sabato, Settembre 21, 2024 Anno XXI


 Abbiamo passato tanti momenti difficili noi Romanisti . Sul campo e fuori. DI solito viaggiavano sempre in coppia, ma non quello di oggi. La Roma è, secondo la rivista “Forbes” , l’11* club più ricco al mondo e addirittura precede l’Inter quattordicesima.Eppure siamo pieni di “buffi”, viviamo”sotto scopa” delle banche , dovremo vendere qualche gioiello per “rientrare”, a meno che….

Fin dai primi anni della mia dissennata passione ho visto “giochi di potere” di ogni tipo. Da giovanissimo mi fu spiegato che la Roma doveva sempre rimanere in un'”aurea mediocritas” perchè non aveva le risorse per competere con i grandi club del Nord e quindi dovevamo vendere i migliori e accontentarci di scarti altrui e “vecchie glorie”.Venivamo dalla “colletta del Sistina” la pagina più nera della nostra storia a mio modo di vedere , ma dietro anzi davanti alla quale c’era uno di “Pippa Nera” quel Juan Carlos Lorenzo che prima allenava “quelli col nome della regione” e che per vincere qualche cosa, la prima Coppa Italia giallorossa , dovette venire ad allenare noi. Poi ritornò da dove era venuto e alla fine dalla carriera li riportò dove meritavano, il loro ambiente naturale, la Serie B.

E così passai da Franco Evangelisti, il delfino di Andreotti e tuttora non riesco a spiegarmi PERCHE’ TIFOSI TANTO POTENTI CI ABBIANO FATTO COSI’ POCO RISPETTARE DURANTE LA NOSTRA STORIA, attraverso Ranucci, a quell’Alvaro Marchini che fu accusato di aver fatto più danni di Mussolini vendendosi “i tre gioielli” Capello, Spinosi e Landini alla Juventus di Italo Allodi in cambio di Vieri,Zigoni,Viganò e Del Sol. A Capello mi legava il ricordo della mia prima partita all’Olimpico, Roma-Vicenza 5-2 del 13 aprile 1969 con sua doppietta, ma quanto ho voluto bene anche a quel matto de “Zigo” e a quel grande signore di Luisito Del Sol. FU UN MOMENTO DRAMMATICO CON TUMULTI DI PIAZZA E CONTESTAZIONI CLAMOROSE E ANCHE NON PROPRIO PACIFICHE. MA SEMPRE E SOLO PER IL BENE DELLA ROMA E PER IL SUO FUTURO CHE TUTTI SPERAVAMO MIGLIORE.IL BENE DELLA ROMA.

Marchini vendette e mi ritrovai un Presidente che ho stimato al di là dei risultati, Gaetano Anzalone. Una persona seria , onesta e sinceramente Romanista.Ho tanti ricordi legati a lui, ma due soprattutto : le vittorie della Primavera di quegli anni, quella di Bruno Conti,Rocca e Agostino e Roma-Verona 0-1 sul neutro di Arezzo nella stagione 72/73.

Era la stagione del Roma-Inter di Michelotti. Ci mandano ad Arezzo a giocare la seconda giornata di squalifica dell’Olimpico. Eravamo almeno 20.000.Avvelenati, ma TANTO ROMANISTI E ATTACCATI ALLA SQUADRA E ALLA MAGLIA. Il Verona segna su rigore con Mascetti. Nella ripresa la Roma attacca.Fallo di mano, l’arbitro Porcelli di Lodi decreta il rigore.Il capitano del Verona, Mascalaito, protesta vivacemente.L’arbitro prende la palla dal dischetto del rigore e cambia la decisione in punizione dal limite. Si scatenò l’inferno. Anzalone, a rischio di un’altra invasione di campo in campo neutro ad opera di una tifoseria mai così avvelenata e vessata dal “sistema” prende il microfono e attraverso gli altoparlanti dello stadio prega il pubblico di rimanere calmo “PER IL BENE DELLA ROMA”. Tutti si calmarono. Perdemmo 0-1. IL BENE DELLA ROMA ci portò in 50.000 ogni domenica fino alla salvezza.Stentata. IL BENE DELLA ROMA.

Quando Anzalone vendette a Dino Viola un po’ mi dispiacque. Per l’uomo, che meritava rispetto, grande rispetto. Aveva venduto a chi poteva garantirci molto di più. Lo sapeva e lo aveva fatto per IL BENE DELLA ROMA.

Dino Viola.”Senatore vattene in pensione”.”Dino Dino Viola Alè”. Queste sono le due cose che ricordo del Presidente. Facile ricordare tutto quello che ha fatto per IL BENE DELLA ROMA. Io ricordo queste due cose invece. Già allora tutto stava cambiando.Anche il tifoso Romanista. Chi si era accostato negli anni belli aveva iniziato dal “caviale e salmone”. Io venivo da “pane e cipolla” e certe cose già non mi piacevano. Troppi Tifosi Professionisti e Presenzialisti. Cambiavano gli scenari.

Costrinsero la Famiglia a vendere a Ciarrapico. Tutti conosciamo la storia.Un periodo che considero il Medioevo della Roma. Anni bui,senza la minima soddisfazione , nè un successo. IL BENE DELLA ROMA quel personaggio non sapeva nemmeno cosa fosse. Malgrado scudieri prezzolati ne decantassero le lodi. Lo arrestarono, e forse quella fu l’unica cosa che fece IL BENE DELLA ROMA.

Franco Sensi. Grazie . IL BENE DELLA ROMA.Da sempre.Contro tutti.Anche contro i suoi presunti tifosi, caro Presidente. Che non le hanno mai lesinato critiche,sfottò,insulti. Caro Presidente, Lei IL BENE DELLA ROMA lo ha sempre fatto. E adesso lo farà Rosella. Ne sono certo.

 Siamo in un momento molto difficile, cari fratelli di sangue porpora e oro. Un momento in cui tutti parlano, dicono ,chiedono,pretendono. Troppa gente che si professa romanista non si comporta come tale.

IL BENE DELLA ROMA è la cosa più importante.E per questo torniamo a fare i TIFOSI DELLA ROMA.