venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


Un giorno è una pausa di riflessione lunga e nel mondo web quasi chilometrica.
Di solito commentiamo attraverso il redazionale o eventi legati alle partite oppure legati alle sorti della nostra Roma. Parlare della partita di domenica scorsa è affrontare invece almeno due argomenti contestualmente:
il primo è legato all’animo combattivo mostrato dalla squadra nel match, il secondo dello sconcertante episodio legato al rigetto della maglia del nostro capitano da parte di un soggetto in curva sud.
La Roma è scesa in campo con una tifoseria che non si aspettava granchè dopo le deludentissime prove di tutto l’inizio stagione. Invece come sempre accade la squadra ha tirato fuori una prestazione maiuscola con spunti degni di nota: provate a rivedere la partita e contare gli interventi in scivolata dei nostri giocatori ad esempio; non abbiamo la certezza matematica ma siamo sicuri che negli ultimi 4-5 anni non c’è stata una partita che abbia avuto un approccio così gladiatorio da parte dei giocatori; ci è piaciuto l’atteggiamento e ci è piaciuto come hanno giocato.
Ora ci aspettiamo che questo tipo di approccio diventi la normalità, per giocarsela contro tutti come è nelle nostre possibilità, e come dice il testaccino Ranieri, forse pur perdendo qualche volta, però essendo presenti. L’alternativa, la Roma di inizio stagione, di Basilea, ci lasciava basiti e senza parole (e pure incaxxati anzichenò).
Noi vogliamo la Roma che combatte, da sempre perché è nello spirito della nostra gente il cimento sportivo, e se esistesse un sodaggio realistico che ponesse la scelta tra avere una squadra che gioca bene oppure una che combatte col coltello tra i denti, siamo certi che questa seconda opzione troverebbe larghissima maggioranza.
Per cui benvenuta Roma di Testaccio, forse i nostri giocatori non lo sapevano, ma il campionato è iniziato già quattro giornate fa e l’europa league ha finito il primo turno, per la gioia di quelli che ci hanno affrontato finora. Che la partita contro i viola sia solo l’inizio per non ricadere sempre negli stessi errori.
E passiamo al secondo, di argomento, più amaro.
Noi pensiamo che tirare indietro la maglia al più grande giocatore che la Roma ha mai avuto e mai avrà nella sua storia, al più leale, quello che per Roma ha sopportato negli anni di tutto da parte di stampa, opinione pubblica e addetti ai lavori, infami e ossessionati dal fatto che il più grande giocatore italiano potesse essere uno che alla juve al milan e all’inter gli faceva la pipì addosso anzichè diventarne ascaro come loro e 3/4 degli abitanti della penisola; senza mai abbandonare, collezionando anzi record su record, sia stato il più brutto autogol che mai sia stato mai commesso.

Noi in curva sud ci siamo nati e ci siamo vissuti, quando tutti ce la invidiavano, quando era la più bella curva del mondo, quando venivano dall’estero a vedere il nostro tifo, quando Agostino criticato dalla stampa fu difeso a spada tratta (Agostino ti vogliamo bene campeggiò gigante) proprio dalla curva sud.

Da anni non ci siamo più e a volte non ne comprendiamo le dinamiche, e per questo spesso non ci pronunciamo, ma che la curva sud fosse la punta della lancia della tifoseria romana, il custode storico dello spirito di Testaccio, l’espressione più genuina della passione dei tifosi romanisti non era mai stato messo in dubbio.
Una persona, probabilmente qualche pischelletto di questi della “niu generescion” domenica scorsa, ha mancato di rispetto al più grande giocatore e insieme a tutta la tifoseria romana e romanista. Un capitano come il nostro ce lo invidia tutto il mondo, la curva nord arranca dai tempi de pippa nera nel cercare un esempio seppur sbiadito di capitano simbolo di lazialità (chi di canio bandiera della cisco con la sciarpa del napoli al collo e la maglia del charlton ??, ma per piacere…)
Noi ce l’abbiamo, solo noi ora che Maldini ha lasciato. Quello di avere giocatori nati nella città e legati alla squadra e alla loro gente a doppio filo, è una prerogativa e una peculiarità de noantri: noi ciavemo l’allenatori romani e romanisti, noi ciavemo i giocatori romani romanisti, noi ciavemo i capitani romani e romanisti (dai tempi de attilio ferraris passando per agostino, peppe, francesco e sarà daniele) e noi ciavemo la curva sud, che ce rappresenta e ce onora, ma quello che è successo domenica sera non rappresenta e non onora nessuno di noi, ma fa la gioia dei fori raccordo, a cominciare dai dirimpettai.

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO, CHE SCHEDA E RENDE CLIENTE IL TIFOSO, SI ALLA CURVA SUD SIMBOLO DI ROMANITA’….E …

…FORZA CAPITANO NOSTRO ORGOGLIO IERI OGGI E DOMANI, QUALUNQUE SIA IL TUO PROSSIMO CONTRATTO SARA’ SEMPRE POCO RISPETTO A QUANTO CI HAI DATO E CI DARAI

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