sabato, Ottobre 19, 2024 Anno XXI


da corrieredellosport.it

Rummenigge: «Luca ha un altro anno di contratto con il Bayern. Studieremo una soluzione perché i rapporti con lui e la società sono ottimi»

Karl Heinz RummeniggeRummenigge, ha visto le immagini della doppietta di Toni contro il Ge­noa? «Sì e non sono sorpreso. Luca è un giocatore di grande qualità ed è norma­le che sia tornato a segnare. Quando ha lasciato il Bayern era molto motivato». Perché quest’anno ha avuto tante dif­ficoltà a Monaco? «Il rapporto tra lui e l’allenatore non era buono e purtroppo Luca ha critica­to pubblicamente il tecnico. Ricompor­re il rapporto non era facile e la soluzio­ne migliore per tutti era cederlo in pre­stito per 6 mesi. Ci ha chiesto di anda­re alla Roma perché aveva bisogno di giocare per essere convocato al Mon­diale». Ce la farà ad andare in Sudafrica? «E’ sulla buona strada. Gli auguro di convincere Lippi e di centrare la qualificazione alla prossima Champions Lea­gue con la Roma». Cosa succederà a fine della stagione, quando ci sarà da decidere il suo futu­ro? «Il prestito scadrà a giugno e Toni ha un altro anno di contratto con noi. E’ presto per dire cosa accadrà, ma abbia­mo un ottimo rapporto sia con il ragaz­zo sia con la Roma. Una soluzione la troveremo». Che coppia sarà Toni-Totti? «Una coppia di giocatori di classe ed esperienza. Possono risolvere la partita in ogni momento».

JUVE E INTER – Come ci si sente ad aver dato inizio alla crisi della Juventus? «E’ vero, siamo stati noi a mettere per primi in difficoltà i bianconeri elimi­nandoli dalla Champions, ma in quella partita vinta a Torino (4-1 – n. d. r.) sia­mo stati favoriti dalla necessità di con­quistare i 3 punti, mentre loro potendo­si accontentare di un pareggio hanno avuto un approccio errato alla gara. Se posso essere sincero, però, un po’ ha sbagliato anche la Lega Calcio con il ca­lendario. La Juve il sabato prima aveva giocato contro l’Inter spremendosi, mentre noi eravamo scesi in campo il venerdì. Un giorno di riposo in più può fare la differenza». Adesso Ferrara è in bilico. «E’ la legge del calcio: se i risultati non sono buoni, l’allenatore va in diffi­coltà. E’ stato un grande giocatore e gli auguro una bella carriera anche da tec­nico». Da ex interista, però, sarà felice che la sua ex squadra abbia una rivale in meno per lo scudetto? «Il campionato anche quest’anno lo vincerà l’Inter. Ha dimostrato di essere più forte». Quanto merito ha Mourinho in questo ciclo vincente? «A me Mourinho piace. L’ho conosciu­to a Londra e poi a Monaco, due estati fa: è un personaggio strano, ma molto simpatico che a volte fa l’arrogante sen­za esserlo. Come allenatore non si di­scute perché ha vinto tutto». Ci sono analogie tra lui e Van Gaal? «Hanno lavorato insieme al Barcellona e sono rimasti amici. Sì, secondo me qualche similitudine c’è». Come sono i rapporti tra lei e l’Inter? «Buonissimi. Ai tifosi nerazzurri mi lega grande affetto e stimo tanto Morat­ti, un grande presidente». Si è pentito di aver ceduto Lucio al­l’Inter la scorsa estate? «No perché era la soluzione ideale per tutti. A Lucio era rimasto un solo anno di contratto e nel 2010 ci avrebbe la­sciato a parametro zero, mentre Van Gaal aveva deciso di puntare su Demi­chelis e Van Buyten come centrali tito­lari. Era meglio separarsi».