lunedì, Settembre 23, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

George SorosUna brusca frenata. Proprio nel giorno in cui la Roma e Soros sembravano pronti a pianificare il futuro insieme. Il club giallorosso e il magnate americano non sono così vicini come sembrava. E pensare che l’arrivo nella capitale degli emissari di Soros, Horowitz e Hall, era stato accolto come la tappa fondamentale di una corsa che sembrava potersi concludersi nel giro di pochi giorni. Le parti si sono incontrate ieri a due passi da Piazza di Spagna (e un altro contatto ci sarebbe stato anche oggi), grazie alla mediazione dell’avvocato De Giovanni dello studio Lovells.

La Roma avrebbe chiesto agli interlocutori di quantificare il loro interesse. Insomma una proposta scritta che oscillerebbe tra i 200 i 250 milioni di euro. Il club giallorosso, inoltre, intenderebbe mantenere nel futuro organigramma societario una parte dell’attuale dirigenza: professionisti quali Conti, Pradè, la Mazzoleni e la stessa Rosella Sensi, quest’ultima nelle vesti di consigliere.

Tutto da rivedere, invece, e trattativa “raffreddata”. Non è da escludere che, sull’orientamento del magnate, abbia inciso il possibile arrivo di un altro gruppo “non americano” interessato alla Roma. E qui entrerebbe in scena una nuova cordata “araba”. Senza dimenticare l’ormai noto problema dello stadio, pallino di Soros e dei suoi collaboratori. Il tutto mentre l’altro statunitense, John Joseph Fisher, sembra rimanere alla finestra in attesa di possibili sviluppi e Pier Luigi Toti, patron della Lamaro, dichiara a chiare note: “Smentisco categoricamente ogni interesse per la Roma. Si attendo verifiche, ma tutto è possibile. Anche perché il legale dei Sensi, interpellato in merito all’interessamento di un nuovo gruppo per l’A.S. Roma, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, celandosi dietro l’ormai in voga “No comment”.