giovedì, Settembre 19, 2024 Anno XXI


L’Europa ancora una volta ci fa masticare amaro. Eppure il gol di Riise ci aveva illuso, aveva rimesso le cose al loro posto. Invece veniamo eliminati quando il cammino poteva essere anche agevole, poteva riservarci sorprese positive, poteva regalarci qualche big match che non fa mai male alla storia di un club. Uscire con le squadre più deboli sulla carta ci può stare, ma non nel modo in cui lo ha fatto la Roma. Tra andata e ritorno è bastato un quarto d’ora di follia e tutti a casa.
Ma non c’è tempo per fare processi, il campionato non lascia possibilità di fermata. L’obiettivo prefissato è il terzo posto, sognare altro a questo punto della stagione, considerando le forze in campo e fuori, sarebbe una follia. Ranieri ha fatto capire subito lui come la pensa: difesa a tre con due terzini come esterni. Il pubblico napoletano si aspettava la goleada, si aspettava la debacle romana, invece si sono salvati in extremis, il ciuccio è stato ritirato su da un rigorino generoso, diciamo così (che, per onestà, fa il paio con l’altro mezzo rigore su Quagliarella, mezzo prima 1/4 dopo ….).

Un punto d’oro a priori, un punto d’argento a fine partita, un punto di platino dopo il posticipo serale. L’illusione Zaccheroni sembra già svanita sotto i colpi di Miccoli, le cazzate di Grygera e la regia del buon Pastore.

Altri bianconeri, quelli del Siena, entrano di diritto nella causa più importante della stagione: la Lazio in B. Mezzaroma è del Siena, l’altra mezza ce la mettemo noi e l’aggancio ai cuginetti è garantito.

Doni continua schiavo della sua coerenza: zero parate, ma un fracca de gol subiti. Per carità lui è incolpevole, tutta colpa della difesa. Il problema è che la difesa sbandava pure con Julio Sergio, ma la palla non entrava, certo solo fortuna per carità. Il rientro del vero numero uno di questa stagione diventa fondamentale come quello di Totti e Toni.

È in arrivo il Milan in odore scudetto e, visto che dalla Champions stanno praticamente fuori, la cosa non è secondaria. La gara perfetta, quella che non lascia possibilità nemmeno all’arbitro di turno di pilotarla a suo piacere. Il testone di Galliani peserà e tanto. L’unico contraltare potrà essere lo stadio pieno, tifo importante per una partita che può segnare in maniera pesante la stagione.

Sempre forza Roma