lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


Il buttare partite da portare a casa senza particolari affanni, il riesumare vecchie glorie che proprio contro la Roma danno l’ultimo colpo di coda, il preparare invasioni trionfali e ritorni mesti, fanno parte del DNA della nostra squadra e non sarà facile affrancarcisi nel tempo.

Il Livorno di ieri non ci è sembrato squadra arcigna, e tantomento schierava picchiatori patentati o aveva l’appoggio arbitrale (anche se il rigore è sembrato ai più inesistente): siamo noi, che nel nostro inesorabile “tafazzismo” abbiamo ancora una volta dato agli altri, a più riprese, una speranza. Sbagliamo la linea del fuori gioco, segniamo subito due gol, arisbagliamo la linea del fuorigioco, arisegnamo e sbagliamo il colpo del KO, troppi sbagli per lamentarsi poi dei risultato finale. 3 gol in serie A il prode Lucarelli se mai li ha fatti li avrà fatti ai tempi de nonno peppe.

Se consideriamo le vicende di questa stagione, l’organico, le vicissitudini, e se analizziamo i risultati della giornata, partendo dal presupposto che ambire al primo posto è poco più di un sogno ardito che, per realizzarsi, dovrebbe vedere cataclismi epocali a Milano e imprese da consegnare alla storia a Roma, alla fin fine abbiamo guadagnato un punto sulla quarta e mantenuta la distanza invariata sulla quinta.
A questo punto della stagione e dopo la grande ascesa in classifica, ambire alla champions league, e alla champions league senza preliminari invece non è un sogno ardito ma un evento realizzabile, e questo deve essere l’obiettivo dal quale non distrarsi.

Senza i rigori di napoli e livorno invero staremmo ad un tiro di schioppo dalla corazzata ambrosiana, ma è anche vero che nelle ultime uscite la Roma ci è apparsa meno pimpante del solito e per questo, l’essere passati indenni attraverso partite difficili come napoli e milan, e l’aver permesso ad un pareggio che lascia l’amaro in bocca di allungare sulla diretta inseguitrice, non è da valutare in modo troppo schizzinoso.

La presenza di Luca Toni si fa sentire e speriamo quanto prima di vederlo giocare con il capitano e Vucinic per regalarci tanti gol alla sua maniera e vedere la sua mano fare il gesto dell’orecchio sotto la sud, magari proprio al derby.
A proposito di derby, ci deve essere tanta confusione nelll’entourage politico della Polverini.
Infatti per accattivarsi le simpatie dei transumanti nell’urbe (che l’avevano minacciata di votarle contro) ieri si è recata in curva nord con tanto di sciarpetta biancoslavata al collo dopo essere stata a Trigoria a farsi fotografare con il capitano e incontrare Rosella Sensi: una sorta di va bene tutto purchè mi votate.

Brava Polverini, allora fatti spiegare dai tuoi consiglieri (che se poi sono gli stessi che dovevamo curare la presentazione delle liste è tutto chiaro allora) che per una questione puramente matematica in campagna elettorale garantirsi il 20% dei voti della città mettendosi la sciarpetta di atene al collo significa perdere le simpatie della restante quota per arrivare a cento (80 te lo facciamo noi…) che si mette la sciarpa della città eterna invece al collo. Il calcio non è una puttana come la politica, o sei tondo o sei quadrato, nun poi esse tutto.
Fate vobis ma da tifosi della Roma una richiesta te la facciamo a te al superCampione Zarate: annatece più spesso in Nord se i risultati sono questi.

Ma tralasciamo le tristi vicende di casa formello perché poi alla fine è pure bello che ci sia il derby – ci mantiene in forma il confronto – e pensiamo alla squadra dell’Urbe: Udinese in casa, la trasferta di Bologna, poi Inter all’olimpico trasferta di Bari e Atalanta in casa.
10 punti per volare, 8/9 per stare tranquilli, di meno per rimettere in gioco tutto quanto di buono è stato fatto da un certo punto ad oggi. Noi, alla maniera di Dario Minieri facciamo ALL IN !!

Sempre forza Roma