mercoledì, Ottobre 02, 2024 Anno XXI


da Corriere dello Sport – romacalcionews.it

Francesco TottiE’ terminato anche questo campionato che ha regalato tante sensazioni, tante emozioni inizialmente negative, che piano piano sono diventate sensazioni bellissime e soddisfazioni che nessuno mai avrebbe potuto im­maginare che si sarebbero realizzate all’inizio della stagione.

E’ stato un campionato vissuto intensamente da tutti noi, dalla squadra, dalla dirigenza, dalla società e dai tifosi. Inizialmente c’erano tante preoccupazioni sulla sorte della Roma, ma ancora una volta, come ci è già successo in passato, il nostro gruppo si è dimostrato vincente. Un gruppo solido, composto da professionisti e uomini veri, calciatori che hanno dato il loro apporto per portare la squadra ai posti che le competono.

Ci sono tante cose che nel calcio italiano devono assolutamente essere migliorate ed è giusto ribadirlo anche al termine di questa stagione, a mente fredda, affinché tutte le componenti del calcio possano trovare le giuste soluzioni. Gli stadi italiani, a cominciare dai fondi erbosi, spesso sono inadeguati per lo spettacolo che promuove e produce il calcio, soprattutto a livello televisivo. Le strutture sono vecchie, sia per gli spettatori che per noi atleti risultano scomode e inadeguate. I campi in alcuni periodi dell’anno spesso sono causa dei nostri infortuni. Tutto questo può rendere le nostre prestazioni meno spettacolari. Gli stessi tifosi pagano il biglietto andando a vedere uno spettacolo in una struttura vecchia. E’ come se un bel film fosse proiettato in una angusta sala cinematografica. Gli orari delle partite a mio avviso devono tenere conto delle condizioni climatiche. In estate è giusto giocare in orari serali, piuttosto che a temperature torride nella fascia pomeridiana. Invece nel periodo in vernale l’introduzione delle parti­te negli orari del pranzo potrebbero portare allo stadio famiglie intere con i bambini, non esponendoli alle temperature rigide dell’inverno durante la sera. Si eviterebbero anche i pericoli dei terreni ghiacciati.

Credo che tutti i tifosi abbiano il diritto di poter seguire le loro squadre del cuore in trasferta senza limitazioni, perchè avere o non avere i propri sostenitori al fianco può fare la differenza. I nostri tifosi nelle ultime trasferte ( Bari, Parma e Verona), hanno dimostrato passione e compostezza e in tanti, veramente tanti, sono stati al nostro fianco e spero che questo possa accadere senza limiti nella prossima stagione. Una delle cose belle del calcio è quella di svegliarsi la mattina, preparare i propri figli e portarli in trasferta a seguire la squadra del cuore. E seguire la Roma è ancora più bello. Se i tifosi sbagliano siano sanzionati, ma devono avere la possibilità di manife stare la loro appartenenza alla nostra squadra, senza dimenticare che rappresentano anche un forte impulso al turismo locale.

In questa stagione ho vissuto una sensazione particolare e credo unica, quella di giocare Roma-Cagliari in uno stadio che dall’inizio alla fine mi ha sostenuto, dove i tifosi sono stati splendidi in tutti i settori dello stadio e hanno travolto con il loro entusiasmo anche i nostri dirigenti, che indossavano la mia maglia. Andare sotto la curva con i miei figli e ringraziare la tifoseria per il grande gesto d’amore che ha fatto per me resterà un ricordo bellissimo che può essere paragonabile a qualche successo sportivo che non ho potuto centrare. Domenica scorsa a un certo punto della partita contro il Chievo, quando arrivavano notizie poco confortanti da Siena, mi sono fermato a vedere quasi un intero stadio in trasferta continuare a cantare per noi e solo al pensiero che tutti quei tifosi, tutte quelle famiglie erano partite da Roma con poche certezze ma con tante speranze mi ha fatto sentire ancora più fiero di essere il capi­tano e il rappresentante di questa città. Loro sugli spalti si sono meritati lo scudetto dei tifosi e questo non deve essere dimenticato da nessuno.

Domenica alla fine mi sono se duto al centro del campo emozionato e sfinito sotto l’aspetto fisico, deluso sotto l’aspetto sportivo, ma orgoglioso di aver regalato un sogno a un’intera città. Trovare mi­gliaia di tifosi all’aeroporto al ritorno e vedere alcuni tifosi salire sul pullman a festeggiarci in modo vivace ha fatto capire a chi ancora non aveva mai vissuto questi momenti cosa vuol dire indossare questa maglia ed essere tifosi di questa squadra.

Per quello che riguarda le valutazioni tecniche e personali la stagione agonistica si è conclusa, ma ancora non siamo in vacanza. Credo che a pallone fermo farò le mie valutazioni per affrontare la nuova stagione nel migliore dei modi.

Francesco Totti