sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


Sono un tifoso della Curva Sud. Uno di quelli che i giornali e molti altri chiamano ULTRAS, con tutte le implicazioni negative che per loro ha questa parola, dato che è ormai diventata quasi una categoria giuridica…
Voglio condividere quello che è il mio pensiero riguardo quanto è accaduto ieri sera allo Stadio Olimpico. Purtroppo non mi riferisco alla partita ma a tutto ciò che gli è “girato intorno”, per così dire.
Come tutti sanno ieri la Curva Sud aveva indetto una manifestazione di protesta contro la ormai veramente prossima introduzione della Tessera del Tifoso. La protesta consisteva nel rimanere per i primi 45 minuti di gioco al di fuori del nostro settore; una protesta dunque altamente simbolica ma allo stesso tempo di grande effetto, almeno a mio avviso, ed oltretutto in una giornata concordata con molte altre tifoserie d’Italia nell’incontro dello scorso 5 settembre rigurdante proprio la Tessera del Tifoso. Infatti, nonostante i media abbiano sorvolato TOTALMENTE sulla giornata di protesta che ha convolto tifoserie da Nord a Sud, da Serie A a Lega Pro, quello che è avvenuto ieri dovrebbe far riflettere molti.
Ma non voglio parlare di Tessera del Tifoso. L’argomento meriterebbe veramente tanto spazio.
Voglio parlare di ciò che è accaduto ieri.
Come tutti avranno notato la protesta non è durata 45 minuti ma poco più di 30, se non vado errato. Questo ha fatto dire a molti (troppi): “Eccola qua la coerenza dei contestatori.” oppure “Gli bastano un paio de gol e rientrano tutti” o ancora “Non sanno manco fa na protesta” e via dicendo.
Bene prima di tutto invito tutti a criticare COSTRUTTIVAMENTE, se ovviamente si condividono i motivi della protesta ed in secondo luogo a RISPETTARE chi allo stadio FA LA DIFFERENZA, nel senso che se la Curva Sud c’è è un conto per tutti, se la Curva Sud non c’è è tutta un’altra storia per tutti. Ed ovviamente è l’unico settore dello stadio che “vanta” questa qualità. Detta in altre parole chi va allo stadio gode di un ulteriore spettacolo (per cui non ha pagato) che viene “offerto”, a volte meglio altre un po’ meno, dalla Curva Sud (che paga per fare questo). Ed ho la presunzione di credere che nelle sue migliori giornate la Curva Sud faccia la differenza anche sul campo.
Passando alla spiegazione pratica di quello che è accaduto chi è veramente tifoso della Roma non può non capire. La manifestazione comportava per tutti un (piccolo?) sacrificio. 45 minuti fuori dallo stadio e fuori dal settore che ne rappresenta l’anima non è facile. In più in un momento come questo della nostra Roma. Quindi è successo semplicemente che al secondo gol del Capitano qualcuno non ha “retto” più ed è entrato. Ed ovviamente a quel punto era inutile stare qualcuno fuori, altri dentro. E questo è lo stesso motivo per cui non è stato permesso a chi voleva di entrare. Sebbene la cosa a me personalmente non piace mai, una protesta del genere VUOLE una curva vuota. Sennò perde il senso, l’effetto e la simbolicità. Non si tratta di un voler negare diritti a nessuno. La Curva Sud si è sempre distinta per libertà e spontaneità.
Aprendo il capitolo “bomboni”. Non so bene il perchè di tutto questo “fastidio”. Ne esplodono tanti ad ogni partita. Magari non di seguito come ieri. Ma a mio avviso cambia veramente poco. Anche lì la spiegazione è semplice: una protesta VUOLE attenzione, ed i “bomboni” (che poi erano semplicemente petardi e non “bombe carta” come riportato dai quotidiani) attirano l’attenzione sia dei presenti allo stadio che, in linea generale, dei media, colpevoli di voler tacere su tutto ciò che riguarda la protesta del “mondo” Ultras. In più hanno un effetto “coreografico” che a me personalmente piace e causano multe alla società, questioni di opinione insomma. Mi ha dato molto fastidio entrare fra i fischi di alcuni settori dello stadio. MA CHE ***** VI FISCHIATE? Ma chi siete? Cosa fate per la Roma? Dove siete quando c’è da cantare in casa ed in trasferta?
Passiamo ora al capitolo Capitano. Che sia chiaro a tutti: LA CURVA SUD AMA IL CAPITANO. Il gesto di un singolo non può mai causare il giudizio su un gruppo. Non so chi l’ha fatto ed il perchè l’ha fatto. La mia personalissima opinione è che il gesto non è stato fatto per contestare il Capitano. Per come la vedo io si è trattato di una questione di coerenza. Mi spiego. Come tutti sanno la Curva Sud (e non solo) è in aperta contestazione della presidenza. Ma come non molti sanno si contesta anche la squadra. I cori “tifiamo solo la maglia” o “giocate quanno ve pare” si sentono da un po’. Per chi ha compiuto il gesto il ritirare indietro la maglia era un gesto coerente con questa “linea” di contestazione. Il problema è che chi ha preso quella di De Rossi non ha fatto lo stesso.
Detto ciò vi dico il mio parere: sono d’accordo sul contestare anche i giocatori, perchè è ora che si diano una seria svegliata e che buttino il sangue sul campo come hanno fatto ieri; non basta una bella vittoria ogni tanto per essere acclamati. Almeno non qua a Roma. Non è così e non sarà mai così. Ma sono TOTALMENTE CONTRARIO a contestare De Rossi e SOPRATTUTTO IL CAPITANO, gente che per quella maglia HA DATO, DA E DARA’ quasi sempre TUTTO!
A conferma di questo i più attenti avranno notato come durante la partita il coro “Un capitano c’è solo un capitano” è partito proprio dalla Sud. E sempre i più attenti avranno notato come all’inizio tutti i giocatori stessere venendo sotto la Curva. Ma poi qualche fischio e qualche gesto hanno convinto i giocatori a non venire, a parte ovviamente Totti e De Rossi, che infatti sono stati accolti da APPLAUSI. Il gesto VERGOGNOSO è frutto a mio avviso di quello che ho già detto. E questo non giustifica comunque. Ma non sono giustificati neanche tutte le generalizzazioni che si sono susseguite da subito e tutto questo “astio” verso la Curva Sud che, non mi stancherò mai di ripeterlo, è quella che fa SEMPRE LA DIFFERENZA ALLO STADIO, anzi, mi correggo, IN TUTTI GLI STADI IN CUI GIOCA LA ROMA. Ci vuole rispetto. Si possono avere visioni diverse su molte cose, ma ci vuole rispetto per chi la Roma la segue in capo al mondo e la sostiene SEMPRE, non solo su Facebook o sui siti o nei blog ecc ecc ecc.
In conclusione ci tengo a chiarire che non faccio parte di nessun gruppo e che parlo a titolo del tutto personale. La mia è una ricostruzione dal mio punto di vista, di una persona che comunque la Curva Sud la vive da un bel po’ di tempo e che certe dinamiche le capisce. Ma mi posso essere tranquillamente sbagliato perchè non ho il dono dell’onniscienza ovviamente. E soprattutto, in coerenza di quanto ho sin qui detto, non parlo a nome di nessuno e quantomeno della Curva Sud.
Vi saluto e vi mando a tutti un sincero DAJE ROMA DAJE.

Marco