lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


da repubblica.it

Riuniti per tutta la giornata di lunedì, il presidente della società giallorossa e i dirigenti dell’istituto di credito (“Vista l’ora tarda”) non sono riusciti a completare la definizione dell’accordo

UniCredit BancaL’ultimo round del contenzioso tra Unicredit e Italpetroli, controllante indiretta di As Roma, non è ancora finito. Dopo una giornata di confronto le parti, l’ad di Unicredit corporate banking e Rosella Sensi per la holding presenti presso lo studio del presidente arbitrale Cesare Ruperto, hanno deciso di aggiornare l’udienza – l’ultima a disposizione per raggiungere un accordo che eviti la sentenza arbitrale – giovedì prossimo alle ore 18.

La sensazione, riportata da ambienti vicini alla trattativa, è che le parti non siano mai state così vicine. Da definire gli ultimi dettagli, ma si va verso una firma che a questo punto però slitta. In mattinata era circolata preoccupazione per la felice riuscita dell’accordo a causa di uno stallo riguardo le proprietà che dovranno rimanere in mano alla famiglia Sensi. Un eventuale stop avrebbe potuto anche provocare un nuovo rinvio per cercare di appianare le ultime divergenze. “E’ auspicabile che si vada alla firma”, assicura Gambino, legale della famiglia Sensi.

IL FUTURO DELLA ROMA – Durante il nuovo incontro pomeridiano Rosella Sensi dovrà chiarire anche se sarà lei o meno a mantenere il timone della Roma in attesa della cessione. Si profila dunque l’ipotesi sul ruolo di Rosella Sensi, che resterebbe presidente e amministratore delegato fino al momento della cessione della società con un Cda fortemente ridotto in cui Unicredit inserirebbe un uomo di fiducia. Successivamente, comunica l’istituto di credito, verrà cercato un acquirente che sia in grado di mantenere lo standard raggiunto in questi anni dalla società giallorossa. Si parla di una cordata composta da Angelucci, Toti e Parnasi: ipotesi quest’ultima poco convincente.

Matteo Pinci