lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


Sembra che oramai sia entrata nell’italico costume l’ennesima festa americana.
In pratica i bambini si affacciano alle porte delle case (in america, provate a farlo al serpentone di corviale o alle torri di T.B.M. – al secolo torbellamonaca – ) travestiti da zucche, teschi, streghe, zombie e quant’altro e ti chiedono …. Dolcetto o scherzetto ?? e te j’ammolli 2 pacchetti di cioccolate che a forza di “dolcetto e scherzetto” e “mc donald” a 16 anni vestono minimo la doppia XL.
Insomma si festeggia il 1 novembre, e i nostri bambini in maglia rosso pompeiano in pratica gli hanno chiesto ai tifosi … dolcetto o scherzetto ??
I tifosi (chiamiamoli così) per tutta risposta gli hanno tirato due bombe carta e un sacchetto di uova contro il pullmann che sarebbe come dire “scherzetto”.
E allora abbiamo perso palla a centrocampo alla pizarro (tanto bravo a giocare quanto a commettere sempre gli stessi errori …e le stesse finte) e roma bologna 0-1. Scherzetto.
Il mister Ranieri però che è de Testaccio e da ragazzino, come noi, nun festeggiava manco babbo natale e i regali arrivavano solo alla befana, j’ha spiegato che allowin per lui nun significa niente, giocate come sapete e vincete, perché tra le due squadre c’è un abisso tecnico, e così è stato.
La morale di tutto questo, tanto per cambiare è una sola.

Abbiamo una società ai limiti dello scandaloso, una squadra in crisi di identità totale, un allenatore da 6 politico, che però al momento è l’unica garanzia di continuità (con ranieri se sei da scudetto lo vinci, se sei da 5 posto arrivi 5, se sei da serie B retrocedi), e una tifoseria irriconoscibile.

Si fa a botte per chi sta peggio, ma tra tutti, se dovessimo scegliere noi, la delusione più grande, irreparabile è il comportamento di parte della tifoseria.
Oltre metà degli spettatori se ne sta a casa l’altra metà fischia pure quando segnamo, ritira indietro la maglia del più grande giocatore della storia della Roma, tira le bombe carta nel ritiro.. a regà, questo nun è amore, nun è passione, nun sete romanisti.
L’hanno fatto i laziali una vita e per questo hanno sempre contato poco e niente, adesso gli scimmiottatori sangue Oro hanno deciso di emularne le gesta, allontanando sempre più i tifosi passionali e appassionati, che nonostante vedano i cupi tempi che affrontiamo alla fine pensano solo a sostenere la squadra che amano fin da piccoli.
Se volete vedere successi continui, gran gioco, soldi a profusione vi facciamo un elenco:
Barcellona, Real Madrid, Manchester United, Chelsea, Liverpool, Bayern Monaco, e limitatamente a sto paese de tronisti, frocioni e veline aspiranti zoccole; Juve, Milan e Inter.

Ce ne stanno tante da tifare, lasciate l’As Roma a chi c’ha er core acceso da na passione, tra mille difficoltà, superando ostacoli, incazzature e vivendo meno di quanto vive in media un milanista o altro, perché daje e daje a forza de magnatte er fegato schiatti.

Una società adeguata che non abbiamo, una squadra motivata che forse potremmo avere, un allenatore capace che tutto sommato c’è i l grande pubblico della Roma universalmente riconosciuto che ora come ora, è un lontano ricordo del passato, non chiediamo tanto, ma sembra impossibile qui a Roma.

Sempre forza la magica, era fine anni 70, partita roma atalanta, col pareggio ci saremmo salvati, finì 2 a 2 con 80mila spettatori a incitare per 90 minuti, come ero fiero di essere romanista, sticazzi de scudetti e coppa campioni, ma soprattutto sti cazzi de soldi, visibilità, e tutto il resto RO-MA RO-MA RO-MA …tremava il mondo.
ora manco parenti alla lontana.