoi programmi. I giocatori che sono sembrati un po’ indietro non hanno problemi fisici, ma più complessi. La speranza è che, superato il problema complesso, venga fuori un buon rendimento fisico”.
Capanna – E’ un problema psicologico? “Sì, ma è difficile catalogare. Qualche problema c’era, ma non è risaltato tanto. Io ho potuto appoggiarmi sul lavoro di Paolo in modo ottimale senza aspettivi negativi”
Capanna – Si lavora meno in palestra? “Probabilmente nell’ultimo anno la squadra ha lavorato di più in palestra. Mentre negli anni precedenti c’è stato più equilbibrio tra chiuso e aperto. Vedremo le esigenze di ciascuno”.
Ranieri – Come utilizzarà De Rossi? “Daniele ha fatto vedere grandi cose sotto l’aspetto difensivo. Si sa inserire – non come Perrotta – al limite dell’area, e fa paura. I tiri cercherò di farglieli fare, sempre con equilibrio.
Le condizioni del campo. “Avere campi all’altezza della situazione ti fa ottenere a fine anno tre quattro punti in più. Per ora ho utilizzato solo un campo e non sta molto bene, credo abbia avuto problemi, come la zona di Trigoria che è particolare. In tutta Italia ci sono problemi, succede anche a Firenze. Dobbiamo utilizzare un nuovo campo dove sono stati fatti lavori, ma non vorrei metterlo sotto pressione subito. Vorrei alternarli.
Si potranno aprire gli allenamenti ai tifosi? “Bisogna valutare tutto, se c’è l’agibilità, ad esempio. Vedremo, non sono contrario. Fatemi prima entrare e capire”.
Cosa teme del Siena? “E’ una squadra organizzata, che conosco bene. Ho seguito Giampaolo, un allenatore che mi piace molto. Sta attento alla fase difensiva”.
Che risposte ha avuto dalla squadra? “Vediamo domani, in 4/5 allenamenti non si cambia un’idea che devono mettere in pratica i ragazzi. La difesa funzionerà non solo con gli uomini che stanno dietro, ma con tutta la squadra”.
Quale aspetto richiede? “Equilibrio tra i reparti e aggressività”.
L’approccio con la gente. “Quattordici mesi fa c’era una Roma, negli ultimi quattordici ce ne è stata un’altra. Solo noi possiamo rispondere. Abbiamo negli occhi una Roma che ora non c’è più. Dobbiamo parlare poco e lavorare tanto per riproporre quella Roma lì”.
Come stanno i sudamericani? “Devo parlare con loro. Devo valuare che giocheremo ogni tre giorni e avrò bisogno di tutti. Starà a me avere un impianto base e mettere questo o quell’altro elemento”.
Come trasformare questa Roma? “Con le idee, cercando di farmi capire in poco tempo. Non abbiamo a disposizione il precampionato. Devo lavorare sulla risposta dei ragazzi, devo fare punti mettendo in campo la formazione migliore. I ragazzi dovranno capire le mie idee e metterle in pratica”.
Damiano – Il progetto Menez a che punto è? “E’ la stessa strada fatta per Gourcuff. E’ venuto troppo presto nel campionato italiano. Ha bisogno di maturazione. Per Menez ci vuole pazienza”.
Ranieri – A quale squadra che ha alleanto somiglia la Roma? “Ogni squadra ha un suo retroterra. La cosa più importante è fare punti”.
Le hanno fatto piacere gli auguri di Cobolli Gigli? “Certamente, sono stato bene a Torino. Gli auguri li ho accettati di buon grado”.
Ci si emoziona ancora per l’esordio? “Mi emoziono molto, faccio questo mestiere per le emozioni sia positive che negative. L’amerazza fa parte della vita di ognuno di noi. Qui è casa mia, devo viverla. Magari qualcuno tra qualche tempo dirà: “Ma chi te ci ha mannato…”.