Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke lunedì, 28 Settembre alle ore 02:15
da Corriere dello Sport Fuori o dentro il campo, comunque qualcosa a Catania succede. Stavolta sembrava che tutto stesse procedendo come mai in passato, al punto che avevamo notato anche con un certo piacere che a bordo campo, in questa occasione, non c’era la ressa che al contrario si era vista nelle due precedenti stagioni. E invece quando mancava una manciata di minuti al termine della partita, con la Roma che cercava di pareggiare e il Catania che le provava tutte per evitarlo, la miccia si è accesa in campo. Burdisso che fa un’entrata onesta su Delvecchio, il giocatore del Catania che rimane a terra come colto da un colpo, l’argentino che lo accusa di fare scena, i compagni di Delvecchio che lo prendono di petto, i compagni di Burdisso che prendono di petto quelli che stanno prendendo di petto Burdisso, il tutto sotto gli occhi di una quaterna arbitrale che, dopo una direzione tutto sommato buona e semplice, non riescono a tenere a freno il nervosismo, con l’arbitro Saccani, che pure è considerato uno dei migliori dei Collina boys, che certo non fa una bella figura. Il tutto in uno stadio che cominciava a innervosirsi anzichenò, De Rossi di nuovo al centro di fischi e pernacchie (niente cori stavolta), Totti in campo che si faceva un paio di duetti con Biagianti e Llama, in un clima di crescente elettricità che lasciava spazio a quello che è poi successo. Quando, cioè, il guardalinee Petrella ha assegnato un calcio d’angolo alla Roma che francamente ha visto soltanto lui. E siccome il calcio in certe circostanze è una scienza, da quel calcio d’angolo è venuto fuori il gol del pareggio giallorosso che ha fatto imbestialire tutta Catania, in campo e fuori. Senza che Saccani, nonostante il cartellino rosso a Delvecchio e i due gialli a Mascara e Andujar, riuscisse a riportare un clima di sufficiente serenità. E a quel punto gli scontri in campo sono stati ripetuti e violenti, protagonisti soprattutto i giocatori del Catania che se la sono presa in particolare con Alessio Cerci colpevole forse di essere un giovane, prima colpito da una ginocchiata di Capuano, poi falciato da Llama senza che Saccani fischiasse nulla, a conferma di come l’arbitro mantovano fosse ormai nel pallone più totale. C’è stato pure il rischio che la Roma in quei minuti finali vincesse addirittura la partita, rinvio di Andujar respinto da Totti con il pallone che non è terminato fuori di molto, se fosse successo non sappiamo quello che sarebbe potuto accadere in uno stadio che ormai era sull’orlo, anzi oltre, di una crisi di nervi. Per fortuna è arrivato, dopo due minuti supplementari di recupero concessi da Saccani, il fischio finale. Ma c’è voluto ancora un po’ di tempo prima che gli animi si calmassero, con i giocatori che se ne dicevano di tutti i colori, in particolare Motta e Morimoto che sono stati divisi per evitare guai peggiori. Nulla da segnalare, invece, negli spogliatoi dove pure negli anni passati ne erano successe di tutti i colori. |