sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


da corrieredellosport.it

AdrianoAdriano strizza l’occhio al ri­torno in Italia e osserva la lotta per lo scudetto dal suo Brasile, dove ha ritro­vato la felicità. Sa che in corsa per il ti­tolo ci sono la sua ex squadra, quell’In­ter alla quale augura di vincere la Champions, e la Roma, la formazione che avrebbe potuto diventare “sua” la scorsa estate (e non a caso per la presi­dente Rosella Sensi non mancano i com­plimenti…). Magari in futuro indosserà la maglia giallorossa, intanto sorride e abbraccia idealmente la Milano interi­sta. Adriano, cosa augura ai suoi ex com­pagni che nella semifinale d’andata di Champions League hanno battuto il Barcellona? «Di raggiungere e poi di vincere la fi­nale perché so quanto è importante per i miei ex compagni e per il presidente Moratti conquistare la Champions. Se ci riusciranno non potrò essere a Milano perchè ho le partite con il Flamengo, ma chiamerò tutti».

Pensa che per i nerazzurri questo pos­sa essere l’anno giusto per vincere la Champions League? «Lo spero. L’Inter ha già dato dimo­strazione di essere più forte rispetto al passato superando gli ottavi di finale che recentemente erano sempre stati insu­perabili».

Cosa pensa del Barcellona di Messi? «Il Barcellona sta giocando un calcio fantastico e Messi sembra avere una marcia in più rispetto a qualunque av­versario, ma l’Inter ha ottimi difensori che hanno dimostrato di sapere marca­re bene anche lui».

Crede che l’Inter possa vincere lo scu­detto per la quinta volta di fila? «Qui dal Brasile mi sembra di intuire che quest’anno la priorità sia la Cham­pions, ma i miei ex compagni hanno la possibilità di vincere pure lo scudetto nonostante Roma e Milan siano molto più competitive rispetto al passato, tan­to che i giallorossi sono addirittura riu­sciti a scavalcare l’Inter. Il campionato rimarrà aperto fino alla fine».

D’accordo che nelle ultime 4 giornate sarà testa a testa tra Roma e Inter per il tricolore? «La Roma sta vivendo un momento fantastico e, nonostante tutte le difficol­tà, mostra che la squadra è tornata a es­sere una “grande famiglia” comandata da Rosella Sensi. E nel calcio non esiste forza maggiore rispetto a una simile unione da parte di tutti. Il Milan comun­que rimane sempre il Milan e non va sot­tovalutato».