lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


Oggi portiamo in trionfo, la nostra squadra, i nostri giocatori; oggi festeggiamo la tifoseria più bella del mondo, quella che non si arrende mai, quella che attraversa l’Italia in massa, nonostante sia convinta che non basterà trascinare la squadra alla vittoria per trionfare, perché l’importante è esserci, sempre e comunque…oggi si festeggia la città, che accoglie i suoi giocatori, e la sua squadra come se avesse vinto tutto al mondo, solamente perché ci ha regalato momento di romanità come erano anni che non si vedevano, partite vinte con il cuore, con l’anima, con tutto quello che si aveva…giocatori, ma soprattutto uomini che hanno saputo sacrificarsi per il bene della squadra e non hanno mai mollato. Noi oggi li ringraziamo, e li osanniamo, nonostante la delusione, perché quella è ovvio e giusto che ci sia; li ringraziamo perché hanno dato il massimo e hanno vinto contro tutti e tutto, perché è chiaro che a noi ci odiano e ci invidiano allo stesso tempo, probabilmente le due cose sono legate e una è la conseguenza dell’altra…ci odiano perché ci invidiano…ci invidiano perché ci odiano…perché NOI SIAMO LA ROMA.

L’Italia si è chiaramente schierata contro di noi, ci hanno insultato, ci hanno maltrattato, ci hanno derubato, e allo stesso tempo ci hanno fatto passare per quelli che insultano, per quelli che maltrattano e per quelli che rubano, tipico del chi sa di stare in torto e subito attacca… e allora oggi che cosa dobbiamo commentare? Una partita che abbiamo vinto in 45 minuti senza soffrire più di tanto, con due gol bellissimi e tanta voglia di stringersi un po’… allora oggi commentiamo questa stagione straordinaria che ci ha visto protagonisti..gli unici che hanno tenuto testa alla squadra più forte d’europa, che gli hanno fatto il kuletto, sia all’andata che al ritorno, dominando e pareggiando a milano, e dominando e vincendo all’olimpico, quelli che lo scudetto lo hanno perso per colpa di un arbitro interista dichiarato; quelli che quanno parte Roma Roma Roma, je viè la pelle d’oca, e magari je scende pure qualche lacrima…quelli che ieri hanno pianto insieme al Capitano, quelli che erano a Verona, quelli che se le sono fatte tutte le trasferte, nel bene e nel male….quelli che l’hanno seguita solo dalla tv per vari motivi, ma che ieri non hanno trattenuto le lacrime a fine partita, e che vanno fieri di aver versato lacrime per questa squadra. Grazie a tutti per averci fatto vivere comunque questo sogno.

Le Pagelle dell’anno
JULIO SERGIO 10: Il miglior terzo portiere del mondo, ruba il posto a Doni, che tormentato da alcuni problemi fisici, e caratteriali, non riesce a tornare quello che avevamo visto qualche anno fa. Bertagnoli si carica la squadra sulle spalle, la gestisce da dietro, la richiama, la tiene sempre attenta e si guadagna con alcuni salvataggi miracolosi, ma soprattutto con il rigore parato del derby, la palma di Senatore Romano, premio che non molti giocatori al mondo possono vantare e che non bisogna per forza vincere champions league e guadagnare milioni di milioni per poterlo vincere…lui ce l’ha fatta…ONORE A JULIO SERGIO

DONI: Sv le poche partite giocate, hanno dimostrato come questo ragazzo sia fragile caratterialmente. Errori grossolani, prestazioni timorose. Anno da dimenticare, ma noi gli diamo un bel sv perché non ha avuto il tempo ne le possibilità di riscattarsi

CASSETTI 7: Annata brillante la sua, condita da prestazioni iniziali drammatiche, che poi hanno via via, ripreso la strada giusta, il gol vittoria nel derby e la super prestazione contro l’inter all’olimpico su tutte.
Gli anni però passano e per il prossimo anno ci sarà da ragionare…

BURDISSO 10: Senza dubbio il migliore, la sorpresa e l’anima di questa squadra. Ha guidato la difesa per tutto l’anno, ha stupito una città intera (forse due) con prestazioni incredibili. Pochissime le partite senza sufficienza. Nessuno si aspettava questo giocatore che a lunghi tratti ci ha ricordato il vecchio The Wall ai tempi del terzo scudetto.

JUAN 8: Il brasiliano mette in mostra tutta la sua classe e la sua esperienza. Finalmente gli infortuni smettono di tormentarlo, anche per via del cambio di alimentazioni che gli permette carichi di lavoro di un certo livello. In molte partite sembra giocare con squadre di livello inferiore, e da l’impressione di giocare in completa scioltezza…

RIISE 9: Tanta roba per il norvegese quest’anno; numeri da capogiro, le ha giocate praticamente tutte, mantenendo sempre dei voti sopra la sufficienza, chilometri su chilometri, mai una piega, mai una parola fuori posto, un professionista con la P maiuscola come se ne trovano di pochi in questo giro; il tutto condito con gol fondamentali, come quello di Torino, sponda Juve ovviamente, quello di Siena, tutti gol pesantissimi.

MOTTA: 5 Da lui ci si aspettava di più, soprattutto dopo le belle cose che ci aveva mostrato lo scorso anno. Gioca poco, e quando lo fa, non da il meglio di se. Non riesce ad entusiasmare la tifoseria, e la domanda nasce spontanea: resterà?

MEXES 10: Le lacrime al fischio finale di Roma Samp, simboleggiano la sua romanità acquisita. Non è una stagione calcisticamente fortunata per lui, che perde il posto per infortunio, e non riuscirà più a guadagnarlo, sia per suoi demeriti che per le prestazioni assurde dei suoi compagni di reparto. Però Phil c’è sempre, e va in panchina senza fare polemica, è nella squadra con tutto se stesso e si vede dalle reazioni ai gol, ai furti, e al modo di Romanizzarsi. Magari un giorno ci rimangeremo tutte queste parole, però per ora, Phil è uno di NOI…e NON SI TOCCA

DE ROSSI SV: La stagione sarebbe da insufficienza netta, mai brillante, spesso nervoso, “casinaro” e deconcentrato, ma DDR c’ha quella vena che vale il prezzo di un abbonamento e allora noi, al termine di una stagione positiva per la Roma, e negativa per lui, decidiamo di salvarlo perché sappiamo che lui ce l’ha messa tutta, è stato semplicemente un anno storto. C’è tempo di rifarsi, vero Danielì?

PERROTTA 8,5: La rinascita di questa Roma, passa anche per i suoi piedi, soprattutto per il suo cuore e carisma. Giocatore instancabile, che viene sacrificato in più ruoli, a secondo delle esigenze della partita. Ala sinistra, mediano, trequartista, arbitro (magari), Ranieri chiede e lui svolge con grande impegno. MITICO

TADDEI 7,5: Così come per Simone, Rodrigo, si sacrifica per il bene della squadra, fa i conti con qualche infortunio durante l’anno, ma quando entra in campo da un contributo incredibile. Ancora non si è trovato l’accordo per il rinnovo, speriamo venga risolto tutto per il bene della Roma.

PIZARRO 10: La Roma è chiaramente Pizarrodipendente. Quando non c’è, la squadra è priva di velocità e di logica, nessuno ha le capacità per svolgere i suoi compiti, nessuno riesce ad impostare tutte le trame di gioco come il pec. Qualcuno lo critica per i troppi giretti che fa sulla palla…evidentemente quel qualcuno, o non ha mai giocato a calcio, o semplicemente non capisce il calcio…arte in cui David Cortes Marcelo Pizarro eccelle in maniera assoluta.

BRIGHI 6: Stagione tutto sommato sufficiente per Matteo, qualche prestazione sopra le righe, qualche apparizione opaca, tanto impegno e dedizione, qualche lampo e qualche gol, ma anche per lui, non c’è stato molto spazio come lo scorso anno e quindi è rimasto un po’ nascosto nell’armadio.

CERCI 5: Tante aspettative da questo ragazzo, tanta voglia di far bene, forse troppa, perché in rarissime occasioni, riesce ad incidere sulla partita, per il resto è solo uno sbattere contro gli avversari, farsi trovare fuori posizione, e tentare giocate già errate in partenza. Non è riuscito a maturare, e tirare fuori i colpi migliori, evidentemente avrebbe avuto bisogno di più spazio, ma in questa Roma, non c’erano i tempi per aspettarlo.

BAPTISTA SV: Anche lui meriterebbe un’insufficienza coi fiocchi, ma l’impegno, la professionalità e la totale assenza di polemica, nonostante la prolungata panchina che gli tocca fare (che potrebbe costargli il mondiale, ma che poi così non sarà) sono la prova di come un calciatore, pur disputando partite deludenti, apparizioni da dimenticare, lasci nel cuore dei tifosi una sensazione di buoni propositi, non riusciti anche per le poche partite giocate. Allora noi lo premiamo con un sv, rimandato al prossimo anno (sempre che il prossimo anno sia ancora a Roma).

VUCINIC 9,5: Era partito malissimo, con i solito gol sbagliati, con le solite grandi giocate inconcludenti, con la solita classe da genio incompreso; poi la svolta, gol, assist, prestazioni da vero trascinatore, giocate incredibili, roba da restare con gli occhi spalancati. Mirko, ci ha regalato cose dell’altro mondo, speriamo sia la sua definitiva consacrazione, perché la Roma, può e deve ripartire proprio da questo giocatore fantastico, che da solo, può illuminare veramente il cammino di una squadra.

TONI 5,5: Aveva iniziato la sua avventura in giallorosso nel migliore dei modi, con gol, e tanta voglia di Roma, la punta che mancava a questa rosa. Poi l’infortunio di Torino, e al suo rientro è poca roba, giusto il guizzo che ci regala la vittoria sui nerazzurri è qualcosa da infarto, per il resto, troppa staticità, evidentemente puntava al mondiale, quando ha capito che non l’avrebbe guadagnato è andato in depressione.

TOTTI 10: Dieci perché l’età, gli infortuni e le critiche, ti farebbero venir voglia di mandare a quel paese tutti e mollare, invece lui non ci sta, e alla fine dell’anno mette in cassaforte 14 gol in campionato e 11 in europa league. Le lacrime di Verona che lo accompagnano nel giro dello stadio, sono la prova che questo ragazzo darebbe qualsiasi cosa per questa maglia, lo potete offendere e provare quanto vi pare, LUI è il NOSTRO CAPITANO E NOI LO ADORIAMO…!!!

MENEZ 7,5: Alti e bassi da vomitina, che neanche sulle montagne russe. Dimostra durante l’anno di avere le doti per trascinare questa squadra e cambiare le sorti di una partita con una semplice (per lui) giocata. Si sacrifica anche lui in più ruoli, sembra comprendere cosa vuol dire dare tutto per la squadra, nella seconda metà della stagione, viene impiegato maggiormente e lo fa grandissimo impegno, occupando spesso ruoli a lui non molto congeniali. Il prossimo anno, la Roma deve puntare su questo ragazzo, la cura Ranieri ha mostrato qualche frutto, ora è tempo di sbocciare.

OKAKA 7: Voto al gol di tacco contro il Siena all’olimpico, prima di volare a Londra

Faty, Tonetto, Andreolli e tutto il resto della rosa: Sv: Hanno giocato talmente poco che è impossibile giudicarli.

ALLENATORE RANIERI 10 e lode: La sua Roma, la prende in corsa dopo due giornate, a zero punti, squadra demoralizzata, musi lunghi, nessuno crede più nei propri mezzi, ma lui si, e urlo dopo urlo, la riporta in carreggiata, e poi la fa volare verso traguardi che solo al pensiero manderebbero alla follia. Vince sicuramente il suo personale scudetto, contro chi, lo ha cacciato a calci, contro chi non credeva in lui, etichettandolo come un non vincente, ebbene si, non ha vinto, ma ha fatto cose dell’altro mondo e sarei curioso di vedere Mister Ranieri, con una squadra creata per vincere, con i giusti innesti, in base al modulo di gioco che lui preferisce, cosa potrebbe fare. Speriamo che la dirigenza riesce a mettergli in mano, una rosa ancora più competitiva, con qualche valore aggiunto che ci regali quel salto di qualità che tanto aspettiamo.

Emiliano Petrone
(leggermente prolisso) 🙂