lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


Dunque c’è quello di Mazzone, 3 a 0 senza storia, ma c’è pure quello di paolo negro de noantri.
Ci sarebbe anche il 3 a 1 della purga, quando la curva sud espose “oggi sto lupetto ve fa perde lo scudetto”, profezia poi avverata (mica so’ tutti profeti lazialotti cari, voi dar 5 maggio sete gufi ar contrario, la storia insegna).
Il 5 a 1 poi è una pietra miliare, 4 Montella e pallonetto spettacolo del capitano, grande emozione e grande gioia pure lì.
Al centro anziani del Quadraro si racconta anche di un 5 a 0 ai tempi di Campo Testaccio con tripletta di Tomasi e doppietta del prof. Bernardini.
Insomma alla fine vale il discorso che la più bella vittoria è sempre l’ultima, anzi, la prossima.
Però la vittoria dell’ultimo derby ha un sapore speciale, unico forse.
Da un lato la Roma prima in classifica, nessuno se lo aspettava, tantomeno noi, la Roma che mangia dozzine di punti all’Inter che compra tutti mentre la Roma non compra nessuno; la Roma che da 24 partite vince, poi vince, poi vince, un paio di pareggi e si ricomincia, vince, vince, vince.

Dall’altro la lazio che quella caricatura di loro presidente (sempre lunga vita) crede forte, in grado di lottare per grandi traguardi: “tu se non firmi non giochi” et pluribus unus ciociares sumus” “vado in causa e la vediamo”, “ciavemo i tifosi cinesi” “fozza lazzio fozza lazzio clap clap bravo presidente” (come si vede nel video…..), dicevamo la lazio che invece sta con un piede in bilico e l’altro nella fossa.

Arriva il derby. Il programma Formello prevede, battiamo la Roma, così saremo noi che gli abbiamo fatto perdere lo scudetto, ci salviamo, viene l’Inter gli regaliamo la partita (come il 5 maggio…) tutti contenti … ebbè noi laziali la sapemo lunga….

Il programma Ranieri prevede, giochiamoci la partita, è difficile ma se vinciamo si mette bene.

La storia è quella che avete negli occhi, gol della lazio, rigore, sbagliato, rigore, gol, punizione, gol, tripudio. Tutto qui. Il resto è festa romanista, con tutti gli sfottò del caso. Come in ogni derby non ci interessa nulla del gioco, dei sostituti, dei presenti, conta solo il risultato finale, che dice come all’andata la parola eterna: ROMA.

Il rosicare degli apolidi come Radu e Tare, Reja che non sa nemmeno dove è capitato (10 giornate a Totti ?? E perché ?? POLLICE VERSO Reja ma che ne sai de Roma te l’albanese e quer poraccio de Radu? Pollice verso, noi su voi giù fa parte del gioco e de Roma).
E a proposito di pollice verso, io capisco il capitano che deve un attimo calmare tutti, ma non servono scuse, il pollice verso fa parte della nostra storia, da duemila anni, è roba che ci appartiene è roba tra de noi e chi s’offenne è un rosicone (sentire Massimo De Luca – laziale – alla domenica sportiva dire quella serie di baggianate poi la dice lunga su come stanno).

Da stigmatizzare c’è solo la violenza idiota che circonda i derby, 200 vanno per far male e non guardano neanche a donne e bambini, 70.000 vanno per tifare, ognuno la propria squadra, e si può tifare, si può ironizzare e si può sfottere, sono cose de noantri, la violenza stupida e cieca è un’altra cosa invece.
Non ci servono albanesi o triestini a insegnarci il derby, non v’appartiene;
appartiene a Noi, a Ranieri, a Totti e De Rossi, a Di Canio e Nesta, a Rosella romanista da padri fondatori romanisti, e noi oggi gioiamo inseguendo il sogno che come dice capitan futuro non è certezza anzi …. “Si può anche perdere, ma non ce lo faranno di certo perdere loro…”.

Pollice verso Reja, quei 4 stracci de giocatori tua ciavevano la maglietta sotto con scritto Scudetto Game Over….. se aveste vinto era sfottò pure quello, mo datevele in faccia e più rosicate più godemo nell’Urbe immortale, nostra, eterna e pugnante.

S.P.Q.R.