venerdì, Ottobre 18, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

La conferenza stampa integrale del tenico Claudio Ranieri alla vigilia di Juventus-Roma

Claudio RanieriTorna a Torino dopo un po’ di tempo. Si pensa abbia voglia di riscatto. Quali sono le sue sensazioni? “Non ho rivalsa, non ho niente. Sono uomo di calcio, so che accadono determinate cose. Vado ad affrontare la Juventus con la consapevolezza di affrontate una grande squadra con gradi campioni che saluterò volentieri perché sono stati miei giocatori per due anni e ci siamo tolti grandi soddisfazioni. Detto questo, devo dire che quest’anno la squadra non ha continuità, ma è una grande squadra, riescono a dare colpi di coda tremendi come quello che ha fatto contro l’Inter. Noi siamo in zona Champions e ci vogliamo restare. Siamo alla seconda di ritorno, c’è un campionato davanti. Sappiamo che è difficile. Io e la Roma abbiamo dei ricordi non buoni quando affrontiamo la Juventus. Io non l’ho mai battuta, la Roma nelle ultime tre, quattro partite ha preso diversi gol. Andiamo lì con la consapevolezza di essere in un buon periodo di forma. Vogliamo fare una grande partita, perché i punti in palio sono tre, sappiamo che sarà difficile conquistarli, ma noi ci proveremo. Sapendo che ci sono delle insidie. Ma insidie che ci sono sempre, che incontreremo in coppa Italia contro il Catania, poi contro il Siena. Per questo motivo è importante”.

Non si parla di altro che del tridente… “Pensavo di Avatar. Lo avete visto? No? Squalificati!” (ride, ndr)

Si parla del tridente, Totti, Toni e Vucinic. Questa Roma potrebbe sostenerlo? “Già ci abbiamo giocato, no? C’era Menez, la squadra è abituata a farlo, sa come comportarsi con o senza tridente. Queste sono scelte di cui, in tutta serenità, valuterò i pro e i contro. Poi un allenatore sceglie in base alle sue sensazioni, a quello che sono stati gli allenamenti, queste cose qua. Non sono né certo, né ho molti dubbi. Voglio far decantare bene tutte le sensazioni che ho avuto in questi giorni, in queste settimane”.

Totti è pronto? “Totti è pronto, al top non può essere, è stato fuori diverso tempo, ha fatto una settimana di lavoro differenziato e una settimana di lavoro con noi. Non può essere al top e guai se fosse così. Totti lo porteremo gradatamente al top, questo è sicuro. Giocando ogni tre giorni e ogni partita è importante, valuteremo bene tutto”.

Che Juve si aspetta? “Una squadra nervosa, una squadra forte, che vuole dare un calcio a questa crisi. Una squadra super determinata, super attenta, che può fare gol in ogni situazione. Ho visto le partite con il Milan e l’Inter, che l’ha vinta, e contro il Chievo. Certo, è la Juventus e dice ‘e che può perdere con il Chievo?’ Il Chievo in questo momento mette in difficoltà tutti. Il Milan, se non ricordo male, ha affondato la Juve con tre calci piazzati. Fino al gol di Nesta la partita era molto intensa, molto bella. Se uno legge il risultato è tutto facile. Non sarà facile per la Roma. Non sarà facile per la Juventus, ma mi aspetto una grossissima prova da parte della Juventus”.

Che sensazioni ha alla vigilia? “Le sensazioni sono molteplici. Dire questa o l’altra, onestamente me le tengo per me. Se comincio a fare le valutazioni adesso non ho neanche tempo per pensarci, dovrei rispondere in quattro e quattr’otto. Non mi sembra corretto per le scelte che devo fare”.

Come stanno De Rossi e Mexes? “Bene, si sono allenati molto bene, Philippe sta in una buona condizione fisica. Gli manca solo la partita”.

Come mai Baptista non convocato? “Ieri aveva un affaticamento, oggi pensavo di averlo a disposizione, invece ancora avverte questo affaticamento a tute e due le gambe. Saranno stati i cinque gol con la Primavera… (ride, ndr). Su di Julio ci conto, peccato, sarà per la prossima volta”

Pizarro ieri e Brighi oggi non si sono allenati. Come stanno? “Lo ha fatto l’allenamento oggi Pizarro? E allora? (ride, ndr). Per Brighi solo un leggero mal di pancia, queste influenzette, nulla di ché”.

Il quotidiano “As” parla di una Roma in difficoltà e dice che il Madrid avrà De Rossi per 40 milioni. Come risponde a queste illazioni? “Non sono la persona giusta a rispondere. Io non lo vedo neanche a ottanta”

Tre o quattro domeniche fa ho sentito un’intervista di Blanc in cui diceva di averla esonerata perché le voleva bene. Se non le avesse voluto bene che faceva? “(ride, ndr) Allora mi lascia pensare che vuole male a Ferrara. No, non rispondo”.

Montali in un’intervista ha detto di essere andato via dalla Juventus perché non si era creata la chimica. Le sembra sia difficile che a Torino in questa fase si crei questa chimica? “Io fino a un certo punto ho avuto un ottima chimica. Poi sono cambiate alcune cose e questa chimica si è interrotta”

I tifosi hanno fatto una marcia per Agnelli nell’anniversario della morte. Lei ha visto altre Juventus. E’ vero che non esiste più lo stile Juve? “Non lo so, io lo stile Juve lo vedevo dall’esterno. Vedevo la Juve rassicurante, di Boniperti. Questa era la faccia che dava ai media. Lo stesso avvocato, con le sue battute. Poi abbiamo capito che lo stile Juve era quello stile là. Ora Boniperti non si vede più sui media. L’Avvocato Agnelli è morto. Per cui non troviamo più quello stile Juve che conoscevamo da di fuori”

E’ solo per un ricambio generazionale o è un nuovo modo di fare calcio? “Non lo so, questo non lo posso dire”.

Si è parlato molto della curva della Juve squalificata? i tifosi della Juve di quel settore saranno fuori dallo stadio per far sentire la propria voce? “Visto che si è parlato molto di ordine pubblico si sente di dire qualcosa ai tanti tifosi della Roma che verranno, visto che questa situazione può portare a delle cose particolari? Mi auguro che vengano a vedere una bellissima partita, possibilmente con la Roma vincente, vi posso dire questo, dobbiamo far tornare il calcio un momento di incontro di socializzazione, capisco che sto dicendo delle parole all’aria, credo che sia giusto da parte di noi addetti ai lavori stemperare sempre i toni e gli animi ,vengano, vengano in massa per quello che possono entrare in quel settore e facciano sentire la loro voce, ma a favore della Roma. Non ho mai capito perché i tifosi, di qualsiasi squadra, spendono la propria voce per fare i cori contro un’altra squadra. Spendi tutta la tua voce a favore della tua squadra! Io, quando ero piccolo, facevo solo cori a favore della mia squadra, non contro gli altri, gli altri proprio non li consideravo per niente”.

Quattro mesi abbondanti a Roma. Una vigilia così, dopo quello che era successo, non perchè c’è di mezzo la Juve, per un professionista per un allenatore un esonero è sempre un momento difficile, un vigilia così quant’è che l’avevi immaginata? Quant’è che l’aspettavi? “E’ che voi vedete il problema in generale, non vi mettete nei miei panni, nella mia pelle, capite che io sono tornato a Roma. Se capite questo cade tutto, io sto a Roma, a casa mia, la città che ho amato, la squadra che ho amato, tutto l’altro mi scivola via. L’unica preoccupazione è portare la Roma più in alto possibile, questa è l’unica cosa che voglio, perchè so quanto ci tengono i tifosi, so quanto soffrono i tifosi. L’unica cosa che voglio è il meglio per la Roma”

Che partita si aspetta domani? “Partita difficile, proprio perchè mia aspetto una Juventus arrembante, una juventus che vuole a cambiare la stagione. Ha due partite importanti: la nostra e poi la coppa Italia, ha in mano una settimana per poter cambiare la stagione, per cui mi aspetto una partita bella, veloce, vibrante, tesa, una partità così mi aspetto”.

Sulla vicenda dell’esonero sono uscite delle versioni molto torinesi, tu da parte tu da parte tua hai sempre cercato di non rivelare mai certe cose, ma il fatto che comunque esca solo una versione sulla verità sulla conclusione di un rapporto? Non sarebbe il caso di mettere i puntini sulle ‘i’? “Può darsi che uno di questi anni farò un libro, dirò la mia sul calcio, quello che ho vissuto, ma adesso non mi sembra giusto e non sarei io, perchè credo che un allenatore ogni volta che chiude un rapporto debba tenere dentro di sé tutto quello che è successo, il bello e il brutto. Sono uscite dele versioni che poi neanche loro dall’altra parte hanno dato, però sono sempre contro di me, non è mai virgolettato nulla. A me non piace, credo che un allenatore debba chiudere la porta e andare via tranquillamente, credo che noi allenatori siamo pagati anche per questo, è il mio modo di pensare è il mio modo di rispettare il mio ex-datore di lavoro, dire la mia verità? A che pro? Non serve”.

Neanche su un particolare che fa discutere, su Xavi Alonso? “Su niente, ma voi mi dite dei particolari: a un buon giornalista basterebbe andare a vedere, a farsi due conti”.

Che accoglienza si aspetta? “Non lo so, io ho avuto per un anno e tre quarti un accoglienza bellissima, mi hanno sostenuto, mi hanno hanno fatto i cori a favore e, nell’ultimo mese, me li hanno fatti contro, bisogna saper accettare l’uno e l’altro, io ho un buon ricordo di tutti loro, vedrò allo stadio quello che sarà, ma il mio pensiero è sempre alla Roma e ai tifosi della Roma”.

Lei ha detto Totti gioca se è in forma, però considerato il peso specifico di Totti, possiamo pensare che lui più di altri, anche se non è in forma, forse gode di un certo beneficio? “Sì, gode di un certo beneficio”.

Lei, romano e romanista, avrà avuto modo di guardare in passato alcune partite contro la Juventus indirizzate in qualche modo anche da parte degli arbitraggi e poi è stato due anni su quella panchina? Esageriamo noi a lagnarci spesso o c’è qualcosa di diverso quando si sta dall’altra parte? “Alcune volte qui a Roma facciamo troppo vittimismo noi”.

Tagliavento va benissimo? “Tagliavento va bene, quello che sceglie Collina noi l’accettiamo, possono sbagliare come sbagliamo tutti noi, spero che sia in gran forma, perchè collina per avergli dato questa partita significa lo reputa il secondo più in forma, perchè prima di noi ci può stare il derby e poi ci sta Juventus-Roma, in questo momento lui ha scelto questa formazione, mi auguro che non ci sia nessuna contestazione, l’altro giorno al raduno ha detto gli arbitri vogliono far bene la loro partita, noi dobbiamo aiutarli a far bene la loro partita, se poi sbaglia, starà a lui vedere come ha sbagliato quanto ha sbagliato e poi che partite fargli fare dopo”.