venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


Il primo titolo stagionale è andato, anzi per meglio dire lo abbiamo cacciato fuori dalla porta. Dopo averlo tenuto in salotto per un bel po’ ci siamo stufati e con un bel calcio in culo lo abbiamo spedito ad Appiano Gentile.

Senza storia il primo tempo con la Roma libera di fare quello che voleva. Spazi enormi dove il capitano poteva giostrare in tutta tranquillità e mandare in porta chiunque lo desiderasse. Il problema, vecchia ruggine che non vuole andare via, e che le nostre punte davanti al portiere non si rilassano ma precipitano in un vortice che quasi sempre da come risultato una bestemmia collettiva.

E cosi deve pensarci un difensore, spetta a Riise far capire cosa vuol dire essere un attaccante. Imbeccato da Totti il norvegese anticipa la battuta con la punta e non lascia scampo al portiere.

Vantaggio meritato, vantaggio che doveva essere portato negli spogliatoi. Di solito ci pensava l’arbitro a risistemare le cose dalle parti di San Siro. Stavolta non ce n’è stato bisogno. La premiata ditta giallorossa si inventa una giocata difensiva meravigliosa. Tutto parte dal piede di Vucinic. Il montenegrino, visto che in avanti si era visto poco e male, decide di servire Juan, in fase di risalita, nell’area piccola. Follia pura, talmente pura che ha congelato le parola in bocca alla maggior parte dei tifosi giallorossi.

La partita finisce qui, perché quando stai dominando la squadra più forte del campionato, stai in vantaggio, stai per andare a riposo, e ti inventi un ‘autogol’ simile hai deciso di non vincere.

La gestione della partita a inizio ripresa non ha portato grandi frutti e cosi è bastato un banale cross sul primo palo non coperto da Lobont per far esaltare Eto’o. Lo stesso camerunense usufruirà dell’ennesimo orrore difensivo giallorosso per realizzare la sua personale doppietta.

Non si riesce a decifrare quanto impegno abbiano esso i nerazzurri per portarsi a casa l’ennesimo trofeo. La cosa più evidente è quanto la Roma si sia impegnata per buttarlo via.

I troppi problemi evidenziati rimandano necessariamente la valutazione del potenziale giallorosso per questa nuova stagione ad altre partite.

Rimane l’amarezza per aver buttato l’ennesima occasione, ma la scorza è dura e passata la nottata saremo pronti per le altre battaglie.

petra@corederoma.it