venerdì, Settembre 20, 2024 Anno XXI


da corrieredellosport.it

Francesco TottiParlano «la stessa lingua» perchè hanno il Dna da romani, e il ko in casa del Bayern di Monaco ha fatto male a chi come lui «vorrebbe vedere la sua squadra giocare sempre a viso aperto contro tutti per onorare il nome e la grandezza di questa città che rappresentiamo»: è il messaggio di Francesco Totti, dopo le polemiche per il ko di Champions e le sue dichiarazioni contro il catenaccio.

Ecco il messagio completo pubblicato sul sito web ufficiale di Francesco Totti:
«Questo messaggio è indirizzato a tutti i tifosi della Roma, quelli veri che come me e il Mister amano la maglia giallorossa incondizionatamente. A questo punto, per evitare ulteriori interpretazioni devianti rispetto a quella che è la realtà, credo sia doverosa una precisazione relativamente a tutto ciò che è stato scritto, titolando o meno i giornali: ero con alcuni tifosi per delle foto lontano dalla zona riservata alla stampa e in quel momento ho semplicemente risposto ad un’affermazione sull’incontro in modo tipicamente romano, che come i romani sanno è espressivo e colorito.

Inoltre chi mi conosce sa bene che quando perdo le partite sono il primo ad essere dispiaciuto, prima come tifoso e poi come calciatore. Vorrei vedere la mia squadra giocare sempre a viso aperto contro tutti per onorare il nome e la grandezza di questa città che rappresentiamo.

Il dialogo di un calciatore con il proprio allenatore è quotidianità e ancora più se sei il capitano della squadra: questo sempre, indipendentemente dagli andamenti e dai risultati. E’ una comunicazione giornaliera e costante. Ma con Ranieri si va anche al di là di un semplice confrontarsi, è un rapporto decisamente stretto e vero quello che si è creato: il nostro è un Dna di romani e romanisti, un filo conduttore che lega chi parla la stessa lingua, si capisce al volo e non ha bisogno di troppi preamboli.

Teniamo a questi colori, a questa maglia, ai nostri tifosi: siamo noi i primi sostenitori e come tali ci comportiamo».