lunedì, Settembre 30, 2024 Anno XXI


In una Milano dove una sponda del naviglio festeggia Ibrahimovic che rimette,in tutti i sensi,in gioco il Milan e l’altra che torna a casa ferita solo per il fatto che stavolta il pollicione se lo sono preso dove meritavano (vero Materazzi?) c’e’ un puntino giallorosso che gira indisturbato per le piovose vie del capoluogo Lombardo.
Quel puntino sono io e tra lo sconforto o la gioia degli abitanti di una sponda o dell’altra penso,di primo impatto a causa dell’euforia di una vittoria inaspettata, che il paziente abbia subito una lunga operazione ma ne e’ uscito salvo (operazione che era appunto la partita contro i campioni d’Italia ndr), passata l’euforia i pensieri pero’ passano e tornano in mente le immagini di un capitano che esce amareggiato dal campo e di un Adriano che di imperatore ha ben poco.
Il guardare quel poco di positivo che c’era nelle partite precedenti ci ha dato la possibilità di non cadere, e’ quindi giusto guardare ora quel poco di negativo nella vittoria odierna per poter crescere.
Totti che esce amareggiato e’ simbolo di un deterioramento nel rapporto tra lui e Ranieri oppure e’ il semplice episodio di un professionista che non vorrebbe mai lasciare la battaglia?
E a proposito di professionisti, Adriano ci e’ o ci fa? Non abbiamo perdonato lo stesso comportamento avuto stasera da quello che era l’imperatore a una colonna come Panucci, ricordate quando si rifiuto’ di entrare?
Quindi ora che facciamo? Stiamo in silenzio perche’ per la prima volta in questo campionato possiamo fare caciara o ne parliamo perche’ vogliamo che la caciara si ripeta anche alla prossima partita? Le realta’, anzi la realta’ che ho scoperto passeggiando tra la pioggia di Milano (la stessa che cade su Roma) e’ che forse la nostra squadra sia un malato immaginario, dove quello che manca realmente ad alcuni elementi e’ lo stesso attaccamento che ha dimostrato oggi il capitano uscendo dal campo.
Non voglio rovinare la festa a nessuno ma tra le uniche due note stonate di stasera sono riuscito a notare una differenza concreta, c’e’ chi in questo progetto ci crede da sempre come Totti e tutti noi e chi forse ci ha provato a credere ma ha smesso subito, credendo di avere un posto fisso subito fisso come lo stipendio che percepisce nonostante si rifiuti di entrate in campo anche per soli dieci minuti. Ma non disperiamo, non ne abbiamo motivo proprio stasera, ma famo cosi’, come io penso a dare a Materazzi quel che e’ di Materazzi (un bel pollicione non glielo toglie nessuno) voi cercate di far rimettere a posto la testa ad Adriano, che per tutti quei milioni io scendo in campo anche solo per due secondi…e ora, ora festeggiamo un malato immaginario!

Alla prossima partita
Domenico Luigi Genna
da quel di Mediolanum