martedì, Ottobre 01, 2024 Anno XXI


Da quel 17 giugno del 2001 quella con il Parma, per noi romanisti, non sarà mai più una partita come tutte le altre. Perché è impossibile, ogni qual volta il calendario la ripropone, non volare col pensiero a quel giorno, a quella corsa del Capitano sotto la Sud, a quell’invasione festosa, a quella sensazione di gioia irrefrenabile e di pienezza d’animo che solo a noi romanisti è dato provare in quei momenti. E proprio perchè ciascuno di noi conserva vivo e nitido quel ricordo può risultare invece interessante andare a ricordare qualche altro Roma-Parma magari meno intenso ma pur sempre significativo.

Come quella volta in cui Totti realizzò un pallonetto meraviglioso in corsa di sinistro ad un certo Buffon nel ‘2-2 del’ 98. Non certo da ricordare invece fu il risultato della stagione ’96-’97 quando i ducali si imposero con un gol di Crespo, anche se quella partita vale la pena menzionarla perché segnò l’inizio dell’ultima avventura in giallorosso del compianto barone Liedholm chiamato quell’anno, in coppia con Ezio Sella, a salvare la Roma dopo l’esonero Carlos Bianchi, il santone argentino che voleva vendere Totti alla Samp.

Ancora il Capitano protagonista nel 5-1 del 19 dicembre 2004 quando con una doppietta raggiunse e superò bomber Pruzzo al vertice della classica dei goleador di tutti i tempi della Roma in campionato scrivendo un importante pagina di una storia che grazie a Dio è ancora lungi dal concludersi. Roma-Parma quindi, spesso e volentieri crocevia di destini giallorossi. E lo sarà anche domenica per una sfida che vale l’ingresso in Champions, e non date retta a chi, magari guardando con nostalgia ai fasti del 2001, si rapporta con tristezza ad questa sfida che vale “solo” il quarto posto, d’altronde anche nella vita, quando si ama una persona, lo si fa con la stessa intensità ogni giorno, che sia quello del matrimonio o uno qualsiasi. E che cos’è la Roma per noi se non il nostro più grande Amore.

Emiliano De Pietro