sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


da Il Messaggero – forzaroma.info

UniCredit BancaUnicredit apre i sondaggi alla ricerca del possibile compratore della Roma calcio e incontra Giampaolo Angelucci, leader di un gruppo comprendente cliniche, giornali e immobili, dimostratosi finora uno dei pochi interessati al club. Ma i piani di Angelucci per il rilancio della squadra, almeno quelli rivelati finora, non convincono la banca. L’incontro, secondo quanto risulta a Il Messaggero, avvenuto qualche giorno fa a Roma tra un alto dirigente di piazza Cordusio, l’advisor Rothschild e l’imprenditore romano fa parte dell’esecuzione dell’accordo sottoscritto lunedì scorso per consentire il rientro del debito di Unicredit e di Mps nei confronti della famiglia Sensi. Al primo punto c’è la vendita del club che in base alla riorganizzazione sarà posseduto sempre tramite Roma 2000, da Newco Roma, un veicolo da costituire e controllato al 51% dai Sensi e al 49% da Unicredit. In attesa che si diano concretezza ai vari passaggi societari, Unicredit si sarebbe già messa alla ricerca dell’acquirente. Alla banca sta a cuore il futuro della squadra, il suo rilancio nei prossimi campionati. Per questo gli uomini di Alessandro Profumo guardano non solo al prezzo di vendita del 67% posseduto da Newco Roma (sull’eccedenza rispetto ai 100 milioni, il 5% spetterà ai Sensi), ma soprattutto ai piani futuri, ai soldi che il nuovo padrone è disposto a stanziare per riportare in auge i giallorossi. Angelucci, nel corso del colloquio dell’altro giorno, però, non avrebbe convinto i banchieri sugli aspetti legati agli investimenti da fare per rafforzare il club: Unicredit chiede garanzie precise.Giampaolo Angelucci Ecco perchè se Angelucci non scopre altre carte, difficilmente potrà diventare il nuovo patron della Roma. Profumo non vuol tradire la città e i tifosi, il ruolo della banca fino alla vendita sarà di mero monitoraggio della gestione che resta nelle mani di Rosella Sensi. La presidentessa conserva le deleghe anche se con un potere di spesa, secondo l’accordo, ridimensionato rispetto ai 20 milioni di prima. Piazza Cordusio che ha fiducia del management, non interferirà nelle scelte calcistiche e nella campagna acquisti. Nominerà un secondo consigliere nel cda della Roma, con competenze nella finanza, accanto all’avvocato Roberto Cappelli. Nella riorganizzazione di Italpetroli il 100% passerà a Unicredit: tecnicamente il 51% in mano ai Sensi si trasferisce alla banca a fronte della scissione a favore di Newco immobiliare, di proprietà della famiglia, di 40 milioni di immobili (due alberghi all’Argentario e un palazzo in Boccea) con 10 milioni di debiti. Martedì prossimo dovrebbe tenersi l’assemblea della holding, rimasta aperta da fine giugno in attesa del perfezionamento dell’accordo. L’assise, l’ultima dove la famiglia ha il 51% e Unicredit il 49%, dovrebbe approvare il bilancio 2009 chiuso con una perdita di 33 milioni. Fino a questo momento l’azionista di minoranza ha contestato i conti finiti nel mirino anche dei sindaci e revisori: essendo intervenuta la pace, è possibile che Unicredit non si presenti lasciando quindi ai Sensi pieni poteri per dire sì al rendiconto. E l’assemblea dovrebbe nominare in consiglio Attilio Zimatore: il professionista è destinato ad assumere la presidenza della holding e di Newco Roma.

R.Dimito