venerdì, Novembre 01, 2024 Anno XXI


Queste le dichiarazioni di Simone Perrotta intervenuto alla trasmissione TeleRadioStereo:

Simone PerrottaSimone, che emozioni hai provato ad indossare la fascia da capitano nella gara contro il Bologna in cui hai offerto una grande prestazione, condita dal gol del vantaggio? Sicuramente è una bella emozione indossare la fascia da capitano, soddisfacente già 4 anni fa quando ho avuto l’occasione di indossarla, ma non fu certamente la stessa cosa. Certo è sempre bello fare gol, specialmente quando è produttivo per la squadra ai fini del risultato; rispetto al passato segno di più, togliendo ieri sera che è stata una di quelle serate in cui non si riesce mai a metterla dentro. C’era il rischio di prendere il gol da un momento all’altro, per fortuna ci ha pensato Daniele (De Rossi, ndr).

Quali sono i segreti della tua rinascita? Avevo problemi che non sapevo di avere: mi ero fatto male all’inizio della stagione durante il ritiro a Riscone, poi sono andato a curarmi da una persona a me cara in Calabria ed ho risolto fortunatamente tutti i miei problemi. Molto dipendeva dalla concomitanza di un byte dentale e da un certo tipo di plantare che indossavo. Questo comportava un schiacciamento toracico che mi mozzava il fiato. Ora però è tutto risolto.

Sappiamo che da poco hai avuto un figlio… Sto passando le ultime notti insonne per l’arrivo del mio secondogenito. Quando si sveglia mia moglie mi dice di rimanere a dormire ma, nonostante ciò, l’istinto paterno mi induce ad alzarmi, d’altronde essere papà è una cosa bellissima.

Bisogna dire che il bello di Perrotta è proprio questo, l’essere apprezzato come uomo… Mi piace soprattutto essere considerato in maniera positiva come persona che come giocatore, poiché il secondo è un giudizio che cambia a secondo dei momenti di forma.

Cosa vuoi consigliare ai tuoi compagni come Menez e Baptista che non stanno riuscendo ad imporsi come vorrebbero? I consigli che ricevevo nei momenti difficili erano semplici: continuare a lavorare senza mollare mai. In quel periodo ero in camera con Tommasi e lui stesso mi diceva tranquillizzandomi “Simone, io ci sono passato, continua così che le qualità ce le hai tutte, presto ti apprezzeranno”. Così come Menez che in questo momento ha una grande voglia di strafare e di dimostrare pienamente il suo reale valore, ha qualità al di sopra della media; paga il fatto di voler dimostrare tutto il suo potenziale in 90 minuti.

Domanda secca: meglio Spalletti o Ranieri? Sono due allenatori diversi, sicuramente Ranieri ha più esperienza, però sono entrambi ottimi tecnici. E’ cambiata la mentalità con Ranieri: ci dice “mettiamoci bene in campo perché, con il potenziale che abbiamo, un gol lo facciamo sempre” . Con Spalletti era una spasmodica ricerca del bel gioco a discapito degli equilibri in campo, anche quando la partita era pressoché decisa. Seguire Spalletti in Russia? Non ho mai preso in considerazione quest’ipotesi, vorrei chiudere la carriera a Roma; da parte mia la volontà c’è, ma queste cose si decidono in due. Ho ancora un anno di contratto ed è presto per parlare di un ulteriore prolungamento.

Ti facciamo allora un’altra domanda: meglio lo staff di Spalletti o quello di Ranieri? Posso dire lo stesso degli staff. Non fatemi fare l’ingeneroso, con Spalletti avevamo un calcio ammirato in tutta Europa ed abbiamo fatto grandissime annate sotto la sua guida.

Simone, questa Roma può competere per arrivare tra le prime quattro del campionato e in fondo sia in Europa League che in Coppa Italia? Possiamo competere in tutte le competizioni se la fortuna ci assiste. Con Toni ora abbiamo anche quelle qualità che mancavano alla nostra rosa. C’è umiltà e voglia di arrivare in fondo, vogliamo regalare al nostro pubblico delle grandi soddisfazioni. Tre mesi fa eravamo un gruppo da buttare, ora andiamoci piano e godiamoci il momento.

Il gol più bello della tua carriera? Credo quello in coppa Italia nella finale di ritorno a Milano contro l’Inter. Ce la stavamo facendo sotto, per fortuna abbiamo portato la coppa a casa

Ci sono arrivati decine di messaggi sul tuo scontro con Sissoko: ci chiedono cosa vi siete detti? Ci pensavo dopo la partita e sinceramente non mi ricordo perché ci siamo presi. Il tunnel?non è nel mio bagaglio tecnico ma ogni tanto mi riesce.

Che programmi hai per quest’estate… vacanze con la famiglia o la maglia azzurra? Spero entrambi….prima il Mondiale e poi vacanza con la famiglia…speriamo

Dopo il derby, Mourinho ha parlato di penalizzazioni all’Inter: il campionato dopo calciopoli,è tornato regolare? Situazione strane in passato,ci rimani male… ma noi continuiamo per la nostra strada,lavorando come abbiamo sempre fatto.