lunedì, Settembre 23, 2024 Anno XXI


da romacalcionews.it

Inchiesta RCN: i trasferimenti di Thiago Motta e Milito irregolari?

Il 23 aprile 2007, vale a dire circa tre anni fa, la Commissione Disciplinare della Lega Calcio inflisse ad Enrico Preziosi presidente del Genoa, cinque anni di inibizione in seno alla Figc, con proposta di radiazione.
Ciò che conta è che, da allora, anche se la sua costante presenza quando c’è di mezzo il Genoa non lo lascerebbe intendere, il sig. Preziosi ha l’obbligo di rimanere completamente fuori dal mondo calcistico. Di fatto, la sua posizione è identica a quella di Luciano Moggi: per farci un’idea della situazione, è bastato che Secco ammettesse di avere intrattenuto qualche telefonata con l’ex-Direttore Generale della Juve perché scattassero anche per lui provvedimenti disciplinari.
Come tutti ricorderanno, due importanti rinforzi interisti, parliamo di Milito e Thiago Motta, sono arrivati a Milano l’estate scorsa proprio dal Genoa. A dare l’annuncio del trasferimento dall’Inter al Genoa fu lo stesso Enrico Preziosi, che il 20 maggio 2009 all’emittente TeleNord raccontò: «Ci siamo privati di due pedine importanti. Mi sono incontrato a colazione con il presidente Moratti e abbiamo raggiunto l’accordo ». Strano a dirsi, la procura sportiva, tanto solerte quando c’era da punire Secco per avere conversato al telefono con l’inibito Moggi, nulla trovò da eccepire sul fatto che Moratti si trovasse con l’ugualmente inibito Preziosi a discutere di mercato.
Ma c’è di più. Il Codice di Giustizia Sportiva (art. 10 comma 1) recita: « Ai dirigenti federali, nonché ai dirigenti, ai tesserati delle società, ai soci e non soci di cui all’art. 1, comma 5 è fatto divieto di svolgere attività comunque attinenti al trasferimento, alla cessione di contratto o al tesseramento di calciatori e tecnici, salvo che avvengano nell’interesse della propria società. È fatto altresì divieto, nello svolgimento di tali attività, di avvalersi di soggetti non autorizzati e di avere comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto ».
Insomma, il codice parla chiaro: è assolutamente vietato svolgere attività di “mercato” con soggetti inibiti. Nel caso in cui questo avvenga, eventuali trasferimenti concordati sono privi di effetto. In parole povere, questo cosa significa? Significa che i trasferimenti di Milito e Thiago Motta non sono validi.
Quali effetti potrebbe comportare tutto ciò nell’attuale stagione? Milito è stato schierato in campionato 31 volte (19 reti), nelle coppe nazionali (Supercoppa e Coppa Italia) 5 volte (una rete) e in Champions League 9 volte (4 reti). Thiago Motta è stato schierato in campionato 22 volte (3 reti), nelle coppe nazionali 5 volte e in Champions League 6 volte.
Per quanto riguarda il solo campionato, vale l’art. 17 comma 5, che così dispone: «La punizione sportiva della perdita della gara è inflitta, nel procedimento di cui all’art. 29, commi 7 e 8, alla società che fa partecipare alla gara calciatori squalificati o che comunque non abbiano titolo per prendervi parte». Quindi, essendo il tesseramento di questi due giocatori evidentemente irregolare, è logico attendersi che in ogni partita in cui anche solo uno dei due sia stato schierato (anche per pochi minuti) scatti la sconfitta a tavolino.
Per la Champions League, le regole sono analoghe: qualsiasi partita che abbia visto in campo Milito o Thiago Motta deve essere considerata persa a tavolino.


da marione.net

Inter e Moratti deferiti per violazione del Codice di Giustizia Sportiva

Il presidente dell’Inter Moratti è stato deferito per violazione dell’articolo 1, comma 1, e dell’articolo 10, comma 1, del Codice di Giustizia Sportivo. Per avere avuto contatti con il Presidente del Genoa Enrico Preziosi, soggetto inibito, nel maggio 2009, per l’acquisto dei giocatori Milito e Motta.
L’Inter è stata deferita per responsabilità diretta ex art. 4 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, per i comportamenti antiregolamentari posti in essere dal suo Presidente Dott. Massimo Moratti.

Per lo stesso motivo sono stati deferiti il Presidente del Genoa Enrico Preziosi e per responsabilità oggettiva il Genoa Cricket & Football Club.

A titolo informativo:

Articolo 1, comma 1:
Le società, i dirigenti, gli atleti, i tecnici, gli ufficiali di gara e ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l’ordinamento federale, sono tenuti all’osservanza delle norme e degli atti federali e devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva.

Articolo 10, comma 1:
Ai dirigenti federali, nonché ai dirigenti, ai tesserati delle società, ai soci e non soci di cui all’art. 1, comma 5 è fatto divieto di svolgere attività comunque attinenti al trasferimento, alla cessione di contratto o al tesseramento di calciatori e tecnici, salvo che avvengano nell’interesse della propria società. È fatto altresì divieto, nello svolgimento di tali attività, di avvalersi di soggetti non autorizzati e di avere comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto.

Articolo 17, comma 5:
La punizione sportiva della perdita della gara è inflitta, nel procedimento di cui all’art. 29, commi 7 e 8, alla società che:
a) fa partecipare alla gara calciatori squalificati o che comunque non abbiano titolo per prendervi parte;

Articolo17, comma 8:
Alla società che fa partecipare a gare calciatori ai quali, per effetto di irregolarità imputabile alla stessa società, la FIGC abbia successivamente revocato il tesseramento, è applicata la penalizzazione di un punto in classifica per ciascuna gara cui abbiano partecipato i predetti calciatori.


da goal.com

PANICO all’Inter, gli acquisti di Milito e Motta sono IRREGOLARI! E’ fortissimo il RISCHIO revoca dei titoli, la Roma attende lungo la riva del fiume…

Il procuratore Palazzi ha deferito Moratti e Preziosi.

Aver acquistato Milito e Motta dal Genoa la scorsa estate ha permesso all’Inter di ottenere un’incredibile messe di successi, ma ora quella trattativa rischia di pesare tantissimo sulle spalle della società di corso Vittorio Emanuele. Il procuratore Stefano Palazzi, infatti, ha inviato un deferimento a Massimo Moratti, Enrico Preziosi, all’Inter e al Genoa per aver trattato la cessione del Principe e del centrocampista brasiliano mentre il presidente rossoblù era (ed è ancora) squalificato per 5 anni con richiesta di preclusione.

Un colpo di scena, come fa notare ‘Tuttosport’, che potrebbe stravolgere l’esito dell’ultimo campionato: sono in molti a paventare l’ipotesi di scudetto e Coppa Italia alla Roma (società che ora aspetta fiduciosa alla finestra) e Palermo in Champions League, in un effetto domino che cambierebbe di netto tutti i verdetti sportivi.

Le difese di Genoa e Inter, ovviamente, sono già al lavoro per far rientrare il caso e magari cavarsela con una multa, ma risuonano minacciose le parole di un illustre esperto di diritto sportivo e amministrativo come il professor D’Onofrio, che ha sentenziato senza mezzi termini: “Per Preziosi e Moratti questo de­ferimento determinerà una squa­lifica e un’ammenda. Il Codice, però, prevede, obbligatoriamente, che l’oggetto dell’illecito accordo, ovvero il contratto di trasferimen­to dei calciatori, sia da considerar­si privo di effetto, dal momento della sua conclusione, anche se l’accertamento della violazione sia, ovviamente, avvenuta solo successivamente. Ritengo che l’applicazione della norma com­porti, dunque, l’accertamento dell’illegittimo impiego da parte del­l’Inter dei due calciatori in ogni partita dagli stessi disputata, con automatica applicazione delle re­lative sanzioni, consistenti nella sottrazione di punti in classifica, con ogni conseguenza del caso in ordine ai risultati sportivi conse­guiti”.

Si apre il sipario sul processo dell’estate, si prospetta un luglio caldissimo con richieste di retrocessioni e titoli tolti, sempre nell’attesa che Palazzi si muova anche sul secondo filone legato a Calciopoli. Di certo non inizia nel migliore dei modi la nuova era nerazzurra targata Rafa Benitez…


da Il Romanista – asromalive.com

Deferimento Inter-Genoa, Grassani-Stigliano: “Anomalie, ma le sanzioni saranno lievi”

«Perchè il deferimento è stato firmato il 31 maggio quando i fatti risalgono all’anno prima? Non lo chiedete a me… Non ne ho proprio idea». È perplesso Mattia Grassani, uno dei massimi esperti in Italia di giustizia sportiva. Avvocato, ha pubblicato il “Dizionario giuridico dello sport dalla A alla Z” ed è stato docente di diritto, legislazione ed economia dello sport nelle università di Bologna, Milano, Roma, Firenze e Cagliari. Nessuno meglio di lui, quindi, può avere un quadro preciso della situazione. Contattato dal “Romanista” per cercare di capire incontro a quali sanzioni potrebbero andare Inter e Genoa, e di conseguenza i loro presidenti, Moratti e Preziosi, Grassani non sa spiegarsi come mai la procura federale solo adesso, a campionato concluso, li abbia deferiti. L’avvocato, però, esclude provvedimenti severi: «Semplicemente perché – spiega – non è mai successo che ci siano state penalizzazioni o cose del genere per questa particolare fattispecie». Al massimo i protagonisti della vicenda, secondo Grassani, rischiano «un’inibizione di 15 o 20 giorni e un’ammenda». Da un esperto all’altro. Anche l’avvocato Mario Stagliano pensa che le sanzioni saranno minime. «Dalle carte che ho potuto vedere devo pensare che il deferimento nei confronti di Moratti, Preziosi, Inter e Genoa sia solo per i rapporti intrattenuti dal primo con il secondo, nonostante l’inibizione ancora in atto del presidente del Genoa (che andrà a scadere a luglio prossimo). È certo – aggiunge Stagliano – che il modulo di trasferimento di Milito e Thiago Motta sia stato sottoscritto (nell’interesse del Genoa) da soggetto non inibito: pertanto il tesseramento dei due calciatori non è in alcun modo revocabile, restando cristallizzato alla data in cui i moduli sono stati depositati in Lega».