lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


Castelli Romani

Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri.

..Ogni Empireo ha il suo Eden.
Il verde dentro le mura ci delizia con le Ville, i Parchi Storici…giardini botanici e Vaticani.
Ma quando pensiamo al Giardino di Roma come luogo di incanto..come luogo pittoresco e carico di atmosfere il nostro animo non può far altro che adagiarsi nell’immagine, nei colori, nei profumi, nella magia dei Castelli Romani.

Il nome è dato dai Castelli appartenenti alla famiglie feudatarie romane, che sorgevano, nei paesi che compongono questo territorio e nella quale si stabilirono i fuggitivi da Roma in seguito ai disastri economici della cattività avignonese.Nemi I Savelli, I Colonna, gli Orsini e gli Annibaldi furono le famiglie che alla caduta dell’Impero Romano colonizzarono quest’area vulcanica dall’ aspetto delizioso dato da dolci colline.. estesi vigneti… laghetti… e infiniti posti dove si può ammirare arte e mito. Questi posti, in passato teatri di lotte e guerre, nel corso dei secoli vennero attraversati da varie vicissitudini. Dalla seconda metà del Cinquecento fino alla seconda metà del Settecento, non essendoci conflitti, i feudatari si dedicarono all’arricchimento e all’abbellimento estetico dei propri feudi. Infatti ancora oggi i Castelli Romani sono sede di residenze estive, tra cui la più nota Castel Gandolfo, “seconda casa” pontificia. Naturalmente ancora oggi possiamo ammirare in diversi di questi paesi meraviglie giunte a noi dal tempo passato:Ariccia La Torre Saracinesca a Genzano.. la Torre di Palazzo Ruspoli a Nemi.. la cerchia muraria dell’Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, il Palazzo Vescovile a Frascati…. il Palazzo Pontificio a Castel Gandolfo… Il Santuario di Santa Maria di Galloro ad Ariccia… Ci vorrebbero pagine e pagine per elencare le bellezze presenti, numerose e diverse. Ma ciò che colpisce di questi posti è l’ambiente fiabesco: Il raffinato che si coniuga al rurale, la semplicità declinata nei fasti del passato vivo e paradossalmente presente.

I Castelli sono da sempre meta dei romani e non, di gite fuori porta.

Ma credo che un solo giorno non possa spiegare questo incanto sulla terra. Non solo. Questi paesi sono rinomati e conosciuti per una certa varietà di eventi e sagre, e per “spiegarli” bene bisognerebbe dedicare ad ognuno uno spazio grandissimo!

Rocca di Papa

Ciò che porto con me di quei luoghi va al di la della storia, al di la del mondo materiale e gioca la sua partita su altre dimensioni. Penso si possa tranquillamente dire che dopo aver visto il tramonto su Castel Gandolfo nella vita, poco altro possa stupire..O errando per i vicoli di Nemi e affacciandosi dal terrazzino che lancia la vista sul Lago. Al crepuscolo.

I cinque sensi si mescolano abbracciando la mente e indirizzandola verso stati di assoluto benessere. Che colori..che profumi. Che incanto perdersi in quei boschi o nelle viuzze dei paesini pittoreschi inseguendo magari la fragranza del pane appena sfornato..o del piatto tipico o..a settembre inseguendo il profumo del mosto tra i vigneti e le antiche cascine. Ognuno di questi borghi ci affascina con una sua peculiarità o caratteristica.

Velletri

Maestri anche in questo i Romani, da sempre cultori di raffinate attività per lo spirito e Non. La gastronomia di questi luoghi è eccelsa e il vino conosciuto in tutto il mondo. Che meraviglia lasciarsi ammaliare in questo “giardino”: non credo in vita mia di aver visto colori più intensi e brillanti così caldi ma sempre proiettati verso primavere fuori stagione.

Ci si ritempra corpo e anima …

E chiudendo gli occhi sul Monte Artemisio riusciamo a sentire i passi lievi della Ninfa Egeria…. amante, moglie e consigliera di Numa Pompilio che alla morte del suo adorato Re si sciolse in lacrime..dando vita alla fonte.. Forse ..nello scorrere di quelle acque possiamo ancora “sentire” l’antico dolore, ma è poco il nostro tempo… Da lontano giunge l’eco della Dea Diana…è Lei l’unica Signora di questi boschi.