Categorie Articoli by CdR Pantheon giallorosso Scritto da Filabassa giovedì, 21 Gennaio alle ore 04:04
C’è stato un solo calciatore ad aver realizzato, nel derby capitolino, almeno un gol sia con la maglia della Roma che con quella della Lazio. E’ Arne Selmosson, svedese nato nella cittadina di Sil il 29 marzo del 1931, in maglia giallorossa dal 1958 al 1961. Selmosson era sbarcato in Italia nel 1954, ingaggiato dall’Udinese che aveva investito su di lui una cifra record (150 milioni dell’epoca), seguendo una moda alquanto praticata allora dalle società italiane, quella cioè di ingaggiare giocatori provenienti dalle nazionali che avevano in precedenza bastonato quella azzurra nelle varie competizioni internazionali. Arrivavano così a frotte giocatori scandinavi che, in numerosi casi, si rivelavano bidoni notevoli. Ma non fu il caso di questo ragazzone mancino, biondo biondo e con una carnagione nivea, tanto da guadagnargli ben presto il nik di “Raggio di Luna”. Da qui anche un piccolo equivoco che si trascina ancora oggi. Nel 1955, i grandi Garinei e Giovannini scrissero una, a suo modo rivoluzionaria, commedia musicale, intitolandola “La padrona di Raggio di Luna” e in molti ci videro (e ci vedono ancora), un collegamento con la vicenda di Arne Selmosson. In realtà, l’ispirazione venne ai due autori, attenti ai fatti del calcio e fra l’altro anche tifosi romanisti, da un fatto di cronaca realmente accaduto, nel quale Selmosson non c’entrava per niente. Quell’opera era la trasposizione della vicenda che vedeva protagonisti lo storico presidente del Palermo, il principe Raimondo Lanza di Trabia, la sua vedova, l’attrice Olga Villi, ed un calciatore argentino dalla non trascendentale notorietà, tal Martegani. Il principe Raimondo Lanza di Trabia, era un personaggio originale e stravagante, ancorché munifico mecenate rosanero. Fu in pratica l’inventore del calcio mercato e si racconta avesse l’inveterata abitudine di condurre le trattative nella sua elegante suite all’hotel Gallia, nudo e seduto sul water della stanza da bagno. Un modo, si raccontava, per porre le controparti in soggezione ed ottenere i risultati migliori. Successe che il Martegani non venne acquistato dal principe per la società, ma per se stesso e, quindi, lasciato in eredità ad Olga Villi. Di qui, la vicenda che ispirò la commedia musicale. Il debutto, alla vigilia di Natale del 1955, fu un successo strepitoso, che garantì continue repliche nel corso degli anni. E ciò fu il frutto, oltre che della inedita formula di ispirarsi ad un fatto di cronaca, di uno straordinario cast che vedeva la presenza di Ernesto Calindri, Lauretta Masiero e, nella parte di “Raggio di Luna”, dell’attore italo americano Robert Alda, cui l’interpretazione di un ruolo principale nel musical “Bulli e Pupe” aveva dato una notorietà planetaria. Più o meno con lo stesso cast, “La padrona di Raggio di Luna” arrivò, nel 1961, anche al grande schermo per la regia di Eros Macchi. |