giovedì, Ottobre 03, 2024 Anno XXI


..è il lasso di tempo che va da Juventus-Roma (mai giocata….dalla Roma) a Napoli-Roma del 9 marzo. 1 partita ogni 3 giorni affrontando Juventus, Fiorentina, Inter, 2 volte il Real Madrid, Parma, con una capatina sul suolo “amico” di Napoli.
Questa serie ininterrotta di partite, una ogni 3 giorni, ci consegnerà un verdetto quanto mai veritiero sul proseguo della nostra stagione.
Basterebbe una vittoria dopodomani per ridar fiato alle trombe dei ….tromboni della stampa, che riaprirebbero il campionato a suon di titoloni, senza analizzare minimamente la partita.
Per il calcio italico conta solo il risultato: hai vinto ? Sei er più; hai pareggiato ? Sei anonimo; Hai perso ? Nun vali ‘na cicca.
A poco conto la prestazione, la condizione, la sequenza di partite giocate, la grandezza delle rose a disposizione, conta solo il risultato.
Oddio non è che noi ci stracceremmo le vesti se venisse un risultato positivo senza una prestazione adeguata, ma noi siamo tifosi, e ci dovrebbe essere una differenza tra chi tifa (e vede solo i colori della sua squadra) e chi invece racconta i fatti, a prescindere dalla testata o il media per cui lavora.

La Roma è chiamata ad un compito difficile, non è facile caricare le batterie e concentrarsi su ogni singola partita per poi dimenticarla immediatamente e rituffarsi nella successiva.
Se poi le partite che gioca rappresentano tutta una serie di ultime spiagge il compito è ancora più arduo.
Con una gara mai disputata abbiamo iniziato nel peggiore dei modi la sequenza, poi con una bella e difficile abbiamo finalmente battuto i frombolieri iberici (a cui consigliamo per il loro bene di staccarsi dai loro amici che un po’ come Anna Falchi, dove toccano bruciano e mandano in rovina….) allo stadio Olimpico, e con una prestazione intensa abbiamo avuto ragione della Fiorentina.
Se entrambe le squadre ieri avessero avuto un bel centravanti a disposizione, tipo che so, Cruz e Suazo, o Crespo e Ibra (che invece, tranne Ibra che gioca sempre, giocano a gettone tutti nella stessa squadra), saremmo stati a commentare una partita con occasioni e gol, invece il tanto gioco espresso, da entrambe le parti, ha portato a rare conclusioni a rete. Nel complesso però la Roma ha gestito bene e meritato la vittoria.
Ci aspetta l’Inter mercoledì, e dobbiamo vincere per provare a dare una scossa al campionato; non c’è in una partita secca tutta la distanza (ampliata dai tanti rigori elargiti a senso unico) che adesso separa la Magica dall’Inter, ma in una competizione a lungo respiro è anche molto ma molto difficile per noi e per tutti competere con una squadra che ha una quindicina buone di riserve che sarebbero titolari in 176 squadre su 180 in Europa. Se la Roma avesse uno solo tra Cruz, Suazo o Ibra, a quest’ora quella di dopodomani sarebbe il primo verdetto in chiave tricolore della stagione, ma tant’è. Dobbiamo essere fieri di come viene gestita questa Roma, ancora leggiamo spesso messaggi dei tifosi del tipo …… “Rosella caccia i soldi”, “compra questo” “compra quest’altro”.
La Roma ha investito tutto il capitale a disposizione, per la prima volta dopo 3 anni ha potuto comprare qualche giocatore, cerchiamo di restare tranquilli e sostenerla.
Vedere l’Arsenal vendere il suo miglior giocatore (e non solo il suo, ma uno dei migliori al mondo) e lottare per la vittoria finale sia in campionato che in Champions con un pugno di 18enni e un portiere tipo Ballotta deve farci riflettere.
Abbiamo uno dei migliori vivai italiani, abbiamo giovani e giovanissimi in giro che si stanno facendo onore, forse la strada per la gloria non passa dai soldi dei contribuenti utilizzati per comprare giocatori affermati come ad un discount (mi dai 2 punte, 3 centrocampisti, 2 terzini, più il rumeno scontato e sotto(banco) pagato) ma sarebbe bello vedere una Roma ancora più romanizzata o in ogni caso frutto del lavoro sui giovani di quella attuale.
Gli investimenti sarebbero minori ed in ogni caso di sicuro rientro, e non esistono giocatori bravi solo a Roma, a fianco di Totti, Curci, Cerci, Okaka, Rosi, Galloppa, De Rossi, Aquilani, un Fabregas sarebbe stato un “bijoux” e Fabregas non l’ha comprato l’Inter a cento milioni di euro ma l’Arsenal per una somma abbordabile all’età di 16 anni.
Noi anche se ultimamente un po’ meno, giochiamo un bel calcio, alla stregua dell’Arsenal e di altre squadra giovani.
Con un po’ di coraggio e un po’ di pazienza da parte nostra potremmo forse un giorno poter dire come i tifosi del Celtic…….” Nel 1967 abbiamo vinto la Coppa dei Campioni, con 11 giocatori provenienti dal vivaio, unici e irripetibili !!”.
Daje Roma, faje e facce vedè come se gioca al futbal e a proposito de futbal e Arsenal un grande immenso augurio di pronta guarigione ad Eduardo !!
E’ un pugno allo stomaco vedere quell’entrata assassina di Taylor, gente così non deve stare nel mondo del calcio.