venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


da romanews.eu

Luciano SpallettiLa conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti, alla vigilia di Roma-Atalanta

Roma-Atalanta e Inter-Siena possono veramente riaprire il campionato? “Noi abbiamo tentato di tenere aperto il campionato per cercare poi di vincerlo. Come tenteremo di vincere domani con l’Atalanta. Poi prenderemo in considerazione il risultato di Milano. E’ presto per mollare tutto. Non si sa mai, nel calcio se ne sono già viste di tutti i colori”.

Quindi non esclude colpi di scena? “Non lo so. Credo che il rammarico peggiore sarebbe se noi non ci facessimo trovare pronti a sfruttare dei vantaggi nei confronti dell’Inter. Questo deve essere il nostro modo di pensare, anche se i nerazzurri hanno buone possibilità di chiudere il campionato già domani”.

Ha fatto dei bilanci con i suoi giocatori? “Gli ho fatto i complimenti per aver raggiunto la terza finale di Coppa Italia consecutiva. Segno che quest’anno si sono sempre applicati nel migliore dei modi. Ci sono state delle partite, tipo quella in Coppa Italia con il Torino che abbiamo perso 3-1, che abbiamo affrontato con pochi stimoli e questo non deve accadere. Anche perchè gli avversari con noi giocano sempre al massimo”.

Domani ci saranno delle novità di formazione? “A parte Antunes ed Esposito hanno giocato tutti parecchio, non so cos’altro mi devo inventare. Non ho molta scelta per domani. E non ho nemmeno dubbi”.

Ci sarà una festa con i tifosi alla fine della stagione? “Spero che la festa sia il disputare bene un’ulteriore partita che è la finale di Coppa Italia. I miei ragazzi hanno dimostrato di avere delle caratteristiche importanti. Questa per me è la festa”.

Banti per la Roma e Gava per l’Inter, non le sembrano designazioni deboli? “Mi sembrano due buoni arbitri, non tengo gli score dei direttori di gara. Collina sa fare bene il proprio lavoro”.

Cosa risponde a chi diceva quest’estate, che la Roma, con il ritorno di alcune squadre, avrebbe peggiorato la propria posizione? “Fa parte dei ruoli, del contesto. Ci possono stare queste cose. Non dobbiamo farci influenzare. Dobbiamo andare avanti per la nostra strada. Sappiamo il nostro ruolo e dobbiamo stare tranquilli”.

Rinnovo di Doni, primo tassello per una Roma protagonista? “Sicuramente si, Doni ha ancora dei margini di miglioramento, anche se ha già evidenziato una crescita costante. Il contratto prolungato dalla società, dimostra che vogliono fare le cose correttamente. Doni è un ragazzo serio, un professionista ed hanno fatto bene a tenerselo”.

Un parere sul tridente Langella-Doni-Floccari che ha permesso all’Atalanta di fare un buon campionato? “Sono calciatori che hanno fatto bene. Secondo me è un reparto che racchiude qualità. Floccari è un buon emergente. Doni ha esperienza con qualità e classe. Langella anche se ha avuto un periodo di appannamento a Cagliari, è un buon giocatore di corsa. Sa anche segnare. Dice tutto sulle difficoltà che andremo ad affrontare domani”.

Non ha il dubbio di aver fatto giocare poco Antunes? “Posso andare a considerare il comportamento di Tonetto. Se vado a considerare solo Antunes, lui poteva meritare di più”.

Il 12 maggio ci sarà la Patita del Cuore. Mister Totti non ha ancora deciso se farà giocare Spalletti. “Io ho già avvertito il mio procuratore, ho parlato con Ramazzotti e Barbarossa e posso passare anche dall’altra parte. Il problema è quando mi sostituirà: farò il broncio e non mi fermerò in panchina”.

Ha qualche rammarico per i punti persi durante la stagione? “E’ un discorso che abbiamo già fatto. A volte abbiamo perso dei punti importanti ma altre volte li abbiamo guadagnati in delle situazioni particolari su campi difficili. Alla fine si fa pari e questo è il risultato”.

Il prossimo anno Mancini sarà ancora un giocatore della Roma? “So che la società si è comportata alla stessa maniera con tutti e vuole tenere tutti i giocatori che, in questi tre anni, hanno determinato questi risultati. Da parte nostra c’è la volontà di tenerlo perché è un grande calciatore. Se c’è la stessa volontà dalla parte del calciatore lo dovete domandare a lui”.

Che voto darebbe alla sua Roma? “Io penso che sia giusto dargli un bel 9, per il lavoro svolto e per i risultati. Non 10 perché va dato a chi vince”.

Vuole rispondere alla frase di Mancini in merito Roma-Atalanta? Il tecnico nerazzurro ha detto: “Tutti chiamano Beretta per Inter-Siena, nessuno ha chiamato Delneri” “Non voglio alimentare polemiche. Io non ho problemi particolari con i miei colleghi. Chiedo solo ai miei ragazzi di vincere”.

Lei ha detto all’Equipe di non voler lasciare la Roma perché qui ha tutto. Però ha qualche sogno da realizzare? “Io ho fiducia nei miei calciatori, soprattutto perché loro me l’hanno imposta. E continuerò ad avere fiducia in loro anche perché sono ragazzi intelligenti e a volte mi hanno aiutato a venire a capo a certe situazioni. A volte si crede che l’erba del vicino è sempre più verde, ma non è così”.

Ha inciso più Spalletti alla Roma o Mancini all’Inter? “L’allenatore è importante in una squadra, ma i calciatori sono più importanti. Di conseguenza da questo punto di vista i calciatori della Roma hanno inciso di più, perché hanno cambiato molte cose e hanno determinato parecchio attraverso questo cambiamento”.

Gli errori arbitrali sono concentrati più in Campionato che in Coppa Italia. Perché? “Perché in Coppa Italia ci sono meno partite e di conseguenza gli errori sono di meno. Se il torneo fosse più lungo, probabilmente gli errori sarebbero di più”.

Si può migliorare ancora la sostanza della Roma? “I buoni propositi si devono avere sempre e di conseguenza andiamo avanti provando a curare i particolari e avendo come riferimento la vittoria”.

Il giovane Petrucci è stato strappato dal Manchester United. Secondo lei dovremmo proteggere di più i vivai italiani? “C’è un regolamento che lo permette. Ci sono delle regole Fifa. Qui alla Roma le cose sono state fatte bene, se si vede noi abbiamo molti giocatori che vengono dal settore giovanile. Poi qui c’è la volontà della famiglia di portare via il calciatore”.

Quante possibilità ci sono affinché il campionato resti aperto? “Poche. Abbiamo l’1% delle possibilità. L’Inter è più forte del Siena, giocheranno a Milano troveranno una situazione particolare perché loro sanno cosa si giocano e sapranno adoperarsi per l’importanza del contesto”.

E in Coppa Italia? “Quella è una sfida aperta. Lì ci sarà un 50 e 50. Ma noi avremo il vantaggio di giocare in casa”.

Questa partita con l’Atalanta la state preparando con convinzione? Ci credete un po’ di più di quell’1%? “In realtà la percentuale che abbiamo a disposizione è quella. Però immaginate i rimpianti se noi non dovessimo e vincere e l’Inter non facesse il risultato con il Siena”

Ci potrebbe essere un pò di rabbia dopo che avete fatto un record di punti e un record di vittorie, ma lo scudetto lo dovesse vincere l’Inter per un solo punto? “Si, però se nonostante abbiamo ribaltato dei record arriviamo secondi, bisogna prendere atto della forza dell’Inter e del grande campionato che ha fatto”.

C’è la possibilità, domani, di vedere insieme Pizarro, De Rossi e Aquilani? “Certo, ma se questo non è successo ancora, è dipeso dalla sfortuna che ha avuto Alberto. Possono giocare insieme perché sono giocatori di grandissima qualità”.

Le hanno mai parlato di Roma-Lecce 2-3 dell’86? “Ho sentito dire qualcosa, ma non dipende da noi. Dobbiamo vincere con l’Atalanta, ma la loro parttia dipende da loro, poi staremo a vedere”.