lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


da repubblica.it

Il capitano giallorosso amareggiato per i cori ricevuti dai tifosi della Juve: “Sono stati tra i peggiori che ho mai sentito, forse non sono paragonabili a quelli per Balotelli, ma il senso è lo stesso”

Totti pareggia e zittisce gli juventini che lo insultanoFrancesco Totti, all’aeroporto di Torino, spiega il perché di quel gesto rivolto agli juventini dopo il suo gol. Quel dito sulla bocca per far stare zitti i tifosi avversari. “I cori che mi hanno fatto sono stati tra i peggiori che ho mai sentito, mi hanno insultato per tutta la gara. Mica sono insulti solo quelli per Balotelli! Anche se non sono di colore, attaccano anche me pesantemente. Forse non si chiamerà razzismo, ma il senso è lo stesso. Sissoko? E’ un buon giocatore, ma troppo falloso. Anche sabato ho preso la mia bella razione di calci”.

Il rammarico per il trattamento subito a Torino è ampiamente ripagato dai tre punti conquistati e festeggiati con i tanti tifosi presenti all’Olimpico e a Fiumicino, al rientro nella capitale. Circa trecento tifosi, intorno alle 3 di notte, hanno aspettato i giallorossi, con tanti cori dedicati soprattutto a Riise, autore del gol-vittoria. “E’ una grande Roma -continua Totti- mi ricorda quello dello scudetto per le sensazioni che mi provoca. Manteniamo però i piedi per terra. Bisogna lavorare ancora molto per arrivare a quei livelli. Ranieri? E’ un romano doc, un grande tecnico, un uomo che si fa capire nello spogliatoio, è carismatico e ha idee chiare. Mi ricorda un Mazzone più moderno”.

Il tecnico ringrazia e si gode la festa trovata a Fiumicino. “E’ davvero bello vedere tanto entusiasmo, rumoroso ed avvolgente, ma mai pericoloso. Adesso però pensiamo a martedì, alla gara di coppa Italia con il Catania”. Non ci sarà Toni, che dovrà restare fermo qualche settimana per una lesione al polpaccio. Al suo posto confermato, ovviamente, Totti. “Un vero peccato l’assenza di Luca – spiega il capitano – spero torni presto”. Infine il pensiero carino all’amico Buffon. “A lui non avrei mai fatto il cucchiaio, lo stimo, è un amico. Si era tuffato bene, da grande campione qual è, ma sono riuscito a batterlo comunque. Ferrara? La gara d’andata portò all’addio di Spalletti alla Roma, ora questa potrebbe portare all’esonero di Ferrara: evidentemente era destino”.

Francesca Ferrazza