Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr lunedì, 30 Novembre alle ore 09:53
Era il titolo di un famoso libro di Kerouac diventato manifesto della beat generation. Senza casa senza meta, vivendo giorno per giorno alla ricerca dell’avventura (che poi si concretizzava in alcol a volontà e donnine allegre….), avendo la sensazione di essere padroni di se stessi e del proprio destino. Pragmatismo e sofferenza, ma anche solidità diverse vediamo in questa Roma targata Ranieri, chi gioca la palla sta in campo, se c’è un ragazzino da buttare in mischia non se lo fa ripetere due volte, e si riesce anche a vedere una squadra che controlla (ancora con difficoltà in quanto non abituata) a tratti la partita invece di lasciare praterie centrali nelle quali ci fecero male Empoli e Livorno, Atalanta e Siena, Reggina e Lazzie (noi ancora li vediamo buri piuttosto che cinesi)., negandoci di fatto il raggiungimento delle mete a portata di mano (la partecipazione alla champions la scorsa stagione, qualcosa di più quella ancora precedente). Daje Roma stiamo on the road, da Kerouac alla società dei magnaccioni il passo è breve, la meta si sposta di giorno in giorno, 3 punti alla volta, con un derby alle porte da onorare, stavolta in porta c’è qualcuno che gli stracci bagnati che sono entrati l’anno scorso probabilmente li bloccherà senza neanche troppa difficoltà. Associazione CoredeRoma |