Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr lunedì, 11 Gennaio alle ore 09:09
E’ iniziato il nuovo anno, è finito il girone d’andata, eventi adatti a tirare una riga, fermarsi un attimo e fare un bilancio, seppur parziale di quanto finora accaduto. Nella scelta del tecnico, la Roma ancora una volta in maniera oculata ha optato per un condottiero affidabile, profondo conoscitore del calcio sia dal campo che dalla panca, con una vasta esperienza nazionale e internazionale, e last but not least per noantri che queste cose le guardiamo, romano testaccino e romanista curvarolo. I risultati del girone di andata sono agli occhi di tutti, una serie di partite riaddrizzate all’ultimo respiro, una parentesi sfortunata tra milano e udine, e una lunga striscia di risultati positivi: il passaggio del turno di Europa League (che magara ce casca dicono a la Sorbonne…) , il B-day per la gioia del popolo romano, e una risalita costante in classifica che ci porta punto più (palermo e catania) punti meno (cagliari) alla nostra esatta dimensione, con Inter e Milan organicamente superiori e di difficile raggiungimento e tutti gli altri a contendersi 2 piazze per l’europa che conta, e altre 2 per l’europa che non deve mancare in ogni caso. Quindi nel vedere il bicchiere a metà dalla parte del pieno possiamo fin ora dire che la Roma ha ricominciato a lottare (cosa che piace a noi e a tutti i tifosi del mondo pensiamo), che si specchia meno in se stessa e porta fieno in cascina sempre o quasi sempre, che vero è che gioca meno spumeggiante ma è altrettanto vero che, eccezion fatta per i tre minuti isolani del figliol ancora non prodigo del grande Bruno, non la vediamo più attraversare quei momenti di sbandamento cosmico. redazione@corederoma.it |