domenica, Settembre 29, 2024 Anno XXI


Ci piace pensare che abbiano letto il redazionale del dopo Manchester.
Ci piace pensare che a volte la rabbia che ci accompagna accompagni anche i nostri beniamini.
Fatto sta che a Udine è andata in scena la versione ASR assai vicina a quella che vogliamo noi. Ha giocato bene, s’è mangiata il suo consueto rateo settimanale di gol, ma ha lottato, ci ha messo il cuore, la rabbia, ed ha vinto con pieno merito.
Il capitano in campo anche solo con la presenza fa la piena differenza figuriamoci poi se gioca al 60-70%, come ieri.
C’è finalmente rabbia in questa Roma e preferiamo vedere Doni e Panucci litigare per il gol subito piuttosto che volti rassegnati o sereni: ci credono come ci crediamo noi, è assai difficile ma fino all’ultimo dobbiamo mantenere alta la tensione; il cammino su 38 partite è fatto anche di tensione nervosa e noi dovremo essere bravi a lasciare l’Inter sulle spine fino all’ultimo momento.
Poi ci penserà il caso, la fortuna e gli arbitri (già fatto), ma arrivare a non rimproverarsi nulla è buon punto di arrivo.
Punto di arrivo per ripartire, come ??
Il termometro degli umori della tifoseria a noi lo dà la posta elettronica.
Quindi la settimana appena trascorsa ha vissuto di incitamenti per Manchester, solidarietà per De Rossi (da noi non solo chiaramente condivisa, ma tramutata in quel bellissimo video che ha campeggiato in home page) e richieste di informazioni e presa di posizione nella vicenda “arrivano l’americani”.
Approfittiamo allora per sviluppare un discorso in merito che speriamo condiviso.
Dopo aver ribadito per l’ennesima volta che questa Roma sta al massimo delle proprie possibilità, che Franco Sensi è già nella casta degli intoccabili e che la giovane gestione Rosella-Conti-Pradè sta lavorando bene in un mondo di squali, non possiamo che sviluppare un discorso basato sui fatti e non sulle supposizioni.
Uno dei paperoni americani, George Soros, ha manifestato interesse per l’acquisizione dell’AS Roma.
Chi è George Soros ? E’ un magnate della finanza americana, proprietario di un patrimonio liquido stimato in undici miliardi di dollari (solo dei liquidi parliamo), filantropo e multilaureato (vedi su Wikipedia la sua biografia).
Perché vuole la Roma ? …Questo lo ignoriamo….sarebbero solo congetture e supposizioni.
I fatti però dicono che :
– le 3 semifinaliste inglesi di champions league hanno proprietà straniera, americana in due casi, e non ci sembra se la passino male.
– l’offerta iniziale non è di quelle che servono a tirare il collo a imprenditori in difficoltà, quindi non ci troviamo di fronte a strozzinaggio internazionale.
– le uniche notizie trapelate sull’operazione parlano di costruzione di uno stadio di proprietà e lo sviluppo delle rete merchandising e con noi e con tutti i tifosi dell’ASR questo discorso sfonda porte aperte.
Avere uno stadio come l’Old Trafford o l’Emirates Staduim cambierebbe prospettive e prestigio per la Roma e consegnerebbe la nostra squadra al terzo millennio.
A tutto ciò si aggiunga che i papaveri che gestiscono il calcio in Italia tipo Galliani si sono subito schierati contro, e questo significa tanto.
Come potrebbe del resto agli eredi degli Agnelli, ai Berlusca e ai Moratti far piacere di avere la Roma come antagonista assoluta anche in fase di mercato, senza poter attingere ai nostri giocatori proponendogli raddoppi di ingaggio, e veder anzi inclinare la loro posizione di potere ??

Quindi su CdR non troverete mai “Sensi vattene” o “Sensi caccia i soldi”, e neanche “Sensi ultimo romantico” oppure “meglio secondi con pochi soldi che primi con rigori regalati e miliardi a disposizione”.
Noi vogliamo la Roma sul tetto del mondo, con etica, con Romanità e attraverso gestioni lungimiranti e sane. E stiamo alla finestra a vedere gli sviluppi senza preconcetti verso chicche e ssia !! Aspettiamo, leggiamo e poi insieme ci fomenteremo o saremo critici.

Sempre forza Roma
redazione@corederoma.it